Pitino-Krzyzewski-Izzo, terzetto di coach storici per una Region indecifrabile (foto FoxSports)

Pitino-Krzyzewski-Izzo, terzetto di coach storici per una Region indecifrabile (foto FoxSports)

La Midwest Region quest’anno presenta un tabellone particolarmente intrigante e dai pronostici quanto mai difficili, visto che si conta la presenza di coach-santoni (Izzo, Coach K, Pitino e se vogliamo forzare la mano pure lo spirito di Rick Majerus), giocatori capaci di trascinare la squadra oltre l’ostacolo e dei seed discutibili che però danno la possibilità di trovarsi sin da subito matchup di rilievo.

Ma bando alle ciance ed andiamo a vedere nello specifico sfida per sfida del primo turno, ipotizzando gli scenari dei turni successivi e il meglio che questa parte di tabellone ci presenta.

 

#1 Louisville vs #16 North Carolina A&T/Liberty

I Cardinals sono stati premiati con il seed numero uno assoluto e poi subito mazziati, inseriti in una Region competitiva che nasconde tranelli per chiunque, anche per loro, da molti esperti indicato come favorita per il taglio della retina ad Atlanta.

I ragazzi di coach Pitino non dovrebbero aver alcun problema a battere una tra North Carolina A&T e Liberty, mentre dal turno successivo con una tra Colorado State e Missouri iniziano le prime sudorazioni. Ma stiamo comunque parlando di una squadra che arriva da 10 vittorie consecutive e dalla vittoria del Torneo della BigEast, è in uno stato di forma invidiabile ed è normale pensare a loro come il capofila della Midwest

 

#8 Colorado State vs #9 Missouri

Missouri viene da una stagione da dimenticare che l’ha vista aggrapparsi alle vittorie di inizio stagione per conquistare un bid al Torneo, mentre Colorado State ha sorpreso tutti nella Mountain West finendo seconda dietro New Mexico con il loro stile di gioco aggressivo e concitato.

Una sfida che non ha favorite perché i Tigers sono comunque molto talentuosi ed in regia hanno un playmaker come Phil Pressey, che quando non stecca nel finale è un gran bel vedere, e perché la Mountain West ha dimostrato di essere una Conference che non prepara molto bene al Torneo, salvo qualche eccezione.

Noi diciamo Missouri, ma tutto si gioca sotto le plance nella sfida tra la coppia Bowers-Oriakhi (uno che di tornei se ne intende) e Iverson-Hornung.

 

#5 Oklahoma State vs #12 Oregon

Stiamo ancora cercando i motivi per cui Oregon, vincitrice della Pac-12 in finale contro UCLA e protagonista di una stagione da 26 vittorie e quality wins a domicilio di UNLV e sempre di UCLA, abbia il seed numero 12 mentre le “colleghe di Conference” si sono aggiudicate due #6, un #10 e un’altra #12.

Questo però non va certo a favore di Oklahoma State, squadra difensiva guidata dal rookie dell’anno Marcus Smart, che al Second Round si trova un’avversaria che a regola avrebbe dovuto trovare più avanti.

Ecco che abbiamo il primo matchup delle prime due giornate, dove il pronostico è aperto a tante analisi. Noi puntiamo sull’orgoglio di Dana Altman e dei suoi ragazzi, anche perché i Cowboys hanno dimostrato di essere fin troppo dipendenti da Smart.

 

#4 Saint Louis vs #13 New Mexico State

Finiamo la parte alta del tabellone con quella che potrebbe essere la guastafeste, quella Saint Louis che dopo aver affrontato la dura perdita di Rick Majerus si è rialzata sulle proprie gambe ed ha iniziato una cavalcata trionfale che li ha portati a conquistare il titolo della Atlantic-10.

New Mexico State può sfruttare a suo pro la stazza del canadese di 225 centimetri Sim Bhullar ma sinceramente non sembrano avere le qualità per combattere ad armi pari contro i Billikens, che nonostante qualche problema a livello realizzativo sono squadra solida e ben allenata da Jim Crews.

Sarebbe interessante un accoppiamento futuro contro Louisville nelle Sweet 16, il pronostico potrebbe non essere così scontato.

