Con la caduta di Vanderbilt contro Mississippi State, resta solo Kentucky a comandare imbattuta la SouthEastern Conference proprio nella settimana in cui i Wildcats sono ritornati anche al #1 del ranking.  Successi di rilievo in partite interconference per Arkansas su Michigan e Tennessee sui campioni in carica di UConn.

Mississippi-Mississippi State 75-68 Non c’è ranking che tenga nei derby statali, e questa regola non scritta si è puntualmente ripetuta nella vittoria di Ole Miss contro Mississippi State che non può certamente essere catalogata come una sorpresa. I Rebels hanno meritatamente vinto il match comandando fin dalle battute iniziali (10-3) e mantenendo il vantaggio sia alla prima sirena che dopo i 40′ di gioco chiusi sul 75-68; la vittoria, arrivata dopo sei sconfitte consecutive contro i Bulldogs, ha mandato in visibilio i tifosi di Oxford che hanno lungamente festeggiato sul parquet Buckner e compagni. Proprio Reginald Buckner con 19 punti e 15 rimbalzi è stato certamente il primattore per coach Kennedy, mentre Renaldo Sidney è stato il top scorer di State con 17 punti che ha pagato la scarsa precisione dalla lunga distanza dimostrata dal 4 su 17 di Dee Bost solitamente decisivo nelle triple.

Louisiana State-Auburn 65-58 (OT) Dopo il doppio overtime contro Mississippi, per Auburn si sono riproposti i prolungamenti anche contro LSU, ma questa volta per i Tigers di Auburn è comunque arrivata la sconfitta per 65 a 58. Dopo un intero match passato ad inseguire, Auburn aveva aggunatato il pareggio proprio sulla sirena con una tripla di Varez Ward fissando il parziale sul 56 a 56; ma il 5-0 di partenza nell’overtime firmato Anthony Hickey e Justin Hamilton tagliava le gambe e le speranze ad Auburn che nei 5′ finale andava a segno solo una volta con Rob Chubb. Nello scontro fra le Tigri quelle di Baton Rouge hanno mostrato di avere molte più rotazioni a disposizione e nell’overtime questo fattore si è fatto decisamente sentire; Hickey con 18 per Louisiana State e Frankie Sullivan con 19 per Auburn sono stati i migliori realizzatori della partita.

Anthony Davis

Kentucky-Arkansas 86-63 Arkansas si presentava sul parquet di Lexington come squadra decisamente pericolosa, ma il momento di grande forma di Kentucky non ha lasciato nessuna possibilità ai Razorbacks che sono stati surclassati per 86 a 63. Già sotto di 20 punti all’intervallo, Arkansas non è riuscita mai a scendere sotto il -14 (50-36) e gli uomini di John Calipari hanno sempre controllato il match con estrema sicurezza. La serata di Anthony Davis è stata sicuramente da incorniciare, infatti oltre ai 27 punti che equivalgono anche al suo career high, il ragazzo di Chicago ha anche battuto il record di stoppate dei Wildcats per singola stagione. Nonostante i quattro giocatori in doppia cifra (Wade 17) i Razorbacks sono stati spazzati via sotto canestro (38 rebs a 26 e 13 stoppate subite) principalmente grazie alla serata monstre di Davis con 14 rimbalzi e 8 stoppate.

Georgia-Tennessee 57-53 (OT) Anche per Georgia è dunque arrivata la prima vittoria di questo torneo di conference con il 57 a 53 contro Tennessee, risultato che porta entrambe le squadre ad un record di 1-3 in stagione. Il match è sempre stato guidato da Georgia fino a quando i soli 5 punti segnati dai Bulldogs nei primi 10′ della ripresa, avevano permesso ai Vols di rientrare nel match pareggiando a 44, ed a arrivare all’ultimo minuto addirittura avanti. Era un canestro di Gerald Robinson, migliore marcatore per Georgia con 16 punti, a portare i Bulldogs ai prolungamenti ed erano invece 2 liberi sempre della guardia da Nashville a dare i punti della sicurezza a 26″ dalla sirena. Tennessee nonostante una partita sempre ad inseguire, hanno avuto ripetutamente la possibilità di impossessarsi del match, ma i troppi rimbalzi concessi agli avversari hanno allontanato il successo esterno dei Vols.

