Anno di importanti cambiamenti nel basket Ncaa con l’introduzione della nuova regola sull’hand-checking e la decisione di autorizzare l’inizio degli allenamenti delle squadre non più le canoniche 4 ma ben 6 settimane prima dell’esordio ufficiale sul parquet. Grandi novità anche a Los Angeles dove sia Ucla che Usc hanno cambiato guida tecnica affidandosi a due giovani allenatori come Steve  Alford, allievo prediletto di coach Bobby Knight ad Indiana ed Andy Enfield, sorpresa con la sua Florida Gulf Coast nello scorso Torneo Ncaa. Passiamo ora in rassegna squadra per squadra la nuova stagione nella Pac 12.

Arizona

I grandi favoriti della vigilia sono senza dubbio i Wildcats che nonostante abbiano salutato l’ala Solomon Hill, scelto dagli Indiana Pacers, possono contare su un’altra recruiting class di grande valore (su tutti l’ala Aaron Gordon invidiato dalla maggioranza degli allenatori Ncaa e paragonato all’ex Oklahoma Sooners  Blake Griffin)  e su un nucleo solido di “veterani” (la guardia Nick Johnson in primis) che in questa stagione dovrebbero essere guidati in campo dal transfer proveniente da Duquesne, T.J. Mc Connell, meno talentuoso nell’uno contro uno del suo predecessore Mark Lyons ma certamente molto più altruista ed in grado di far rendere al meglio i compagni. Per coach Sean Miller la miglior squadra come talento da quando è arrivato a Tucson e la possibilità concreta di arrivare alle Final Four che si giocheranno nell’avveniristico Cowboy Stadium ad Arlington nel Texas.

Nick Johnson ( Arizona ) photo Luke Adams Arizona Athletics Photography

Nick Johnson ( Arizona ) photo Luke Adams Arizona Athletics Photography

 

Le Avversarie

Alle spalle di Arizona un quintetto di compagini quasi tutte sullo stesso livello  composto da Oregon, Colorado, Ucla, Arizona State e California.

Partiamo nella nostra analisi da Eugene nell’Oregon dove dopo la grande annata scorsa in cui i Ducks sono arrivati ad infastidire a livello di Sweet 16 i futuri campioni nazionali di Lousville,  le aspettative rimangono molto alte per i ragazzi di coach Dana Altman nonostante l’uscita del gruppo dei seniors capitanati da E.J. Singler e dall’iraniano Arsalan Kazemi per merito soprattutto del duo di sophmore Dominic Artis e Damyean Dotson che formano uno dei migliori back court della Pac 12 a cui si aggiungeranno fra gli altri il transfer da Unlv Mike Moser ed il freshman Jordan Bell.

Spostiamoci ora nel Colorado,  più esattamente a Boulder diventata meta nell’ultimo periodo di molti scouts Nba che arrivano per osservare i continui progressi della guardia Spencer Dinwiddie, prospetto molto interessante che nell’estate appena trascorsa ha fatto parte della deludente spedizione a stelle e strisce ai Mondiali Universitari giocati in Russia. I Buffaloes di coach Thad Boyle reduci da 3 ottime stagioni non possono più contare sull’atletismo e sui rimbalzi dell’ala Andre Roberson ma sperano nella maturazione del big man Josh Scott e dello swing man Xavier Johnson per fornire una valida alternativa alla coppia del back court composta da Askia Booker e dal già citato Dinwiddie.

E’ il turno ora di analizzare Ucla sempre al centro delle cronache sportive e nella off -season  per l’ennesimo cambio di coach con l’arrivo sulla panchina forse più prestigiosa d’America di Steve Alford, ex giocatore degli Hoosiers di Indiana ed allenatore fino alla scorsa stagione di New Mexico. Uno dei suoi compiti più importanti oltre a quello di “miscelare “ i veterani (primi fra tutti i gemelli Wear) con i nuovi arrivati in maglia Bruins, sarà di riannodare il legame con il mondo delle High Schools dell’area di Los Angeles e della California in genere dopo che il suo predecessore Ben Howland aveva  trascurato questo aspetto.  Il talento ad Inglewood non manca con i vari Kyle Anderson, Jordan Adams e Tony Parker ma starà al nuovo allenatore farli rendere al meglio ed una partecipazione al Torneo Ncaa pare il minimo da aspettarsi. La decisione tecnica più importante che spetta ad Alford sarà quella di stabilire a chi affidare le chiavi della cabina di regia dei Bruins fra 3 candidati: Kyle Anderson, Zach La Vine ed il figlio Bryce.

