Gerald Robinson

Con le contemporanee sconfitte di Florida e Vanderbilt, per Kentucky si spalancano le porte del torneo di conference della SEC, avendo ora ben tre partite di vantaggio sulla seconda; vanno inoltre rilevate le doppie vittorie di Georgia e Tennessee capace addirittura di violare il campo dei Gators.

Georgia-Arkansas 81-59 Stà diventando una maledizione la mancanza di vittorie esterne di Arkansas nel torneo SEC, quello di buono che i Razorbacks costruiscono in casa, immancabilmente disfano in traferta. La quinta sconfitta consecutiva è giunta contro Georgia che ha nettamente battuto Arkansas per 81-59 merito di due break, uno per tempo 15-0 nel primo e 12-0 nel secondo, che hanno deciso l’incontro e che hanno portato i Bulldogs per la prima volta oltre i 70 punti segnati rompendo anche la striscia di quattro sconfitte consecutive. Gerald Robinson è stato nettamente il primattore del match con 27 punti che equivalgono anche al suo career high, mentre per i deludenti Razorbacks BJ Young ha scritto 16 sul suo tabellino.

Tennessee-South Carolina 69-57 Alla sua seconda presenza nello starting five, Skylar McBee ha realizzato 18 punti e condotto Tennessee alla vittoria su South Carolina per 69 a 57. Sono state un paio di sue triple che hanno lanciato, negli ultimi 2′ del primo tempo, il break decisivo che ha portato i Vols a chiudere il parziale sul 35-27. Nella seconda parte della partita South Carolina riusciva a tornare a -3 sul 58-55 con 4′ sul cronometro sotto la spinta di un gioco da tre punti di Bruce Ellington; ma nonostante l’impegno la rimonta sbatterà contro la precisione dalla lunetta  di Tennessee nella quale spicca ancora McBee con 6 su 6 negli ultimi 100″.

Jarvis Summers

Mississippi State-Mississippi 70-60 Dee Bost e Arnett Moultrie sono stati la chiave di volte di Mississippi State per vincere il derby statale contro Ole Miss: il primo ha segnato 14 punti e servito 13 assists, suo massimo in carriera, il secondo 18 punti e 9 rimbalzi, ma cosa più importante hanno aperto, lanciato e concluso transizioni a ripetizione che hanno ampiamente deciso lo scontro. Fin dai primi secondi di gioco, i Bulldogs hanno piazzato un 8-0 per merito primario di Renaldo Sidney che ha messo i  Rebels nelle condizioni di inseguire per tutto il match senza altresi mai avvicinarsi sotto i 6 punti (33-27). Ole Miss non è mai sembrata in partita affidandosi quasi esclusivamente alle iniziative personali di Reginald Buckner e Jarvis Summers marcatori rispettivamente di 15 e 12 punti.

Vanderbilt-Louisiana State 76-61 Anche il coach di Louisiana State Trent Johnson, ha dovuto ammettere di non essere assolutamente riuscito ad arginare gli attaccanti di Vanderbilt e che davanti a giocatori come  Ezeli, Jenkins e Taylor bisogna togliersi tanto di cappello. Infatti ben 60 dei 76 punti segnati nella vittoria dei Commodores per 76 a 61 portano la firma del terzetto sopracitato con Festus Ezeli top scorer dell’incontro con 21 punti. Dopo un primo tempo piuttosto bruttino chiuso sul 27-27, al ritorno sul parquet i Commodores sembrano nettamente trasformati tanto che in 5′ costruiscono un vantaggio di 11 punti che porteranno senza problemi fino alla sirena finale, nonostante i 4 Tigers in doppia cifra con Storm Warren a 13 punti.

Frankie Sullivan

Auburn-Alabama 50-68 Quella fra Auburn e Alabama è una delle rivalità più sentite della parte sud degli States, nonostante questa sia terra di football infatti le due squadre hanno vinto gli ultimi 3 campionati nazionali, anche le partite di basket fra questi due atenei risultano sempre molto combattute. Ma questa volta i Tides hanno letteralmente dominato il match, grazie alla solita difesa asfissiante ed a una panchina finalmente efficace hanno rifilato ad Auburn la peggiore sconfitta interna degli ultimi anni, passando nettamente per 68 a 50. Con JaMychal Green autore di 18 punti e Trevor Releford di 15 sono stati anche i 28 punti della panchina a spaccare il match nei 5′ finali del primo tempo. Per Auburn poche le note positive: Frankie Sullivan è stato il solo Tigers a rendersi pericoloso con 21 punti in 30′ di gioco.

