Al momento della verità gli Zags cadono due volte consecutivamente. Dopo aver superato Notre Dame, il college di Spokane cade contro Illinois e soprattutto al McCarthy Center, vero e proprio fortino dei ragazzi di Few, contro la Michigan State di Tom Izzo, guidata da un enorme Draymond Green. Gonzaga si trova ora in una serie positiva di cinque vittorie (ultima contro 90-51 contro Portland), tra cui spicca il successo a Seattle contro Arizona. Grande prestazione di Elias Harris con 25 punti. Il tedesco si sta rivelando il vero punto di riferimento dei Bulldogs, con 13.8 punti e 8.1 rimbalzi di media, rispettivamente secondo e primo nelle statistiche di squadra. Primo nei punti rimane il play Pangos, freshman che sta dando un apporto molto solido. Sacre sta vivendo un momento piuttosto difficile, anche se potrebbe ritrovarsi nei Divisional game dove tornerà a far la voce grossa.

Harris, Gonzaga

Così in testa allo standing si trova ancora una volta Saint Mary’s. 11 vittorie e 2 sconfitte tra cui la dignitosa figura contro Baylor, uno dei college in maggior forma. I Gaels rimangono ancora aggrappati alla macchina di doppie doppie che risponde al nome di Rob Jones. La leadership dell’attacco è stata però ottimamente ereditata da Dellavedova (13.9+6.3ast). Ora i Gaels sono attesi al debutto di conference contro BYU. Sarà un test per entrambe gli atenei.

Già perchè BYU ha preso un bel ritmo anche grazie al debutto di Matt Carlino, guardia freshman trasferita da UCLA con molti punti nelle mani. La memoria corre subito a Jimmer Fredette, per ruolo e per la quantità e la qualità del suo attacco. Bisogna stare attenti a non fare paragoni avventati, ma certo BYU ora può contare su una point guard  solida. Come già sottolineato sarà significativo il match contro SMC per dirci la vera portata dei Cougars, che ora si, sembrano dei seri candidati ai vertici di WCC.

Le altre rimangono troppo altalenanti per rappresentare delle vere e proprie minacce, anche se il college hoops, se ci ha insegnato qualcosa, è proprio di non fidarsi dei pronostici.

La prima della lista è San Francisco che cercherà la decima vittoria stagionale con Pepperdine nel debutto divisionale. Caloiaro rimane ancora il go to guy della squadra, ben aiutato da Green. I Dons hanno affrontato sin qui un calendario non proprio impegnativo. Sembra una stagione molto simile alla passata. Stagione comunque positiva. Santa Clara invece continua la sua altalena. Dopo il rovescio con Washington St. (-38) è arrivata un’altra sconfitta contro i non irresistibili Huskies di Houston Baptist. Foster e Roquemore rimangono le punte di diamante dei Broncos, altra squadra sulla quale continuità è facile fare scarso affidamento. Pepperdine nonostante la partenza di Bell, mantiene un record vincente nonostante l’ultima partita persa contro la solita Washington St. vera e propria pecora nera delle squadre della WCC, avendo preso gli scalpi di Portland e Santa Clara. L’ultima squadra della WCC con record vincente è Loyola Marymount, che perde Hamilton ma recupera Viney che subito si è piazzato ai vertici statistici della squadra. I Lions sperano di vedere al più presto la squadra al completo per dare anche la giusta dimensione di LMU.

Languono tristemente in fondo alla classifica San Diego e Portland. San Diego si sta affidando alla forma di Johnny Dee, freshman da 14.1 di media che guida la squadra al record di 5-7, che rappresenta comunque un viatico migliore rispetto alla stagione scorsa. Portland era attesa ad un netto calo vista la partenza dei suoi senior migliori. Rimane una schedule di qualità ma che ha dimostrato che i Pilots quest’anno sono davvero poca roba.

  1. Gonzaga 10-2
  2. Saint Mary’s 11-2
  3. BYU 11-3
  4. SF 9-4
  5. SCU 7-4
  6. Pepperdine 6-5
  7. LMU 7-6
  8. San Diego 5-7
  9. Portland 3-11