 

#6 Memphis vs #11 Saint Mary’s/Middle Tennessee

Merita un discorso a se il First Round tra Saint Mary’ e Middle Tennessee State, grandi esecutori di pick&roll quasi esclusivamente gestiti dall’aussie Matthew Dellavedova i primi e formazione compatta che si è guadagnata l’invito nonostante si sia lasciata sfuggire il titolo della non irresistibile Sun Belt.

Perché diamo molta attenzione a questa sfida? Beh, Memphis non è mai stata una sicurezza al Torneo sotto Josh Pastner, alla ricerca della prima vittoria in carriera nella March Madness, e soprattutto non hanno granchè brillato in una Conference mediocre dove avevano ben poche avversarie alla loro altezza.

Il pericolo upset è molto alto.

 

#3 Michigan State vs #14 Valparaiso

Quello di Valpo è un programma che durante quest’anno si è tolto molte soddisfazioni, conquistando regular season e playoff della Horizon sulle spalle del duo Broekhoff-Van Wijk e sicuramente sono una brutta rogna da affrontare al Second Round…. ma dall’altra parte troviamo dei veri esperti quando il calendario di marzo.

Tom Izzo su tutti, che anche stavolta ha costruito un gruppo dotato di mille sfaccettature tattiche capaci di poter affrontare chiunque e di non partire sconfitte con nessuno.
E Valparaiso non sembra una di quelle che può dar loro grossi grattacapi.

 

#7 Creighton vs #10 Cincinnati

Partita senza un vero e proprio padrone nei pronostici, sono due squadre totalmente differenti nello stile di gioco dove Cinci preferisce metterla sul piano difensivo mentre Creighton può sfruttare la versatilità e gli istinti di uno dei migliori attaccanti d’America, quel Doug McDermott che è in lizza per il premio di giocatore dell’anno.

I problemi stanno nei difetti, Creighton difende con il solo totem venezuelano Echenique, che ha anche autonomia ridotta, e Cinci in attacco può stare dei possessi consecutivi senza vedere il canestro.

Ma i Bearcats se decidno di chiudere le maglie difensive sono veramente impenetrabili, quindi anche in questo caso puntiamo il dito verso un possibile upset, nonostante ci piacerebbe vedere più volte McDermott in questo periodo.

 

#2 Duke vs #15 Albany

Anche in questo caso non dovrebbe esserci storia, nonostante con Duke non si debba mai dire mai contando la sconfitta contro Lehigh lo scorso anno, ma la differenza tra le due squadre è veramente abissale, Albany ‘ballerà’ sicuramente ma già l’essere arrivati a questo punto è un gran traguardo per l’università della capitale dello stato di New York.

Per Duke quindi si prospetta una gara agevole, ma non lo sarà di certo il proseguimento del viaggio considerando i grossi problemi dei ragazzi di coach K quando non entra il tiro dalla lunga distanza e Mason Plumlee sotto canestro non risponde presente.

Occhio però, che per come sono costruiti per loro è molto più difficile il primo weekend che del secondo, attenzione quindi se riescono ad arrivare alle Sweet Sixteen senza troppi strascichi.

 

La Favorita: ci sembra molto facile dire Louisville o Duke, ma vogliamo creare un po’ di marasma ed avanzare la candidatura di Saint Louis, che anche secondo Brad Stevens (un altro che di Tornei NCAA dovrebbe capirne) ha tutte le carte in regola per fare un lungo tragitto. Ma per la scelta razionale non usciamo dalle prime due nominate. Anche se… cosa c’è di razionale in questo periodo dell’anno?

 

La Cinderella: Oregon non dovrebbe essere in questa categoria, ma il seed dice ciò e quindi fate molta attenzione ai Ducks che potrebbero giocare alla pari con tante squadre. Anche con un #12 accanto al nome.

 

Le stelle: due sono sicuramente le più luminose. La prima è Doug McDermott, ala dalle capacità realizzative impressionanti per varietà e costanza, un clinic offensivo con le gambe, dotato anche di una forza mentale notevole. L’altro è Marcus Smart, giovane play al primo anno che ipnotizza per la maturità con cui prende le decisioni in attacco e per la concentrazione in difesa; materiale da draft, quel materiale che solitamente viene scelto molto in alto.