Mississippi State-Georgia 68-70 (OT) Il lungo testa a testa fra Mississippi State e Georgia ha visto trionfare il team di coach Fox che dopo 45′ di gioco intenso e di ottimo livello hanno battuto i padroni di casa per 70 a 68. Nello scontro fra Bulldogs, Georgia aveva inseguito gli avversari per buona parte del match senza però perderne mai la scia, massimo svantaggio 7 punti, e raggiungendo la parità a 27″ dalla sirena con un layup di Gerald Robinson, lo stesso Robinson ha poi trascinato di peso i suoi nell’overtime segnando ben 8 degli 11 punti totali di Georgia, che con la tripla conclusiva di Kentavious Caldwell-Pope hanno potuto festeggiare l’insperato successo. E’ stata proprio la guardia al primo anno con le sue sei triple a dare il maggiore contributo in punti per Georgia con 18, mentre il solito Dee Bost con 21 ha guidato lo score di ‘State.

Murphy & Maymon

Florida-Tennessee 70-75 Che Tennessee fosse una squadra in netta crescita lo dimostrava già la vittoria di UConn e le buone prestazioni contro Kentucky e Vanderbilt, ma la sicurezza con cui hanno battuto Florida al O’Connell Center fanno ora dei Volunteers un cliente scomodo per tutti nel torneo di conference. Dopo alcuni minuti di sostanziale equilibrio, sotto la spinta di Jordan McRae, Tennessee prende un vantaggio di 12 punti (24-12) aumentati fino a 17 nel corso delle fasi finali del primo tempo. I Gators non sono mai stati particolarmente incisivi nella loro rincorsa e solo alcune triple nel finale di Erik Murphy hanno ridotto lo scarto finale in soli 5 punti, nonostante tutti i Vols abbiano giocato una ottima partita i 17 punti di Trae Golden e la doppi doppia di Jeronne Maymon sono stati i cardini del successo di Tennessee.

Arkansas-South Carolina 76-65 Il parziale di 17-0 realizzato da Arkansas prima e dopo il viaggio negli spogliatoi, ha lanciato l’ennesimo successo interno dei Razorbacks, arrivato sabato con il 76-65 su South Carolina. I Gamecocks, squadra dalle rabbiose rimonte, sotto di 23 punti nel secondo tempo si erano riportati sotto anche a -7 (68-61), ma una tripla di Hunter Mickelson aveva riportato il divario in doppia cifra chiudendo di fatto la partita. Ormai diventato il cardine offensivo di Arkansas, ancora una volta BJ Young con 27 punti è risultato ampiamente il migliore realizzatore, ben coadiuvato dallo stesso Mickelson con 12 punti. Con un Ellington a mezzo servizio per un leggero infortunio, è stato Demontre Harris con 12 punti a giudare South Carolina.

Cooper & Turner

Louisiana State-Alabama 67-58 Questa partita era molto più attesa per fattori extracestistici che per la sua reale importanza; a Baton Rouge cercavano infatti una simbolica rivincita per la sconfitta subita dai Tigers nella finale del championship di football, mentre invece a Tuscaloosa attendevano risposte dopo che il team in settimana era stato falcidiato dalle sospensioni interne. Con quattro giocatori fuori rosa, i Tides si presentavano al via con 4 rookies nello starting five e i 28 punti di Rodney Cooper e i 14 di Nick Jacobs hanno comunque dato ottime notizie a coach Grant nonostante la sconfitta per 67-58. Sulla vittoria di LSU c’è decisamente la supremazia dei lunghi; non solo per via dei 21 punti di Justin Hamilton e i 17 di Johnny O’Bryant ma anche per la difesa del pitturato, zona in cui i Tides hanno segnato solo 10 punti.

Mississippi-Auburn 61-54 Auburn ha vanificato  in soli 7′ il buon lavoro che aveva compiuto per tre quarti dell match contro Mississippi; ottimi nel primo tempo i Tigers avevano raggiunto il riposo con 7 punti di margine sul 31-24 e a metà della ripresa mantenevano ancora 3 punti sugli avversari. Ma a questo punto cominciavano a svegliarsi i Rebels che piazzavano un 18-9 che li metteva decisamente avanti agli avversari e li conduceva ad una buona vittoria per 61-54. Tony Barbee aveva tentato la carta delle rotazioni a ripetizione, impiegando tutta la rosa a sua disposizione, ma le 20 palle perse alla fine hanno avuto un peso specifico importante sul risultato cosi come la doppia doppia di Murphy Holloway.

Goulbourne & Jones

Vanderbilt-Kentucky 63-69 Dopo il match contro Florida anche la trasferta di Nashville era l’ennesimo esame per Kentucky, che alla luce del risultato finale si può dire che sia stato decisamente superato dai Wildcats. Non si può certo dire che Vanderbilt si sia arresa senza combattere, sotto di 14 punti nella fase finale del primo parziale, i Commodores avevano raggiunto la parità a 48 e si presentavano agli ultimi 4′ avanti sul 63 a 61. Ma il canestro del vantaggio di Brad Tinsley era anche l’ultimo del match di Vanderbilt che subendo la tripla di Lamb, 2 canestri di Davis e un libero di Teague andavano ad incassare la sconfitta per 69 a 63 in un Memorial Gym pieno come non mai. Con quattro giocatori in doppia cifra per entrambe le squadre è stata la migliore percentuale di tiro dei Wildcats a fare la differenza con i 16 punti di Lamb e i 15 di Davis.