Burke & Nobles

Arkansas-Michigan 66-64 I Wolverines sono veramente andati ad un soffio dal miracolo, infatti sotto di 20 punti nel primo tempo e di 16 nella ripresa, sono arrivati ad avere il tiro della vittoria contro Arkansas che alla fine ha prevalso per 66 a 64. I Razorbacks che davanti ai 20’000 spettatori della Bud Walton Arena sono veramente terribili, hanno condotto il match con apparente facilità per almeno 30′ (49-33), ma hanno subito il rabbioso ritorno di Michigan che come dicevamo ha avuto con Trey Burke la tripla del sorpasso. Veramente impressionanti sono stati i primi 10′ minuti di Arkansas che ha centrato ben 11 conclusioni consecutive, fra cui 4 triple, costruendosi un vantaggio di 29 a 10 che non sarà mai colmato, seppur per un soffio, dai Wolverines; BJ Young con 15 punti è stato il top scorer per Arkansas, mentre Zack Novak con 17 è stato il migliore realizzatore del match.

Alabama-Vanderbilt 59-69 Decisamente i Commodores sono tornati la squadra che ad inizio stagione tutti si aspettavano, violando il campo di Alabama per 69 a 59 restano i più solidi avversari di Kentucky nel torneo di conference. Partono meglio i Crimson Tides che raggiungono il massimo vantaggio di 6 punti (17-11), ma da qui in avanti sale nettamente in cattedra la difesa di Vanderbilt, che a cavallo dei due tempi limita l’attacco di Alabama e piazza un devastante 30-7 che fissa il risultato sul 41 a 24 a 16′ dal buzzer finale. Nettamente battuti a rimbalzo (48 a 35) e con un 33% al tiro (23 su 70), Alabama non ha reagito allo strapotere dei Commodores e i dieci punti di scarto finale sono fin troppo benevoli per la squadra di coach Grant, che non ha praticamente avuto nulla dalle sue stelle: 6 punti per Green e zero per Mitchell e con il solo Trevor Releford con 14 punti su buone medie. Ben diverso il tabellino di Vanderbilt con quattro giocatori in doppia cifra e con John Jenkins top scorer a 20 punti.

Jarnell Stokes

Tennessee-Connecticut 60-57 Una vittoria contro i campioni in carica può nobilitare una intera stagione, e quindi quella dei Volunteers di coach Martin poterbbe subire una svolta positiva grazie al successo per 60 a 57 contro UConn. Il primo tempo è stato una alternanza di vantaggi per le due squadre con gli Huskies che chiudono avanti per 27 a 25; ma il ritorno in campo e tutto di marca Tennessee che con un 9-0 prende il largo che raggiunge anche i 10 punti di margine (55 a 45) al 36′. Ma decisamente UConn ha sette vite e riesce a tornare a -2 grazie a Lamb e Napier, fortunatamente ai Vols non trema la mano dalla lunetta e sono quindi i viaggi alla linea della carità a scrivere la sentenza del match a favore di Tennessee. Grande sorpresa della serata è stato il rookie Jarnell Stokes che ha segnato 16 punti e catturato 12 rimbalzi che combinati con i 15 punti di Cameron Tatum hanno portato oltre il 50% dei punti dei padroni di casa, discorso ancora più esasperato per gli Huskies che hanno avuto punti praticamente solo dalla coppia Lamb/Napier.

