Tucker al tiro su Rakocevic

UPS

 

Acea Roma: la squadra del patron Toti ha sempre penato contro Siena negli ultimi anni, anche a fronte di ingenti investimenti e di squadre costruite per lottare per lo scudetto. In una stagione disgraziata, caratterizzata da cambiamenti di roster e dall’esonero dell’allenatore, è arrivata una vittoria inaspettata quanto meritata contro un team che lotterà anche quest’anno per le Final Four di Eurolega. Tucker e Djedovic giocano una gara solida e al servizio dei compagni, Varnado si fa sentire in difesa e tutti gli uomini di Marco Calvani (terzo successo su tre gare della sua gestione) portando il proprio fondamentale contributo ad una vittoria che regala serenità e motivazioni ad un ambiente su cui era scesa una cappa di preoccupante pessimismo.

Quinton Hosley (foto FM)

Quinton Hosley (ala, Banco di Sardegna Sassari): l’ala della Dinamo sciorina un’altra prestazione monstre nell’anticipo televisivo di sabato contro la Sidigas Avellino. Dopo aver affettato l’Olimpia Milano sul parquet lombardo, l’americano di passaporto georgiano si ripete stavolta al PalaSerradimigni, risultando anche questa volta match winner dell’incontro. Per lui 28 punti 7 rimbalzi e 2 assist, a cui va aggiunto un contributo fondamentale in termini di leadership e personalità. Se la Dinamo sta flirtando con i piani alti della classifica è anche merito suo. Alla fine la valutazione (34) ne fa l’MVP di giornata.

Chris Douglas-Roberts

Chris Douglas-Roberts (ala, Candian Solar Bologna) e Deividas Gailius (guardia/ala, Canadian Solar Bologna): nella netta imposizione della Virtus sulla Banca Tercas Teramo, i più brillanti sono l’imprevedibile americano ed il discontinuo lituano, che mettono insieme 60 punti di valutazione annichilendo la difesa biancorossa. Ai 17 punti nel primo tempo di CDR seguono i 14 nella ripresa del 23enne di Klaipeda, per un totale di 23 punti per il primo e 20 per il secondo. A questo, Douglas-Roberts aggiunge 7 rimbalzi, 4 assist, 2 stoppate e 2 recuperi e 6 falli subiti, Gailius 4 rimbalzi e 6 assist. Se coach Finelli potesse sempre contare su di un contributo simile da questi due giocatori, le Vu Nere non dovrebbero temere nessuno.

Kristjan Kangur

Cimberio Varese: grande prova della Cimberio, che espugna il difficile campo di Caserta e riscatta così il passo falso casalingo contro Roma. I biancorossi conquistano 2 punti importantissimi in chiave playoff, ma soprattutto dimostrano di aver ritrovato quella mentalità vincente che lo scorso anno permise loro di realizzare un filotto di vittorie proprio dopo la pausa della Coppa Italia. Il campo della Juve è da sempre un tabù per la Pallacanestro Varese, ma questa volta gli uomini di Charlie Recalcati hanno disputato una partita in costante crescendo e di grande impatto fisico. E’ ancora una volta Kristjan Kangur a mettere il marchio sulla vittoria grazie a 12 punti nell’ultimo quarto con due triple decisive che respingono gli ultimi assalti degli uomini di Pino Sacripanti.

Aubrey Coleman

Angelico Biella: dopo due sconfitte i piemontesi affrontano un avversario insidioso, ostico da attaccare e carico di fiducia dopo l’innesto di Jason Rich ed il successo casalingo ai danni della Virtus Bologna. Ebbene, i rossoblu soffrono a lungo nel corso del match, ma con pazienza, concentrazione e determinazione piazzano il break decisivo attorno al 35′ con cui si impossessano di un match con cui ipotecano la salvezza, mettendo l’ultima posizione a dieci lunghezze. Ora l’Angelico può fare un pensierino ai play-off avvantaggiandosi della serenità che deriva dal conseguimento della salvezza e da un Aubrey Coleman divenuto efficace pure dall’arco dei 6,75.

Nikola Radulovic

Givova Scafati: altra vittoria per il team allenato da Giulio Griccioli che, nonostante l’assenza di Andrea Ghiacci per squalifica dovuta ai fatti di Jesi, si regala la vetta della classifica in solitaria vincendo il big match della settimana contro la Trenkwalder Reggio Emilia. Gara mai in discussione, con l’allungo decisivo nella terza frazione e gli ospiti tenuti a soli 8 punti. Ormai stoico Nikola Radulović, che pur segnando “solo” 13 punti chiude con 26 di valutazione e ben 22 di plus minus. Ma è un’altra vittoria di gruppo quella dei gialloneri campani, che in un infuocato PalaMangano centrano la settima gioia lanciando un chiaro segnale alle inseguitrici. La società è importante ed a suon di comunicati si fa rispettare, ma in campo alla fine sono i giocatori e lo staff tecnico che dimostrano solidità soprattutto mentale, e i tifosi possono sognare.

