Marshall Henderson (Ole Miss) AP Photo

Marshall Henderson (Ole Miss) AP Photo

Fra le decine di tornei novembrini sparsi qua e là nel continente americano, e in qualche paradisiaca isola oceanica, numerosi sono quelli a cui sono stati invitate squadre della SouthEastern Conference che sono dunque andate a confrontarsi in match interdivisionali spesso di altissimo interesse.

Decisamente il risultato di maggiore spessore lo ha ottenuto Ole Miss che nella splendida Barclays Arena di Brooklyn ha vinto l’omonimo torneo battendo nella finale Penn State per 79 a 76. Dopo aver sconfitto abbastanza facilmente North Carolina A&T e Georgia Tech nei primi due turni, nell’atto conclusivo ha lottato testa a testa con i Nittany Lions prevalendo allo sprint grazie ai 19 punti di Marshall Henderson e Jarvis Summers.

Non erano certo due avversarie che potevano impensierire Kentucky quelle affrontate nel Kaightly Classic, infatti sia Cleveland State che Eastern Michigan sono state battute facilme nte dai Wildcats, che al contrario nel weekend sono andati a scontrarsi con un ostacolo ben più impegnativo come Providence. Ma anche in questo caso i ragazzi di John Calipari hanno fornito una prestazione più che convincente batendo i Friars per 79 a 65 con un ottimo Willie Cauley-Smith, che  ha letteramente sfiorato la tripla doppia e da un sempre più incisivo James Young leading scorer del match con 17 punti.

Jordan Clarkson (Missouri) AP Photo

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Con la vittoria per 83 a 70 contro Nevada, Missouri ha ottenuto il doppio risultato di collezionare la settima vittoria stagionale senza alcuna sconfitta, e di aggiudicarsi il Las Vegas Invitational. Nel torneo i Tigers hanno steso una dopo l’altra Gardner Webb, IUPUI, Northwestern e appunto Nevada in un match caratterizzato dai 28 punti di Earnest Ross. Con questi successi a catena poterbbe anche materializzarsi per Mizzou, in questa settimana, l’entrara nel ranking nazionale delle top 25.

Il campo delle partecipanti al Battle for Atlantis, comprendeva sia squadre di altissimo livello che altre di seconda fascia; e paradossalmente il buon cammino di Tennessee in questo torneo caraibico è stato macchiato proprio da una sconfitta contro la non irresistibile UTEP. Infatti se lo stop contro i Miners aveva precluso le possibilità di vittoria del torneo ai Vols, gli orange si sono comunque ampiamente riscattati con due netti successi su Xavier e Wake Forest. Quindici i punti di margine nel match vinto contro i Musketeers e addirittura 19 in quello contro i Demon Deaconsno nobilitati dalle due doppie doppie di Jarnell Stokes.

Alandise Harris (Arkansas) AP Photo

Alandise Harris (Arkansas) AP Photo

Il torneo a cui ha partecipato Arkansas, il Maui Invitational, è certamente uno dei più affascinanti sia per la location che per la qualità delle partecipanti, e di conseguenza tutti i match dei Razorbacks sono stati contro formazioni che ambiscono a frequentare la postseason. Tre impegni che si sono conclusi con due battute d’arresto contro California e Gonzaga e con un bel successo contro Minnesota, netto e convincente come il 87 a 73 finale dimostra nettamente; vittoria figlia di un parziale di 30 a 10 nei secondi 20′ e con una ottima prestazione collettiva con 5 giocatori in doppia cifra e 10 nel tabellino dei marcatori.

Non certo positivissimo al contrario il percorso di Texas A&M nel Corpus Christi challenge, difatti gli ancora imbattuti Aggies hanno collezionato addirittura due sconfitte contro avversari tuttaltro che irresistibili come Missouri State e Southern Methodist, a fronte di una sola vittoria con Arkansas Pine Bluff. Fra le poche note positive vanno comunque segnalate le buonissime prestazioni di Davonte Fitzgerald, che ha mostrato già una notevole personalità a scapito della sua giovanissima carriera.

In palio non c’era nessun titolo, ma il match fra Florida e Florida State è  di quelli che valgono sempre per quella che si chiama rivalità, per cui come spesso accade è stata l’ultima azione a decidere il vincitore. Dorian Finney-Smith è stato abile a guadagnarsi un fallo in attacco a 1″ dalla sirena, e mettendo a segno uno dei due liberi a disposizione ha firmato il successo dei Gators per 67 a 66, assieme a Casey Prather top scorer dell’incontro.

 

Malik Morgan (LSU) AP Photo

Malik Morgan (LSU) AP Photo

Old Spice Classic: era questo il tournament che affrontava Louisiana State, e il bilancio può considerarsi decisamente positivo a dispetto delle aspettative iniziali. Una facile vittoria contro St. Joseph, un bello scontro combattuto anche se perso contro Memphis e la finale di consolazione vinta contro Butler per 70 a 68 in overtime, grazie ad una tripla nei secondi finali di Anthony Hickey.

Lo scopo di Alabama nella sua missione impossibile contro Duke, era quella di restare in partita il più a lungo possibile, e per alcuni tratti del primo tempo i Tides avevano addirittura condotto anche per 7 punti; ovvio che i Blue Devils sono decisamente di un altro livello per ‘Bama, e via a via hanno allungato grazie al solito straordinario Jabari Parker autore di 27 punti. A terminare la settimana per Alabama è giunta anche la sconfitta nel consolation game del NIT tip-off con Drexel per 85 a 83 in un emozionamte triplo overtime.