Il reintegro di Valerio Amoroso non ha stoppato le ambizioni di mercato della Pasta Reggia Caserta. Dalla prima giornata di campionato i bianconeri hanno dovuto convivere con gli acciacchi di Peyton Siva, autore finora di sole tre partite, e dei conseguenti problemi in cabina di regia, con il solo Marco Giuri di ruolo e Cinciarini, Downs ed El-Amin (quando c’era) a portare la palla in avanti. Caserta ha deciso di cautelarsi con l’arrivo di Ogooluwa Adegboye, playmaker mancino della nazionale inglese che nel suo ‘stint’ a Cremona non ha per nulla demeritato, piazzando la sua impronta nella banda di Pancotto ora nel gruppo delle prime della classe : quasi 9 punti di media in venti minuti di utilizzo con il 50% da due ed il 41% da tre punti, a fronte di quasi due assist. ‘Ogo’, ultimo di tredici fratelli, proveniente da una famiglia nigeriana che si spostò a Londra nel 1990 (quando aveva solo tre anni), arriva all’ombra della Reggia con un contratto di 30 giorni, permettendo così a Siva di superare definitivamente i suoi problemi fisici, su di lui fin da settembre; un’eredità pesante, ma ci è abituato, avendo preso anche a Cremona il posto di un signor giocatore come Luca Vitali. Ma proprio per il rientro del numero 7 della Vanoli, Adegboye ha deciso di lasciare i lombardi nonostante avesse avuto un’offerta per rimanere in squadra fino al termine della stagione. Allora perché cambiare squadra e rifirmare un altro contratto a breve termine, rischiando di rimanere indisponibile per squadre di massima serie se il rapporto non si prolungasse fino a maggio?
Forse perché la dirigenza bianconera vede nel giocatore il modo per risolvere definitivamente il problema nella rotazione degli esterni dopo il flop El-Amin, provocato dal giocatore stesso e dagli eventi circostanti (leggasi infortuni ed ingaggio di Gaddefors). Nelle nove partite in biancoblu Adegboye ha evidenziato una buona capacità di attaccare il canestro sfruttando al meglio i suoi 82 chili, figli di un passato da giocatore di rugby, e di essere pericolosissimo dall’arco nonostante un numero di tiri presi tutt’altro che eccessivo, in linea con le sue qualità di regista: le sue statistiche parlano infatti di un 12/29 dai 7,25, tra i tiratori che superano il 40% è il penultimo per conclusioni prese, mettendosi dietro il solo Kaukenas. Un ottimo modello di combo guard, capace di coesistere con Peyton Siva quando tornerà in campo e di poter concedere, a roster completo, minuti di riposo di enorme importanza a Cinciarini. Unico problema: gli stranieri sarebbero sette, in sei se si considera El-Amin fuori dai giochi e Gaddefors ormai confermato, con tre americani e tre comunitari (Jones ha passaporto Cotonou). Tornerebbe così in auge l’idea di passare al 3+4+5, che lo stesso Iavazzi aveva dichiarato come possibile per aumentare la competitività della squadra, costi permettendo. Intanto ora la testa è verso la sfida con Sassari; guarda caso, la stessa squadra con cui Adegboye debuttò con Cremona. Arrivato e sbattuto in campo dopo poche ore, la sua prova fu incolore. Adesso Ogo vorrà certamente vendicarsi…