Tutto come previsto nei quarti di finale della SouthEastern Conference, passano le prime quattro teste di serie, togliendo a squadre come Missouri, LSU e Ole Miss le residue speranze di trovare domani un posto fra le protagoniste della March Madness.

#1 Florida – #8 Missouri 72.49

Josh Richardson (Tennessee) AP Photo

Josh Richardson (Tennessee) AP Photo

Per un tempo, Missouri ci aveva illuso di avere finalmente trovato la squadra che poteva tenere testa alla straordinaria Florida di questi ultimi mesi, attenti in difesa concreti n attacco i Tigers avevano ribattuto colpo su colpo ai Gators, conducendo per buona parte del primo parziale anche se un canestro di Young allo scadere aveva mandato al riposo le due squadre sul 29 pari. Ma la ripresa ci ha riservato un ennesimo Gators show: attacco precisissimo, 43 a 20 il parziale con oltre il 60% dal campo, difesa spietata, solo 6 canestri dal campo concessi agli avversari e con uno su 13 nelle triple; insomma i soliti ragazzi terribili di Billy Donovan che hanno dunque esteso la loro striscia vincente a 24 incontri. Con questa sconfitta Missouri lascia le ultime speranze di NCAA, mentre i Gators continuano nel loro impeccabile cammino verso la postseason. Ancora una volta bilanciatissimo il tabellino marcatori di Florida con quattro giocatori fra gli 11 e i 15 punti, mentre il solito Jabari Brown è risultato il top scorer del match con 18 punti, anche se solo 4 segnati nella deludente ripresa di Mizzou.

#4 Tennessee – #13 South Carolina  59-44

Sinceramente in pochi si attendevano il terzo miracolo di South Carolina, che dopo essere entrata con pieno merito nei quarti di finale si trovava ad affrontare Tennessee una delle squadre più calde della SEC, in odore di torneo NCAA. Una partita sempre all’inseguimento quella dei Gamecocks che sotto 6-0 dopo 2′ non hanno comandato per un solo secondo durante tutta la durata del match che ha visto i Vols costruire attorno ad una difesa rocciosa, che ha concesso soltanto il 27% dal campo agli avversari, un successo ampiamente meritato. Già avanti di dodici punti all’intervallo, Tennessee ha esteso  il suo vantaggio fino ad un massimo di 18 punti nella ripresa e non ha mai permesso a South Carolina di sperare in un riaggancio, tanto che il divario raramente e disceso sotto la doppia cifra. Protagonista numero uno del match è stato certamente Jarnell Stokes top scorer della partita con  22 punti a cui ha aggiunto anche 15 rimbalzi per una splendida doppia doppia l’ennesima di questa sua splendida stagione; fra i Vols vanno segnalati anche i 14 punti di Jordan McRae, mentre nessun giocatore dei Gamecocks ha raggiunto la doppia cifra guidati nello score dai 9 punti di Brenton Williams. Toccherà dunque a Tennessee andare ad incrociare le armi nella prima semifinale con i superfavoriti Gators, in un match da non perdere con due delle migliori squadre della SouthEastern Conference.

#2 Kentucky – #7 Louisiana State 85-67

Charles Mann (Georgia) e Aaron Jones (Ole Miss) AP Photo

Charles Mann (Georgia) e Aaron Jones (Ole Miss) AP Photo

Per oltre 30′ abbiamo finalmente visto i Wildcats che certamente erano nella mente di coach Calipari ad inizio stagione, una squadra talentuosa, con un potenziale offensivo impressionante e che a livello di atletismo può davvero competere contro chiunque. Entra decisamente meglio nel match LSU che dopo 7′ comanda le operazioni con 8 punti di margine (22-14), ma da qui in avanti la partita si trasforma in un lento ma costante allungo dei Wildcats che già all’intervallo guidano per 42-32. Inerzia che non cambia affatto nei secondi venti, anche se i Tigers rialzano la testa riportandosi a -3 a 12′ dalla conclusione, senza peraltro dare l’impressione di potere impensierire Kentucky, che chiuderanno la partita con un parziale di 33 a 18 per l’85 a 67 conclusivo. Con quattro giocatori in doppia cifra e uno a nove punti l’attacco dei Wildcats ha mostrato appieno il proprio potenziale e James Youngtop scorer del match con 21 punti ha messo a segno per la decima volta in stagione un bottino personale superiore ai 20 punti. Sul fronte Tigers positiva come sempre la prova di Johnny O’Bryant con 18 punti, ma tutto il resto della squadra a mostrato i propri limiti e il 50% scarso realizzato dalla lunetta ha compromesso non poco le speranze di una possibile rimmonta nel secondo parziale.

#3 Georgia – #6 Ole Miss  75-73

Decisamente l’ultimo quarto di finale è stato il più vibrante ed emozionante, Georgia e Ole Miss hanno dato vita ad uno straordinario spettacolo che incarna perfettamente lo spirito del basket college, forse non saranno le due squadre più talentuose della conference ma l’intensità e il vigore che hanno mostrato nel match è assolutamente da torneo NCAA. Tutto il match può essere descritto nell’ultimo minuto di gioco nel quale si entra con due liberi realizzati da Charles Mann per il vantaggio 72-71 dei Bulldogs, prontissima la risposta dei Rebels che tornano in vantaggio grazie ad un jumper di Jarvis Summers con 45″ da giocare. Al rientro da un timeout due errori prima di Gaines e poi di Morris, precedono l’ennesimo layup di Mann che riporta Georgia al comando. Tocca ovviamente a Marshall Henderson sparare la bomba che può dare la vittoria a Ole Miss, ma il tiro è lungo e sul lunghissimo rimbalzo và lui stesso a commettere fallo su Marcus Thornton mandandolo in lunetta. Sei secondi sul cronometro e un solo libero realizzato dai Bulldogs, l’ultima speranza dei Rebels è nelle mani di Summers ma il tiro, forzatissimo, arriva a malapena al ferro per l’esplosione del GeorgiaDome, ovviamente gremito di tifosi di Georgia. Leading scorer del match è stato Marshall Henderson con 19 punti ma con uno scarsissimo 5 su 21 al tiro, molto più significativi, al contrario i 16 punti del migliore marcatore dei Bulldogs Charles Mann, soprattutto per i quattro punti realizzati nell’ultimo decisivo minuto. Possiamo veramente solo immaginare che follie faranno i tifosi di Georgia per accaparrarsi i biglietti per la partita contro Kentucky e per rendere il più possibile bianco-rossa l’arena di Atlanta.