Carl Hall (Wichita State)

Carl Hall (Wichita State)

Il programma odierno del secondo turno del West Regional era cominciato con la partita da sempre più difficile da pronosticare , quella fra la #8 Pittsburgh e la #9 Wichita State; ed invece il match si è trasformato in una trionfale cavalcata dei Shockers che tenendo a secco i Panthers per oltre 6′, a cavallo dei due tempi, hanno piazzato unn 11-0 risultato poi determinante.  Pittsburgh non è certo sembrata la squadra che ha guidato la Big East in percentuale dal campo, infatti il 35,2% al tiro con un 1 su 17 nelle triple, evidenzia quanta difficoltà abbiano trovato i Panthers a superare la difesa dei Shockers che oltre ai 22 punti di Malcolm Almstead hanno anche trovato la sorprendente serata di Cleanthony Early autore di 21 punti uscendo dalla panchina. Il finale di 73 a 55 manda dunque Wichita State a giocarsi le sweet sixteen sabato, mentre equivale alla sesta uscita al primo match nelle ultime sette apparizioni al torneo NCAA per Pittsburgh, che ha avuto in serata Steven Adams come migliore realizzatore con 11 punti.

Mark Lyons (Arizona)

Mark Lyons (Arizona)

Non è certo stata la passeggiata che tutti si aspettavano il match di Gonzaga contro Southern, anzi i campioni della SWAC sono stati un vero e proprio incubo per tutta la partita e solo la sirena finale ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai Zags in quello che via a via stava diventando la più inaspettata delle sorprese. Sono stati gli ultimi 3′ a decidere lo scontro, infatti dal 56 pari sono state due triple consecutive di Gary Bell e di Kevin Pangos a guidare i Bulldogs verso il successo per 64 a 58 ma anche a dare molte certezze in meno alla #1 del seeding. Kelly Olynyk per Gonzaga e Derrick Beltran per Southern sono stati con 21 punti i top scorers del match, che stava per diventare la prima vittoria di sempre di una #16 contro una #1 da quando esiste il torneo NCAA in questa formula.

Una prova decisamente convincente è stata quella della #6 Arizona nel match di secondo turno contro la #11 Belmont; una partita guidata per 40′ quella dei Wildcats che raramente si sono trovati in difficoltà nel controllare il bandolo del gioco. Già avanti per 32 a 20 allo stop, nel secondo parziale Arizona ha raggiunto il massimo vantaggio sul 64 a 43, subito prima di un parziale di 11 a 0 dei Bruins che è stato il solo momento di appannamento dei Wildcats. Una immediata tripla di Solomon Hill ha però bloccato il ritorno di Belmont e condotto Arizona verso il finale di 81 a 64. Ottimo sia il 57% dal campo che il 9 su 17 da oltre l’arco di Arizona, come ottima è stata la serata di Mark Lyons con 23 punti, migliore realizzatore del match; per Belmont, ora a 0-6 nelle partite di torneo NCAA, sono stati 21 i punti di Kerron Johnson il migliore dei suoi.

Steve Mondou-Missi (Harvard) Cameron Bairstow (New Mexico)

Steve Mondou-Missi (Harvard) Cameron Bairstow (New Mexico)

“It’s just incredible”- è stato il commento di Wesley Sanders migliore realizzatore nella vittoria di Harvard #14 contro la #3 New Mexico, nella già storica cavalcata vincente dei Crimson che ha fatto letteralmente impazzire la Harvard Square che in un baleno si è colorata di cremisi, il mitico colore del più famoso ateneo del mondo. Famoso certamente per i valori accademici, non certo per quelli sportivi, dal momento che questo successo per 68 a 62 contro i Lobos è la prima vittoria di sempre in un torneo NCAA di Harvard. Chiave del successo è stata sicuramente la difesa approntata da coach Tommy Amaker che ha limitato a soli 17 punti complessivi il pericolosissimo reparto guardie di New Mexico, che ha faticato oltremodo nel costruirsi tiri semplici e che spesso ha dovuto fare leva sul suo 7′ Kirk, autore infatti di 22 punti. Partita sempre in bilico con vantaggi ridottissimi e sono stati solo i 3′ dal 34esimo al 37esimo a decidere il match: un 10-2 per Harvard ha portato il vantaggio sul +8, sufficiente per lo storico trionfo. Ancora una volta grandissima la delusione dei Lobos che finalmente in questo anno  sembravano una squadra più solida di quella delle passate stagioni, ma che invece ha mostrato ancora una volta lacune evidenti e scarsa solidità mentale nell’affrontare i momenti topici.