Kentucky-Alabama 77-71 Questa volta l’aggressività della difesa di Alabama non si è dimostrata un’arma vincente, infatti l’enorme quantità dei falli subiti e di tiri liberi effettuati, hanno avuto una rilevanza fondamentale nel successo interno di Kentucky sui Crimson Tides per 77 a 71. Nonostante i Wildcats abbiano segnato l’ultimo canestro dal campo ad oltre 6′ dalla fine, i continui centri dalla lunetta, fra cui 4 di Miller 2 di Teague e 2 di Davis nell’ultimo minuto, hanno conotto Kentucky al 47 successo casalingo consecutivo. Ottimo comunque il secondo tempo di Alabama, che è restata aggrappata alla partita grazie ai 17 punti di Trevor Releford, ma la compattezza offensiva dei Wildcats, 15 di Terrence Jones 14 di Doron Lamb e 13 per Michael Kidd-Gilchrist, ha fatto la differenza finale.

Turner & Yeguete

Florida-Louisiana State 76-64 Cinque giocatori in doppia cifra per Florida sono venuti in soccorso della serata di scarsa vena al tiro perimetrale dei Gators (7 su 21), che portano a 16 le vittorie consecutive casalinghe battendo LSU per 76 a 64. Facendo quadrato attorno alla splendida serata di Justin Hamilton, 27 punti con 13 su 22, i Tigers sono sempre stati vicini a Florida che però proprio nei minuti finali trova 2 triple con Rosario e Walker, l’unica della sua partita, fondamentali per la vittoria finale. Con 15 punti Erik Murphy è stato il migliore dei suoi ma anche il resto del quintetto, seppur in una serata non brillantissima, è andato in doppia cifra.

Auburn-South Carolina 63-52 La vittoria contro South Carolina era necessaria per Auburn per coltivare ancora qualche speranza di ottenere una buona posizione nel torneo di conference, e alla fine il successo è arrivato seppur a fatica per 63 a 52. I Tigers partono con un 9-2, ma subiscono il ritorno dei Gamecocks che restano al comando per tutto il tempo chiuso sul 28 a 24. I primi 16′ della ripresa sono però un calvario per South Carolina che realizzando solo 10 punti vede scappare decisamente via l’incontro, che i Tigers non hanno dunque difficoltà ad aggiudicarsi. E’ sempre Frankie Sullivan la trave portante di Auburn che anche sabato sera ha scritto 22 nel tabellino, mentre vanno comunque segnalate le 6 stoppate di Damontre Harris per South Carolina.

Moultrie & Ezeli

Vanderbilt-Mississippi State 77-78 (OT) Che Vanderbilt e Mississippi State fossero due delle squadre migliori della SEC di quest’anno non era una novità, ma lo stupendo match a cui hanno dato vita è stato una ulteriore conferma. I Commodores, avanti anche di 13 punti nel primo tempo, hanno subito il ritorno dei Bulldogs che con un 14-0 sono passati a guidare, vantaggio portato anche sul +10 (63-53). L’ultimo minuto dei regolamentari vedeva due triple di Vanderbilt che pareggiava a 68 State forzando l’overtime. Il supplementare era un alternarsi di vantaggi fino al layup vincente di Dee Bost con 52″ sul cronometro, tempo in cui però il risultato non mutava per il 78 a77 finale. Certamente l’MVP della partita è stato Bost non solo per il canestro vincente ma anche per i 24 punti totali, così come sempre incisivo è stato il contributo di Arnett Moultrie con 21 punti e 14 rimbalzi (11 doppia doppia stagionale). Per Vandy il tabellino dice 21 per John Jenkins e 19 per Jeffery Taylor.

Georgia-Mississippi 63-66 Gli errori dalla lunetta potevano costare carissimo a Mississippi, che realizzando un solo bersaglio su sei tentativi nell’ultimo minuto, ha permesso a Georgia di rientrare da un deficit di 10 punti arrivando a -2 a soli 20″ dalla sirena. L’ennesimo tiro libero sbagliato dava ai Bulldogs il possesso del pareggio che però veniva trattato malissimo dai padroni di casa e consegnava la vittoria ai Rebels per 66 a 63. Veramente entusiasmante la partita di Terrance Henry con 24 punti per Ole Miss e quella di Kentavious Caldwell-Popecon 25 dall’altra, ma la supremazia a rimbalzo alla fine è stata decisiva per la vittoria di Mississippi.