Jordan Woodard (Oklahoma) AP Photo

Jordan Woodard (Oklahoma) AP Photo

La settimana era cominciata con il Jimmy V Classic, appuntamento newyorchese che mette a confronto alcuni dei teams più importanti della East Coast, se era abbastanza prevedibile il successo della #6 Maryland contro Connecticut molto più atteso ed incerto era il match fra la #10 Virginia e l’ancora imbattuta #14 West Virginia. La partenza era tutta per i Mountaineers che restavano al comando per buona parte dei primi 20′ e solo raramente i Cavaliers riuscivano ad imporre il loro gioco offensivo contro una attentissima difesa avversaria. Bisogna attendere la metà della ripresa per vedere Virginia prendere il sopravvento, primo vantaggio dei secondo tempo sul 42 a 40, merito principalmente dei 13 punti con 5 su 6 al tiro di London Perrantes che danno il la all’allungo decisivo dei Cavaliers che impongono così la prima sconfitta stagionale a West Virginia chiudendo la partita sul 70 a 54. Non solo i Mountaineers hanno conosciuto la prima sconfitta negli ultimi sette giorni, stessa sorte hanno subito anche i Wildcats di Villanova, per mano della #7 Oklahoma, altro team ancora con uno zero nella casella delle sconfitte, che hanno bombardato a suon di triple, ben 14, il canestro di ‘Nova per il 78 a 55 finale in un match giocato a Pearl Harbor nell’annivesario del tristemente noto attacco giapponese all’isola hawaiana.

Il buzzer beater di Javan Felix (Texas) AP Photo

Il buzzer beater di Javan Felix (Texas) AP Photo

Se questi due stops potevano però essere in un certo qual modo attesi, molto più sorprendente è certamente il passo falso commesso dalla #3 North Carolina contro Texas, in un incontro tiratissimo fino al termine risolto solo da un buzzer beater di Javan Felix pronto a raccogliere un rimbalzo lungo e a trasformare il tiro decisivo proprio sulla sirena per l’84 a 82 conclusivo. Ha rischiato grosso anche la #1 Michigan State nella partita contro i Gators, che hanno retto benissimo per tutti i 40′ tanto che Dorian Finney-Smith ha avuto nelle mani la tripla del -1 ma che per sfortuna di Florida non è entrata e che ha permesso agli Spartans di uscire indenni ancora una volta mantenendo l’imbattibilità stagionale e lo spot #1 del ranking.

Fra i matches pù attesi della settimana spiccava certamente il derby fra Iowa e la #4 Iowa State, e quando a metà del secondo tempo lo score indicava 62 a 42 per gli Hawkeyes tutti nell’arena erano pronti a celebrare la prima sconfitta dei Cyclones bersagliati  da uno spaventoso Jarrod Uthoff, 32 punti di cui 30 nel primo parziale. Ma State non era dello stesso avviso, precisa in attacco ed attenta in difesa rapidamente si avvicinavano agli avversari e l’utimo minuto vedeva il divario fra le due squadre ammontare a soli tre punti, ridotti ad uno da due liberi di Georges

Yuta Watanabe (George Washington) (AP Photo/Alex Brandon)

Yuta Watanabe (George Washington) (AP Photo/Alex Brandon)

Niang. Gli ultimi istanti vedevano prima  l’errore di Peter Jok e successivamentecon 9″ sul cronometro il canestro decisivo di Monte Harris per il successo dei Cyclones per 83 a 82.

Cadono 5 delle ultime 6 squadre del ranking; la #20 Gonzaga, dopo essersi salvata a stento contro Montana, esce battuta per 71 a 66 da UCLA, la #21 Vanderbilt è sconfitta da Dayton, la #23 Cincinnati da Xavier, la #24 Oregon delude contro Boise State e la #25 Utah cede nettamente a Wichita State. Di tutti qusti teams solo i Cardinals riescono a mantenere il loro posto nel ranking, mentre per tutte le altre è un addio, seppur temporaneo, alla top 25 nazionale; rimpiazzate da new entry come l’attesa UCLA e la sorprendente George Washington o da rientri quasi immediati come quelli di Connecticut e Texas A&M.

Sono due i downs notevoli che vanno registrati questa settimana, -8 posizioni per North Carolina, dalla #3 alla #11, e -6 posizioni per West Virginia scesa al 20esimo gradino, mentre l’up più consistente è quello dei Sooners che ora occupano addirittura il terzo gradino del podio.