McConnell e Maggioli

Il match “infinito” Giorgio Tesi Pistoia-Fileni Jesi: spettacolo vero al PalaFermi, con la Fileni che si aggiudica per 109-115 una gara terminata dopo due combattutissimi supplementari. Ci si contesterà che le difese sono state forse un po’ “allegre”, ma i tanti tifosi presenti non dimenticheranno presto questa partita, decisa nel finale dai liberi dell’ex Caserta Migliori  che,  con capitan Maggioli fuori per falli, dà la “spallata” decisiva agli avversari, privi dei due USA e di Galanda negli ultimi minuti. Immense le prestazioni individuali: 32 di valutazione per Maggioli e Brooks, il primo in virtù di un preciso 11/14 al tiro, il secondo ne segna 27 con 10/11 da due, 11 rimbalzi e 5 assist. 7 sono invece le “caramelle” regalate ai compagni da McConnell, che si conferma sempre più sorpresa della stagione jesina partita un po’ in sordina per via del taglio al budget ma che sta confermando l’ottimo lavoro dello staff tecnico e societario. Tra i padroni di casa segnaliamo i 19 rimbalzi in 37 minuti oltre ai 10 falli subiti (36 di valutazione) per Bobby Jones, a sedere nell’ultimo parziale per falli. Con il suo apporto, il match avrebbe potuto finire anche in maniera diversa per Pistoia, ora seconda a pari della coppia Enel-Trenkwalder.

DOWNS

Goran Jurak (ala/centro, Angelico Biella): mancano solamente 49” alla sirena conclusiva, +18 Biella, lo sloveno si oppone ad un’incursione in area di Daniele Cinciarini a gomiti piegati in avanti anzichè a braccia protese in alto. La guardia cremonese si schianta con il viso contro il gomito dell’avversario, rimbalza all’indietro, sbattendo l’occipitale cranico sul parquet: immediati i soccorsi dei sanitari che immobilizzano il capo del giocatore per trasportarlo poi fuori dal campo in barella. Frangenti di paura, il pubblico locale che inneggia all’infortunato (ex di turno), coach Cancellieri che redarguisce il suo giocatore: ed il colpevole del fallo? Anzichè avvicinarsi all’avversario a terra per sincerarsi delle condizioni in cui versa, si preoccupa unicamente di discolparsi presso tutti dell’accaduto. In attesa che dall’infermeria giungano notizie confortanti, con il sostegno della prova TV, censuriamo la scorrettezza e la slealtà dell’azione difensiva e della reazione di Jurak, non nuovo ad episodi di discutibile correttezza, che ne hanno parzialmente macchiato la reputazione (chiedere al pubblico pesarese).

Luca Dalmonte

Scavolini Siviglia Pesaro: netto passo indietro per la Scavolini, che subisce la vendetta a caldo dell’Umana dopo il successo sui veneti nei quarti di Coppa Italia ma soprattutto subisce una preoccupante batosta esterna, con quasi 30 punti sul groppone, e si fa raggiungere dalla Reyer stessa in quarta posizione. Gara in discussione solo nel primo quarto, poi Keydren Clark si scatena e la Scavo non trova contromosse efficaci, sprofondando a cavallo del riposo senza più rialzare la testa. Un incidente di percorso può accadere, ma già dalla sfida interna contro Caserta la banda di Luca Dalmonte sarà attesa ad un pronto riscatto.

Sigma Barcellona: altro KO casalingo per i siciliani, partiti ancora una volta con ambizioni di alta classifica ma piombati ora al quinto posto, a ben otto lunghezze dalla vetta e vittime di una profonda crisi di fiducia. Contro l’arrembante Verona di Antonio Porta i giallorossi partono meglio, ma non riescono a prendere il largo e si fanno affondare al supplementare, cadendo per la terza volta consecutiva e per la quarta nelle ultime cinque uscite. La prevedibile conseguenza sono le dimissioni di coach Pancotto (che saranno probabilmente accettate dal Presidente Bonina), ma come fatto intendere dal Presidente stesso i problemi della Sigma non si limitano alla guida tecnica.

Nenad Vučinić

Nenad Vučinić (capo allenatore, MarcoPoloShop.it Forlì): cade ancora in casa la formazione forlivese della MarcoPoloShop, arrivando alla sesta sconfitta consecutiva. Formazione romagnola che aveva appena reintegrato l’esperto Nardi oltre a presentare il cavallo di ritorno Poletti ed il nuovo acquisto Coleman, ma che gioca bene solo a strappi suicidandosi in un finale che sembrava alla propria portata (vantaggio 67-57). Alquanto cervellotica la gestione del coach serbo naturalizzato neozelandese, che nel finale vede la sua truppa apre incredibili autostrade a Passera e Harrison oltre a lasciare colpevolmente spazio ad un Voskuil sin lì dannoso per Piacenza. Tardivo il time-out nel convulso finale: i suoi non giocano più di squadra e la guardia USA Freeman tenta di recuperare da solo senza imbastire uno straccio di schema offensivo. Errori che i biancorossi pagano a caro prezzo trovandosi costretti a vincere il recupero di campionato contro una Sigma Barcellona che non può più permettersi di sbagliare.