Non sempre al Pick segue il Roll 

Da non pochi anni il Pick & Roll, se ben eseguito uno dei giochi a due più efficaci e spettacolari, si è appropriato della ribalta cestistica. Adottato in modo ricorrente e sistematico, la fa da padrone in gran parte delle azioni di quasi tutte le squadre di vertice. Tant’è che il suo uso (talvolta) eccessivo lo rende prevedibile e più agevolmente contrastabile da una difesa allertata ed attenta, in particolare dai due difensori che marcano gli attaccanti direttamente coinvolti e che intervengono con successo inceppando il gioco e alterando il suo ritmo.

La sua frequenza di impiego, inoltre, ha portato ad una distorsione interpretativa che produce un errore macroscopico. Infatti non solo parecchi tifosi e appassionati, ma anche non pochi fra i più accreditati commentatori e osservatori, definiscono Pick & Roll un gioco che P&R non è. Per la semplice ragione che manca una parte essenziale di questo gioco a due: il roll. Per una incomprensione o, più banalmente, per una lettura affrettata che precede la reale esecuzione, viene etichettato come Pick & Roll quello che è, soprattutto se eseguito centralmente, un semplice blocco cieco previsto dal flusso del gioco, portato dal lungo (solitamente il centro) per il portatore di palla e al quale non fa seguito la sua rotazione a canestro. Molti cadono in un equivoco evitabile con una non difficile e più attenta osservazione degli schemi di attacco della squadra che lo adotta e, ancor più semplicemente, della disposizione degli attaccanti.

A seguire l’errore più banale nel quale molti incorrono può essere causato dall’impiego di un gioco che induce a ritenere in corso il Pick & Roll, vale a dire l’esecuzione di un Pick & Pop. Azione ingannevole per la parte iniziale di movimenti comuni, anche se, per modalità di esecuzione del blocco e di rotazione del palleggiatore e di porzione del campo in cui viene eseguito, qualche dubbio dovrebbe sorgere.

C’è poi una ulteriore anomalia, indotta in questo caso dal comportamento dei diretti interessati, in particolare dall’attaccante che controlla il pallone. Spesso e volentieri la “missione” del Pick & Roll viene travisata e retrocessa a opzione di rincalzo in favore dello scarico perimetrale adottato, attenzione, non per necessità – leggasi efficacia difensiva e quindi blocco dell’iniziativa – bensì con l’intento di favorire un tiro da tre punti che non sempre rappresenta la soluzione ideale o più favorevole.

Comunque, lontana è l’intenzione di “screditare” questa azione poiché quando è ben eseguita – ribadisco – è una delle azioni più produttive, spettacolari e godibili proposte dal basket. Basta chiamarla con il giusto nome quando è adottata e dare un’occhiata ad alcune coppie di giocatori che ne dimostrano l’efficacia nonché la piacevolezza estetica in virtù di una corretta esecuzione, per tempi e modalità, e della capacità di sfruttare situazioni di mismatch e errori difensivi.

A Cantù, l’accoppiata Mazzarino – Shermadini causa danni pesanti per le difese avversarie. La rapidità di rotazione a canestro di Shermadini e la sua presa di posizione coerente con l’accortezza di Mazzarino nello scegliere la migliore linea di penetrazione sono le carte vincenti in mano alla coppia canturina.

In quel di Bologna sono Poeta e Gigli a mettere in crisi i difensori allorché optano per l’esecuzione del Pick & Roll. Una lettura attenta del comportamento dei due difensori direttamente coinvolti, sia iniziale che in corso d’opera, e la conseguente corretta occupazione degli spazi sono le chiavi che scardinano l’impianto difensivo.

A Milano, infine, sull’asse Cook/Giachetti – Rocca maturano buone opportunità favorite, oltre che dalla rapidità anche dalla capacità del pivot dell’Olimpia di interrompere la rotazione a canestro se vede favorita la penetrazione in palleggio del compagno e di muoversi coerentemente per allontanare il sempre possibile aiuto del suo difensore.

Chiedendo venia alle altre coppie meritevoli di citazione ed invitando chi di dovere ad un uso oculato e ad un suo riconoscimento più corretto (anche per uso divulgativo), si può concludere, goliardicamente, che se gioco a due point guard – centro ci deve essere sia a un buon ritmo di Pick & Roll.

ALDO OBERTO

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