I giocatori di Kentucky sembrano scorgere una stagione perfetta all'orizzonte: riusciranno ad agguantarla? (fantasycpr.com)

I giocatori di Kentucky sembrano scorgere una stagione perfetta all’orizzonte: riusciranno ad agguantarla? (fantasycpr.com)

Ormai è tutto pronto per l’inizio di un altro entusiasmante torneo NCAA: le ostilità si apriranno questa notte con le prime due partite delle First Four che, con quelle di domani, decideranno le ultime quattro squadre a far parte del gruppo di 64 che da giovedì si contenderanno il titolo della Division I. Kentucky è la favorita d’obbligo, ma moltissime e variegate sono le realtà presenti in questo meraviglioso torneo, dove ognuno dei quattro regional va a formare un microcosmo a sé stante che andrà poi a convergere nella resa dei conti finale ad Indianapolis, dove si svolgeranno le Final Four. Andiamo allora a conoscere meglio il tabellone che è stato formato domenica scorsa, attraverso una panoramica dei quattro regional.

MIDWEST (a cura di Marco Lucato)

Il Midwest Regional tra i quattro del tabellone NCAA appare il più scontato di tutti e sembra fatto apposta per portare la favoritissima Kentucky in finale. La prima vera e interessante insidia per i ragazzi di coach Calipari sarà con ogni probabilità Maryland che incontreranno in semifinale del Regional. La squadra che rischia di più appare essere Kansas titolare del seed n.2 nella parte bassa. Non è chiara la condizione della pattuglia di coach Self, uscita male dalla sfida della Big 12 contro Iowa State. Una probabile partita contro Wichita State al secondo turno metterebbe di fronte la squadra di coach Gregg Marshall, notoriamente eccellente per steals, contro dei Jayhawks ultimamente libertini in termini di gestione dei propri possessi, specie nella persona di Frank Mason. In più la difesa di Kansas verrebbe messa di fronte al 20esimo attacco per efficienza offensiva della nazione.

Se anche i Jayhawks passassero indenni questo scontro, al turno successivo con ogni probabilità incontrerebbero una certa Notre Dame, il secondo miglior attacco della nazione per efficienza offensiva, e quindi altro pessimo cliente nel loro momento di forma. Qualunque di queste tre squadre passasse, troverebbe in finale una Kentucky che sarebbe ancora la strafavorita. Così, se nella parte alta del Regional i giochi appaiono fatti, nella parte la parte bassa a nostro parere è probabile un’intrigante sfida Wichita State – Notre Dame, con la seconda favorita per incontrare i Wildcats in finale.

WEST (a cura di Andrea Palmia)

Kaminsky vs Tarczewski: duello che potremmo vedere ripetersi nella finale del West Regional (nypost.com)

Kaminsky vs Tarczewski: duello che potremmo vedere ripetersi nella finale del West Regional (nypost.com)

Il West Regional del Torneo Ncaa è probabilmente il più equilibrato dei 4 usciti dal Selection Sunday. Non potrebbe essere altrimenti vista l’incertezza fino all’ultimo istante su a chi assegnare il seed #1 del Regional, scelta caduta su Wisconsin, campione della Big Ten, a scapito di Arizona che ha concesso il bis nella Pac 12 vincendo stagione regolare e torneo. Detto delle due “regine” non mancano certo le possibili outsiders come ad esempio Baylor, Oregon, Arkansas, Ohio State e naturalmente North Carolina che, dopo una stagione regolare non brillantissima e la sconfitta nella finale dell’ACC Tournament contro Notre Dame, cercherà in ogni modo di onorare la memoria del suo grande ex allenatore Dean Smith recentemente scomparso raggiungendo le Final Four di Indianapolis.

Un gradino sotto nei pronostici della vigilia, ma sempre pericolose, troviamo VCU, un programma in continua ascesa nel panorama del basket Ncaa con il suo coach Shaka Smart, Xavier, sconfitta da Villanova nella finale del torneo della Big East, e perché no una fra BYU ed Ole Miss. Meno equilibrata sulla carta ma ugualmente interessante e ad alto rischio di “upset” è North Carolina – Harvard con i ragazzi allenati da Tommy Amaker (ex Duke e quindi doppiamente motivato) che se in giornata di grazia potrebbero sorprendere i Tar Heels. Tra le sfide più interessanti del Second Round segnaliamo Oregon – Oklahoma State ma soprattutto VCU – Ohio State. Anche a livello di singoli non mancano assolutamente i protagonisti degni di nota, iniziando con Frank Kaminsky di Wisconsin (18.2 punti e 8 rimbalzi di media), continuando con il magico duo di freshmen formato da D’Angelo Russell (Ohio State) e Stanley Johnson (Arizona) e chiudendo con la guardia di Oregon Joseph Young (Player of the Year nella Pac 12) e l’ala di Arkansas Bobby Portis.

