Jamaal Franklin (21) e Chase Tapley (22), top scorer di San Diego State e della MWC

La Mountain West nella scorsa stagione ha vissuto un’annata di gloria tale da portarla alla ribalta come Conference emergente, grazie alla presenza di giocatori quali Jimmer Fredette e Kahwi Leonard e delle loro rispettive squadre, entrambi grandi protagoniste fino a marzo.

Ma la durante la off-season questo entusiasmo si è un po’ raffreddato, vuoi per la partenza dei due giocatori sopracitati, del trasloco di BYU e Utah verso WAC e Pac12 e l’arrivo al loro posto di una Boise State che però è più conosciuta per le qualità con la palla ovale che con quella sferica. Attesa ad una stagione anonima, la Conference invece non ha assolutamente alzato il livello, risultando invece molto più prolifica di altre ben più seguite come ad esempio la Pac12.
Questo perché le squadre hanno attuato una grande programmazione ed i risultati stanno fioccando a vista d’occhio, dalle favorite ma anche dalle sorprese.
Ma andiamo a vedere nello specifico quali sono questi atenei.

 

IL RITORNO DEGLI AZTECS

Una delle squadre più colpite dall’estate è stata sicuramente San Diego State, che all’alba della nuova stagione si è vista defraudata di gran parte del roster, con James Rahon e Chase Tapley unici superstiti di rilievo di quegli Aztecs che a marzo hanno visto fermare il loro cammino solo dalla Connecticut poi campione.
Steve Fischer non si è certo tirato giù d’animo ed è riuscito invece a rifondare la squadra usando Tapley e Rahon come leader morali e dando molti palloni e responsabilità al secondo anno James Franklin, il quale finora sta rispondendo alla grandissima, regalando 16 punti e 7 rimbalzi di media all’ex-coach di Michigan, agendo da vero e proprio go-to-guy.
Intorno a loro, il trio di transfer formato da Xavier Thames, Garrett Green e DeShawn Stephens dà solidità negli altri ruoli facendo il lavoro sporco e completando il gioco perimetrale degli altri tre.

I risultati finora sono ottimi, come dimostra la #13 nel ranking AP, il primo posto all’interno della Conference (solo una sconfitta) e le importanti vittorie contro Arizona e California, successi che fanno la differenza quando si arriverà alla Selection Sunday.

 

UNLV, L’ALTRA PRETENDENTE

Dietro a San Diego State, sia nel ranking che nella Conference, ci sono i Runnin’ Rebels di UNLV, già protagonisti nel primo mese di partite grazie alla roboante vittoria contro una delle migliori squadre del panorama collegiale, North Carolina.

Poteva sembrare un caso quella vittoria, dovuta anche alla grande cornice di pubblico che la circondava, ma i ragazzi dell’esordiente Dave Rice stanno dimostrando partita dopo partita che nelle discussioni che riguardano la corsa marzolina loro sono presenti. E fanno anche paura.
Al contrario degli Aztecs UNLV ha mantenuto gran parte del roster passato, ma soprattutto ha aggiunto in area un tuttofare come Mike Moser, transfer da UCLA, che già dopo poche partite si è rivelato vero e proprio ago della bilancia delle prestazioni della squadra.

Anche loro sono incappati in una sconfitta di troppo contro Wyoming e soprattutto nello scontro diretto proprio contro San Diego State, in una partita al cardiopalma.

Sabato c’è la rivincita stavolta sul parquet del Thomas&Mack Center di Vegas, a casa propria, proprio dove hanno battutto UNC. Si prospettano sicuramente scintille.

 

LE INSEGUITRICI

New Mexico doveva fare compagnia alle due squadre di cui abbiamo appena parlato, ma dopo una striscia di 13 vittorie consecutive i Lobos sono caduti proprio sotto i colpi di queste. Vedendoli giocare sembra che abbiano qualcosa in meno rispetto a loro, ma la verità è che Drew Gordon sta giocando al 50% delle sue possibilità ed il record di 5-2 li pone proprio al fianco dei Runnin’ Rebels, quindi occhio a sottovalutarli.

Sorprendente invece la marcia di Wyoming che già ora ha superato le vittorie ottenute lo scorso anno puntando ad ottenere il primo record positivo nella Conference da 9 anni a questa parte. Merito del ritorno di Larry Shyatt a Laramie, dove ha portato un gioco fresco e soprattutto qualche soddisfazione in più, puntando molto sul junior Leonard Washington, che guida la squadra in punti, rimbalzi e stoppate. Il picco lo si è avuta settimana scorsa quando i Cowboys hanno battuto UNLV all’Arena-Auditorium, 11 anni dopo il loro ultimo successo con una squadra nel ranking AP.
 

STANDINGS MWC (OVL)
1. San Diego State 6-1 (20-3)
2. UNLV 5-2 (21-4)
3. New Mexico 5-2 (19-4)
4. Wyoming 4-3 (18-5)
5. Colorado State 4-3 (15-7)
6. TCU 3-4 (13-9)
7. Air Force 1-6 (11-10)
8. Boise State 0-7 (10-12)

POINTS
1. Jamaal Franklin (San Diego State) 16.0
2. Chase Tapley (San Diego State) 15.9
3. Wes Eikmeier (Colorado State) 15.6

REBOUNDS
1. Mike Moser (UNLV) 11.5
2. Drew Gordon (New Mexico) 10.3
3. Jamaal Franklin (San Diego State) 7.2

ASSIST
1. Oscar Bellfield (UNLV) 5.3
2. Anthony Marshall (UNLV) 4.8
3. Xavier Thames (San Diego State) 4.5