Eccoci arrivati al torneo di WCC, anche per quest’anno ospitato a Las Vegas. Tra due giorni il primo turno che vedrà impegnate le due peggiori compagini, Portland vs Santa Clara. La vincente affronterà la numero #5 San Francisco per affrontare poi LMU. Da questi scontri verrà fuori la sfidante dei Gaels, vincitori della stagione regolare. Semifinale probabile tra SMC e LMU, San Fran permettendo.

Nella parte bassa del tabellone nessun primo turno. Si parte giovedì tra Pepperdine e San Diego per guadagnarsi BYU. Numero #3, BYU resta la favorita numero uno per raggiungere Gonzaga in semifinale. Le semifinali si prospettano apronosticabili. Neologismo giustificato dall’equilibrio che ha regnato per tutta la stagione. SMC, Gonzaga e BYU sembrano un gradino sopra a LMU, che però ha già preso lo scalpo sia di BYU che dei Gaels in stagione. Un occhio di riguardo lo meritano i Dons, che proveranno a fare da mina vagante. Le altre restano realtà piuttosto inconsistenti, anche se il college basketball ci ha insegnato a non fidarci degli underdog, pronti specialmente nei tornei a diventare presto delle Cinderella.

Ma diamo una rapida occhiata a come arrivano le 9 pretendenti al titolo e ad un sicuro posto nel torneo Ncaa.

Saint Mary’s dopo 12 vittorie consecutive, che hanno portato i ragazzi di Bennett anche al #13 posto del ranking nazionale, nelle ultime 6 non è andata oltre il 50 % di record, collezionando sconfitte (sempre con oltre 10 punti di scarto) con Gonzaga, LMU e Murray St. Da verificare le condizioni di Holt. Con Dellevedova che nonostante qualche guaio alla caviglia ha garantito leadership ed efficacia e la solita solidità di Rob Jones, i Gaels partono favoriti vista anche la loro regular season.

Subito dietro partono Gonzaga e BYU. Gonzaga ha trovato conferme da Pangos (27 contro SMC) che con Harris ha scalzato Sacre come leader del team. I Bulldogs hanno provato sulla loro pelle, la grinta dei Dons, da cui hanno perso allo scadere. Rimangono la squadra con migliore tradizione, anche se quest’anno si è interrotta la striscia di 11 anni di vittorie in regular season. BYU al debutto in WCC ha mantenuto le aspettative. Ha alzato il livello di conference e probabilmente sarà la terza squadra di WCC a giocare il torneo. Grande l’impatto di Carlino (30 punti e canestro decisivo contro i soliti Dons) che guida una squadra esperta e dal ritmo vertiginoso.

LMU finalmente ad una buona stagione, che potrebbe riaprirle le strade della post-season (difficile il torneo Ncaa). Ireland e Hamilton hanno fatto un grande salto di qualità, dando una grande mano a Drew Viney. Rimane una squadra “pazza”, ma il talento c’è e in questa stagione anche la fiducia. Le big sono avvisate.

Ho già citato più volte i San Francisco Dons. Squadra che in altri tempi sarebbe stata definita tignosa. Ha dato fastidio a tutte le grandi, battendo Gonzaga e perdendo allo scadere per  due volte con LMU e BYU. Sono solidi e molto sfrontati, non una montagna di talento, ma non si battono da soli.

Da qui in poi le parole da spendere sono onestamente poche. San Diego, Pepperdine e Portland non rappresentano vere minacce. Ci sarebbe da scrivere un libro invece sul caso spinoso Santa Clara. Inizio di stagione a giocarsi il ruolo di outsider con LMU, nonostante l’infortunio di Trasolini. Tante buone prestazioni non molte vittorie fino al record di 8-10. Poi l’apocalisse. Roquemore sospeso per un paio di partite per motivi disciplinari. Ma peggio di lui ha fatto la stella della squadra, Kevin Foster. Arresto per guida in stato di ebrezza, e il consiglio dell’ateneo ha escluso Foster dall’attività agonistica per il resto della stagione. Record di Santa Clara 8-21. Bravo Kevin.