Ad oggi non è possibile stabilire chi possa essere “il papà” o “la mamma” dell’idea di un messaggio in bottiglia. Quello che resta è il concetto: una comunicazione importante che si spera riesca a raggiungere un interlocutore, non necessariamente quello giusto ma anche uno qualunque, che la raccolga e ne faccia l’uso che meglio crede. Lo spirito di questa rubrica è essenzialmente questo: piccoli spunti per riflessioni (sperabilmente) gradevoli, pur senza la pretesa di esserlo. Flavio-Suardi

CORAGGIOSO DI CERTO, ANCHE SE…

Luca Banchi non ha usato mezzi termini per descrivere la prestazione della sua squadra in gara-1. Indecorosa è stato l’aggettivo più leggero, accompagnato da riferimenti non troppo velati agli attributi dei suoi giocatori. “Mi daranno del maleducato perché questo è un salotto buono della pallacanestro italiana, ma la mia squadra non si presenterà più così ad una partita. Ve lo assicuro”. Più che maleducato, diremmo coraggioso. Certamente non criptico e buonista. In gara-2 Siena è stata diversa, ma anche Banchi, visto che si è lasciato trascinare nel gioco più antico del mondo: criticare gli arbitri. Ci avrà già ripensato, perché questo è normalmente il gioco dei deboli. E Siena debole non è.

E SE SERGIO SCARIOLO…?

Avesse ragione? Ha chiesto tempo far fare in modo che la squadra metabolizzasse un gioco che da più parti veniva giudicato troppo cervellotico anche per le menti di grandi giocatori. Lo ha avuto, compresi anche quei tre-quattro cambiamenti che hanno rivoluzionato una squadra che in tutta evidenza non lo seguiva più. Quel che è certo è che a fine stagione, qualora Milano dovesse arrivare dove non arriva da una vita, non sarà facile tracciare un bilancio della sua gestione.

SCELTE TECNICHE

Fa specie leggere la casella dei minuti che Andrea Trinchieri ha riservato rispettivamente al capitano e al centro titolare della Nazionale. “Scelte tecniche che fanno parte di un playoff, dove ogni partita è diversa” ha fatto sapere il neo coach della Grecia. E’ evidente come a Cantù non tiri un’aria leggerissima, certamente meno salubre di quella che pervade invece i polmoni, tra gli altri, dell’eterno capitan Vanuzzo. Non fa una piega invece Varese, che anche in gara-2 sconfigge Venezia: Vitucci ha certamente meno bisogno di “scelte tecniche” come quelle del suo collega.

TV&DINTORNI

Sono già in vendita i pacchetti per le stagione 2013-2015. Se ne fa spesso un discorso di costi, specie da parte di chi compra, se ne fa certamente meno un discorso di qualità, tutelando quindi chi guarda. Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che la pallacanestro non è sport da grandi numeri e soprattutto non è uno sport per tutti. Da qui anche la “cattiveria fisiologica” del teleutente cestofilo, che mal digerisce, ad esempio, che il telecronista di turno non sappia pronunciare correttamente il nome del suo giocatore preferito o che non sappia che il pick and pop e il pick and roll non sono la stessa cosa. Chiede troppo il teleutente del basket? No, semplicemente è stato abituato per anni ad un certo standard di immagini e contenuti e non riesce a farsene una ragione e adattarsi ad un altro.

FLAVIO SUARDI