Kyle Anderson (Ucla) photo Isaiah J. Downing Usa Today Sports

Kyle Anderson (Ucla) photo Isaiah J. Downing Usa Today Sports

Chi ha una certezza assoluta nel ruolo di play è invece il coach di Arizona State Herb Sendek che potrà contare  per l’ultimo anno sul talento scintillante di Jahii Carson (18.5 punti e 5.1 assists a partita per lui nella scorsa stagione) destinato al dorato mondo della Nba ma che, prima di lasciare i Sun Devils, vorrebbe raggiungere il titolo della Pac 12 e fare più strada possibile nel Torneo Ncaa. Per arrivare a questi obiettivi avrà l’aiuto del pivot Jordan Bachynski, del tiratore danese Jonathan Gilling e del duo di transfer composto da Jermaine Marshall (Penn State) e Brendan Kearney (Michigan State).

Solidità e continuità di rendimento sono le caratteristiche principali delle compagini allenate da Mike Montgomery che è chiamato in questa stagione a sostituire la guardia Allen Crabbe uscito anzitempo per la Nba mentre vedrà tornare il resto del nucleo centrale di California  della scorsa stagione, primo fra tutti la guardia Justin Cobbs e nello stesso ruolo darà il benvenuto al promettente freshman Jabari Bird che con tutta probabilità sarà l’ago della bilancia nella stagione dei Golden Bears, se infatti il ragazzo originario della California confermasse le attese, le prospettive per coach Montgomery potrebbero cambiare in meglio.

Coaches on the Hot Seat

Il tempo è quasi scaduto per Craig Robinson e Johnny Dawkins, allenatori rispettivamente di Oregon State e Stanford che, se vorranno mantenersi alla guida dei loro programmi, dovranno raggiungere risultati pari alle potenzialità delle loro talentuose squadre dopo alcune annate incerte e deludenti.

Le prospettive per i Beavers sembravano buone per la stagione alle porte ma poi è arrivata la notizia della sospensione dell’ala Eric Moreland fino alla fine di dicembre e questo potrebbe cambiare molto per Oregon State che dovrà puntare, almeno inizialmente, sulla coppia Angus Brandt –Roberto Nelson e sul rientro dall’infortunio di Daniel Gomis.

Più rosea la situazione in casa Stanford con il ritorno di quasi tutti i membri della squadra dello scorso anno compresa la guardia Chasson Randle . Se i Cardinals non dovessero raggiungere il Torneo Ncaa (per la prima volta sotto la guida di coach Dawkins, discepolo del mitico Mike Krzyzewski) sarebbe davvero una grande delusione.

Johnny Dawkins ( coach Stanford) photo Getty Images

Johnny Dawkins ( coach Stanford) photo Getty Images

Le Possibili Sorprese

 Ci vorrà tutta l’abilità e l’esperienza di coach Lorenzo Romar per mantenere Washington sui livelli di consistenza dell’ultimo decennio che ha visto gli Huskies sempre protagonisti prima nella Pac 10 e poi nella nuova Pac 12. Coach Romar ha visto partire il nucleo del team dello scorso anno e si dovrà affidare al talento di C.J.Wilcox  e del promettente freshman Nigel Williams -Goss per sorprendere tutti.

Dopo una off-season che lo ha visto protagonista positivo delle cronache extra basket nello stato mormone, coach Larry Krystowiak si augura di proseguire nel processo di ritorno alla rispettabilità per Utah nel panorama del College Basket e si aspetta di aumentare il numero di vittorie ottenute puntando sul gioco in velocità sfruttando a suo favore  l’altitudine di Salt Lake City. Giocatore di punta per gli Utes sarà ancora il sophmore Jordan Loveridge (12 punti e 7 rimbalzi per lui a partita nella scorsa stagione).

Aria nuova in casa Usc con il carisma dell’emergente allenatore Andy Enfield e del suo “brand” di basket “ Dunk City” molto apprezzato dai giovani giocatori d’America e messo in mostra con successo a Florida Gulf Coast nella scorsa stagione. I Trojans ripartono ancora una volta da zero con 8 nuovi giocatori ed un nuovo sistema di gioco offensivo e difensivo. L’intenzione è far diventare il programma di basket ad Usc uno dei più ambiti dell’intero College basket….se son rose fioriranno.

Andy Enfield (coach Usc) photo Victor Decolongon / Getty Images

Andy Enfield (coach Usc) photo Victor Decolongon / Getty Images

A chiudere il nostro viaggio nella Pac 12 2013/2104 arriviamo a parlare dei Cougars di Washington State che, dopo la deludente stagione scorsa chiusa con il record di 4 vinte -14 perse nella conference ed una striscia perdente di 9 gare consecutive, sono destinati secondo i pronostici dei più ad occupare l’ultimo posto in classifica nonostante l’ottimismo di coach Ken Bone su Davonte Lacy e compagni, vista anche la partenza del leader Brock Motum (ora in Italia con la Virtus Bologna).

Pac 12   Ranking :

1) Arizona

2) Oregon

3) Colorado

4) Ucla

5) Arizona State

6) California

7) Stanford

8) Oregon State

9) Washington

10)Utah

11)Usc

12)Washington State