Caserta festeggia (foto Brandolini)

ROMA – Dopo gli exploit contro Siena e Milano, Caserta passa anche sul campo dell’Acea Roma, vincendo con il punteggio di 89-82 (15-20, 32-39, 53-58) una sfida iniziata male e portata a casa con grande convinzione. Se nel basket le motivazioni hanno un peso importante, non è un caso che il successo finale dei campani porti la firma di Alex Righetti (20 punti), un giocatore che nella Capitale ha mostrato il meglio della propria carriera e che oggi, al cospetto del suo vecchio pubblico, è tornato giovane e pimpante come nel passato.  Accanto a lui, il solito Smith (21), Collins (17) e Tusek (11 punti per un’altra vecchia conoscenza del pubblico romano), che puniscono una Virtus precisa nel primo tempo ma distratta in difesa e poco incisiva in attacco nei secondi 20’.

Privo di Maestranzi, presente ma solo per onor di firma, Lardo schiera Dedovic e Tucker nello starting five della Virtus, con Datome inizialmente in panchina. Quintetto classico per Pino Sacripanti, con Collins, Rose, Doornekamp, Smith e Fletcher. Pronti, via e Roma preme subito il pedale sull’acceleratore, servendo con continuità Crosariol sotto le plance e trovando un parziale di 8-0  che costringe subito l’allenatore casertano a chiamare time out. Collins trova i primi punti per la Pepsi, ma Roma continua a martellare il pallone sotto canestro. E quando Crosariol non segna (6 punti per lui nei primi 10’), si aprono invitanti spazi per Dedovic, che di punti nel primo quarto ne segna 7. Caserta prova a rimanere attaccata agli avversari e lo fa grazie a Smith, che decide di mettersi sulle spalle la propria squadra. L’americano segna 9 punti tutti d’un fiato e permette alla Pepsi di ridurre il divario, con 5 punti a separare le due squadre (20-15) al termine del primo parziale.

All’inizio del secondo quarto, Lardo spedisce Tonolli sul parquet e per i tifosi di Roma vedere il proprio capitano, Righetti e Tusek tutti sul parquet fa tornare in mente tempi passati più o meno gloriosi. Al di là degli amarcord (sul parquet c’è anche il romano Maresca), tra le due squadre c’è una reattività diversa: Roma arriva sempre prima sui palloni vaganti e in attacco continua a girare come un orologio, mettendo in seria difficoltà una difesa della Pepsi troppo distratta. Dedovic e Mordente (6 punti in un amen) allargano il divario tra le due squadre e a 5’28” dalla fine del quarto Sacripanti è costretto a richiamare accanto a sé i suoi giocatori sul 33-18 per gli avversari. I campani reagiscono alle sollecitazioni del loro coach, trovando ancora in Smith (13 punti nei primi 20′) la chiave per scardinare il canestro avversario. L’americano segna altri quattro punti e quando Collins trova la bomba del -8 (35-27) tocca a Lardo fermare la partita per parlarci su con i suoi. Gordic e Dasic danno un po’ di ossigeno alla Virtus, ma Fletcher e Collins non mollano la presa e le squadre arrivano all’intervallo lungo con un divario di 7 punti (39-32).

In avvio di terzo periodo, Caserta ritrova magicamente la via del canestro dalla lunga distanza, punendo in tre occasioni la difesa avversaria con Fletcher, Righetti e Collins. Roma risponde solo parzialmente e con 5’ da giocare Smith riduce al minimo lo svantaggio dei campani sul 46-43. Mordente risponde da lontano, provando a mantenere le distanze tra le due squadre. Ma la mano dei bianconeri si è scaldata e anche Tusek e Doornekamp bruciano la retina dai 6,75. Roma si affida a Mordente, l’unico lucido in un momento in cui i padroni di casa fanno molta confusione, e all’ultimo mini intervallo le squadre arrivano distanziate di soli 5 punti, sul 58-53 a favore dei capitolini.

La Pepsi parte forte nell’ultimo periodo, trovando con Collins e Righetti i canestri che riportano il match in parità sul 58-58. Dopo un canestro di Slokar, è ancora Righetti a colpire dalla lunga distanza, regalando a Caserta il primo vantaggio della serata sul 61-60. Roma reagisce con grande orgoglio alla spallata degli avversari e prova nuovamente a riallungare le distanze, portandosi a +5 in un baleno, tanto che a 7’ dalla sirena finale Sacripanti è costretto a chiamare time out. Il ritorno in campo delle squadre coincide con un’autentica beneficiata dall’arco: Righetti da una parte, Datome dall’altra, e ancora Tusek, Tucker, Collins e nuovamente Righetti, che a 3’17” dal termine riporta la Pepsi a -1. Battute finali al cardiopalma, con Maresca bravo a trovare due canestri consecutivi che fanno tornare Caserta avanti nel punteggio, con un +3 (82-79) rifinito dal solito Righetti. È l’acuto che dà il la al successo degli ospiti, visto che Slokar si vede fischiare un blocco irregolare e Smith trova nuovamente la via del canestro (84-79).  Si chiude con la precisione di Righetti e Maresca dalla lunetta e con la Pepsi a festeggiare un altro successo importante: dopo quelli di Siena e Milano, un altro scalpo eccellente finisce nella collezione della squadra di Sacripanti.

ACEA ROMA
punti: 19 Dedovic (7/11, 1/3), 14 Mordente (5/6, 1/3) e Datome (3/3, 2/4)
rimbalzi: 6 Tucker e Dedovic
PEPSI CASERTA
punti: 21 Smith (8/9, 1/1), 20 Righetti (4/5, 3/5), 17 Collins (3/6, 3/7)
rimbalzi: 5 Smith, 4 Rose e Collins
MVP: Alex Righetti


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