La gioia di coach Fox e di Nemanja Djurisic dopo l'uppset contro Mizzou (AP Photo)

La gioia di coach Fox e di Nemanja Djurisic dopo l’uppset contro Mizzou (AP Photo)

Come sempre i pronostici sono fatti per essere smentiti alla prima occasione, e le prime partite della SouthEastern Conference ce ne hanno dato prontamente conferma; infatti dopo due turni di gioco della regular season alle due squadre superfavorite della conference come Florida e Kentucky sono affiancate due formazioni che davamo come morte e sepolte come Georgia e Texas A&M, giusto per ricordarci quanto migliorato sia il livello delle squadre di questa lega.

Sicuramente la più grossa sorpresa di questa settimana l’hanno confezionata i Bulldogs (2-0) che all’esordio sono andati a violare il terreno di Missouri (1-1); risultato reso ancora più eclatante dal fatto che questo successo esterno và a interrompere la striscia vincente casalinga di 26 incontri dei Tigers che era la più lunga serie di vittorie aperta nel college basket. I Bulldogs hanno guidato per quasi tutta la durata del match raggiungendo anche i dieci punti di margine, e la tripla con cui Jordan Clarkson ha portato Mizzou ai supplementari aveva un poco il sapore della beffa per i sorprendenti Bulldogs. L’overtime era decisamente più combattuto, ma il 7-1 con cui Georgia chiudeva gli ultimi 120″,  siglando il finale sul 70-64, rendeva giustizia alla grandissima prova dei ragazzi di coach Mark Fox. Charles Mann con 18 punti nei 40′ regolamentari e Nemanja Djurisic con 16 (di cui 8 nell’overtime) sono stati i protagonisti del match e dei Bulldogs che non paghi di questo primo uppset si sono ripetuti tre giorni dopo contro Alabama (1-1). Ancora una volta i Bulldogs hanno una partenza decisa tanto da andare al riposo sul +11; imparata la lezione di qualche ora prima questa volta Georgia non si scomponeva e non permetteva assolutamente il riaggancio ai Tides nonostante il 19% dal campo nella ripresa. La vittoria per 66-58 andava iscritta per buona parte all’ottimo lavoro fatto sottocanestro vera delusione della prima parte di stagione per Georgia che al contrario stà diventando una costante negli ultimi successi dei Bulldogs, costante come il rendimento di Kenny Gaines top scorer del match con 22 punti.

Julius Randle (Kentucky) AP Photo

Julius Randle (Kentucky) AP Photo

Decisamente più facili da pronosticare sono stati i due successi di Kentucky (2-0)  in questi primi sette giorni di conference: al netto 85-63 rifilato a Mississippi State (1-1) alla Rupp Arena davanti ai soliti 25000, ha fatto seguito il buon 71-62 contro Vanderbilt (0-2) al Memorial Gym campo che spesso ha riservato note dolenti ai Wildcats. Spazzati via a rimbalzo da Kentucky (44-28)  i Bulldogs di MSU hanno resistito per 27′ ai Cats prima di deragliare su di un parziale di 20-2 firmato per buona parte da James Young, 26 punti per lui al termine della contesa, ma mettendo in risalto nuovamente un convincente Craig Sword migliore dei suoi con 19 punti. Anche sul campo di Nashville si è visto un incontro dominato da Kentucky che nonostante i tre Commodores in doppia cifra, Jones Parker e Fuller, hanno disposto del match e degli avversari con apparente facilità comandando il match in tutto il suo svolgimento con Willie Cauley-Stein e i gemelli Harrison una spanna su tutti gli uomini di coach Calipari.

L’altra protagonista attesa Florida (2-0), ha al contrario trovato si due vittorie nella settimana d’esordio, ma il modo e la dinamica diametralmente opposta dei due successi fa tirare un bel sospiro di sollievo a coach Donovan oltre che a risposte più che convincenti dai suoi ragazzi. Il primo impegno casalingo si è rivelato una pura formalità, più per demerito di South Carolina (0-2) che per reali meriti dei Gators, con solo quattro canestri dal campo nei primi 20′ di gioco i Gamecocks si sono trovati separati da un abisso (49-10) dagli avversari che nella seconda frazione hanno potuto dare ampio spazio a tutto il roster e il finale di 74-58 non risponde certo al reale andamento della partita. Tuttaltro genere di match si è rivelato la visita dei Gators alla Bud Walton Arena tana di Arkansas (0-2), infatti Florida ha avuto bisogno di un overtime per fuggire indenne dalla trappola preparata dai Razorbacks che hanno tenuto la testa per quasi tutti il secondo tempo, prima che una magia nei secondi finali di Scottie Wilbekin forzasse il match ai prolungamenti. Partita bellissima, intensa e combattuta, come solo nel college basket si può ammirare, con le due squadre a giocarsi il successo ad ogni azione con Wilbekin assoluto protagonista avendo realizzato oltre all’ultimo canestro dei 40′ regolamentari anche la tripla che ha dato il successo ai Gators nell’ultimo giro di lancetta. Almeno un paio i ‘Backs che meritano un encomio paricolare: Rashad Madden migliore realizzatore di giornata con 23 punti e Coty Clark autore di una pregevole doppia doppia con 16 punti e 14 rimbalzi.

Davonte Fitzgerald (Texas A&M) e Michael Qualls (Arkansas) AP Photo

Davonte Fitzgerald (Texas A&M) e Michael Qualls (Arkansas) AP Photo

Anche Texas A&M (2-0) ha sorpreso un poco tutti con due successi contro squadre più considerate alla vigilia; se il successo contro Arkansas  per 69-53 è risultato una sorpresa principalmente per le dimensioni dello scarto da addebitarsi alla bruttissima serata al tiro dei Razorbacks, ben più emozionante e sorprendente è stata la vittoria contro Tennessee (1-1) per 57-56. Emozionante per merito della tripla di Antwan Space che a 4″ dalla sirena ha girato il risultato del match e ha dato agli Aggies l’unico vantaggio di tutta la partita, sorprendente perche i Volunteers erano reduci da un convincente esordio contro Louisiana State (1-1) battuta in una delle due vittorie esterne della prima giornata per 68-50. In entrambe le vittorie degli Aggies Jamal Jones è risultato il migliore marcatore per i suoi, con 20 punti nel primo match e 23 nello scontro contro Tennessee.

Fra le squadre più attese segnaliamo le grosse difficoltà con cui Missouri ha vinto il secondo match contro Auburn (0-2) dopo la già citata sconfitta contro Georgia, arrivando al successo per 70-68 solo nel concitato finale e permettendo ai Tigers di Auburn ben due tentativi di tripla per agguantare un tutto sommato meritato successo. Tripla mancata che anche qualche giorno prima aveva condannato Auburn alla sconfitta per 65-62 contro Ole Miss (1-1) ma che aveva visto una splendida, ma purtroppo vana, prestazione di Chris Denson autore di 28 punti.