IL SASSO NELLO STAGNO

Meno male che doveva essere un tranquillo week-end di festa e di relax: di festa per il nostro basket come una volta era il fine settimana dell’All Star Game, di relax per tutto l’ambiente, per una volta lontani dai veleni del Campionato. Geri De Rosa

Invece il week-end poi così tranquillo non è stato, anche perché a inaugurarlo ci ha pensato Sergio Scariolo con un paio di dichiarazioni forse un po’ sottovalutate ma potenzialmente esplosive. Il coach dell’Olimpia, dalle frequenze di Radio 24, ospite di Carlo Genta a “Palla a Spicchi”, quindi nel programma cestistico più ascoltato a livello nazionale, non ci è andato molto leggero, definendo l’aria del nostro basket ”rancida, di lobby, di situazioni incancrenite e poteri intoccabili”, parlando di un degrado progressivo contro il quale chi doveva non ha fatto nulla pensando solo ai propri interessi. “Ed è qualcosa – ha aggiunto – che non riguarda Meneghin ma le società e il mondo arbitrale”. Scariolo non ha fatto nomi però ha voluto che si capisse bene di chi e di che cosa stava parlando; citare “società e mondo arbitrale”, cinque giorni dopo la sfuriata in diretta televisiva di Siena, sua e dell’AD Gianluca Pascucci, appare molto più di un’ammissione. E’ una dichiarazione inquietante, dunque, anche se forse, ancor più inquietante è stata la reazione del suddetto ambiente. O meglio, la non reazione: pochi commenti, se non isolati come quello di Dino Meneghin (fra l’altro scagionato da Scariolo), poche critiche, smentite o conferme. Nulla di nulla, o quasi, soprattutto dalle istituzioni che gestiscono questo ambiente così “rancido” per dirla alla Scariolo, il che può voler dire due cose: o l’argomento non interessa (il che sarebbe quantomeno curioso ma non ci sarebbe da stupirsi visto che nel nostro paese si tende a risolvere i problemi facendo finta che non esistano) oppure Scariolo aveva ragione visto che nessuno si è preso la premura di rispondergli. In questo secondo caso, allora, la vicenda non può finire qui: non si può buttare nello stagno un sasso così grosso e poi abbassare la mano così come qualche reazione prima o poi dovrà pur arrivare. Aspettiamoci allora un sequel di questa vicenda, da parte milanese e non solo, con un finale di Campionato rovente fuori dal campo ancor prima che dentro. Quello che si è visto nella caldissima Siena-Milano di Campionato, insomma, sembra solo l’inizio . E dire che doveva essere un tranquillo week-end di festa e relax.

GERI DE ROSA