Mid-Major solo di nome: UNI e Seth Tuttle non hanno paura di nessuno (collegebasketballtalk.com)

Mid-Major solo di nome: UNI e Seth Tuttle non hanno paura di nessuno (collegebasketballtalk.com)

EAST (a cura di Giacomo Cabras)

L’East Regional si presenta, al pari dello scorso anno, come quello con meno “sex appeal” dei quattro, ma come ha dimostrato UConn nell’ultimo torneo NCAA i giudizi sulla carta trovano sempre il tempo che trovano. Villanova è la numero 1 e favorita della vigilia, tuttavia già la vincente di NC State-LSU potrebbe mettere i Wildcats in difficoltà con l’ottimo lavoro a rimbalzo e l’ottima dose di talento a disposizione di entrambe. Superato il primo ostacolo poi i ragazzi di Wright dovrebbero trovare la vincente di una sfida interessante come UNI-Louisville: Northern Iowa ha avuto grande continuità, ha uno dei migliori lunghi della nazione in Seth Tuttle ed è il nostro dark horse per un posto alle Final Four, tuttavia sarebbe sbagliato sottovalutare i Pitinos con un ritrovato Harrell e un giocatore come Rozier capace di far vincere quanto perdere ai suoi ogni partita.

Nella parte bassa del tabellone Providence dovrebbe trovare al terzo turno Oklahoma, squadra ottima difensivamente e pericolosa in attacco con tutti i suoi effettivi, Buddy Hield in primis, e forse la vera favorita per vincere questa parte del tabellone e perché no il Regional, accoppiandosi eventualmente bene anche con la “Pack-Line” Defense di Virginia. Per finire troviamo Michigan State, a cui forse il seed 7 va un po’ stretto dopo la forma mostrata nel torneo della Big Ten, e Virginia, che al terzo round dovrebbero (attenzione a Belmont contro Virginia, classico esempio di: “non succede, ma se succede…”) riproporci una sfida che fu tra le più belle dello scorso torneo: i Cavaliers partirebbero favoriti, ma occhio ai ragazzi di Izzo che sembrano aver trovato il perfetto equilibrio al momento giusto.

SOUTH (a cura di Carlo Perotti)

 

Percorso fattibile ma non privo di insidie per i Blue Devils (fansided.com)

Percorso fattibile ma non privo di insidie per i Blue Devils (fansided.com)

Clear Path to Indianapolis per Duke o Gonzaga? Potrebbe sembrare un Regional fatto su misura per Blue Devils e Zags coi secondi che non dovrebbero trovare troppa resistenza sino alle Sweet Sixteen dove dovrebbero cozzare sugli adrenalinici e divertentissimi Cyclones di Iowa State, nostro dark horse del regional, e con Coach K ad aspettare i ragazzi di Mark Few forte di un livello di talento nettamente superiore alle contendenti. Peccato che stiamo parlando del college che negli ultimi anni è uscito contro Lehigh e Belmont e di quello che dopo delle regular Seasons imperiose culminate col solito titolo della WCC poi delude regolarmente alla Big Dance.

Il fatto è che Duke potrebbe vedere concretizzati i passati fantasmi con S.F. Austin, papabile cinderella nonché la miglior squadra della NCAA ad andare a rimbalzo offensivo per poi aprire sul perimetro per un tiro da tre, tattica che diede ai Blue Devils il titolo 2010 con Zoubek intento a spazzare tabelloni per i vari Scheyer, Singler e Nolan Smith, ma appare di un’altra categoria, eccezion fatta per una difesa tutt’ora insufficiente, mentre gli Zags non sono mai stati solidi come quest’anno con Pangos in regia e Wiltjer, Karnowski e Sabonis sotto i tabelloni e solo la lucida follia di Georges Niang & co. li possono impensierire