CASERTA – La Juvecaserta fallisce la prova d’appello per puntare ai playoff. La Scavolini Pesaro si impone meritatamente per 66-77, mostrando più fame dei bianconeri. La squadra di Markovski è più precisa al tiro, chiudendo con un positivo 13/28 al tiro da tre punti e strappa un successo fondamentale per la questione salvezza con la concomitante sconfitta di Biella a Venezia. Da che non doveva giocare, Rok Stipcevic è il migliore del match con 19 punti e 3 assist, per Caserta Michelori e Mavraides provano a salvare il salvabile, doppia doppia per Jelovac (11+13)

Juvecaserta: Maresca, Jonusas, Akindele, Gentile, Jelovac

Pesaro: Cavaliero, Barbour, Thomas, Crosariol, Kinsey

Un'immagine della gara d'andata (fonte ilcasertano.it)

Un’immagine della gara d’andata (fonte ilcasertano.it)

L’attacco casertano parte ingolfato con un paio di palle perse, Pesaro sfrutta l’occasione e prende subito il comando delle operazioni. Torey Thomas mette in luce la sua buona mano da tre punti e con un paio di bombe tiene avanti i suoi sul 10-7 al 4′. Sacripanti opta così per la zona che porta due stoppate di Akindele e il secondo fallo di Crosariol, su cui Markovski chiede il time out. Dai successivi tiri liberi Jelovac incastona il primo sorpasso sull’11-10. Un paio di dormite di Akindele a rimbalzo danno fiducia alla Scavo, che con un break di 0-7 si porta avanti sul 13-20 al 9′ dopo una bomba di Cavaliero. Con Michelori al posto del nigeriano Caserta rinsavisce, controbreak di 6-0 griffato Mordente e Gentile (che chiude con una rovesciata in bello stile) e primi dieci minuti in archivio sul 19-20.

Markovski perde in avvio l’apporto di Flamini con tre falli in fila in nemmeno un minuto di gioco, mentre arrivano i primi punti della gara di Stipcevic (21-23 al 12′). L’ingresso del croato porta fosforo alla manovra pesarese che trainata dai suoi stranieri riprende il largo approfittando di una sbandata dei bianconeri, altro break di 10-2 dettato dagli stranieri complice una difesa distratta e nuovo massimo vantaggio sul 25-33 al 15′. A metterci una pezza  ci pensa Michelori, due rimbalzi offensivi del numero 15 e la sua difesa riportano la Juve sotto in un amen (31-33 al 16′). Un gioco da quattro punti di Mack è un’enorme mazzata alle ambizioni di sorpasso dei padroni di casa che spengono la luce su ambo i lati del campo. Akindele è in campo ma non viene servito, Bryan lo scherza per due volte in attacco e Stipcevic assesta un colpo che sà di colpo di grazia sulla sirena: Scavolini sul +11 all’intervallo, 35-46. Qualche problema di falli per Pesaro, quattro penalità per Flamini, tre per Bryan.

Sacripanti si fa sentire negli spogliatoi. Il suo quintetto appare più carico ma Gentile a parte appare sprecone in attacco, in difesa continuano i problemi in difesa con un Akindele abulico. Si segna con il contagocce nei primi minuti, si fa così il gioco dei marchigiani che riescono a rispondere ogni volta alle deboli offensive casertane con il tiro da tre punti di Mack e Stipcevic. Il play croato è abile a sfruttare le situazioni di pick and roll servendo un Crosariol dominante con la brutta giornata di Akindele, il lungo azzurro si gasa chiudendo tutte le linee  di tiro ad uno spericolato Gentile. La Scavolini tocca anche il +16 con il solito Stipcevic, a non rendere la partita chiusa è la panchina bianconera, Michelori e Mavraides sono gli unici a crederci e tengono accesa la fiammella della speranza sul 52-64.

Una fiamma che inizia a crescere con la tripla di un solissimo Maresca in angolo, il tifo impazzisce e riprende ad incitare i suoi beniamini con veemenza. La risposta dei bianconeri è però ancora imprecisa, si sprecano un paio di buoni palloni per tornare in clima partita e Barbour ancora dall’arco non perdona le disattenzioni dei padroni di casa. Il sipario cala sulla tripla del numero otto, la Juve comincia a creare solo tiri senza criterio e per gli ospite tenere in mano il pallino del gioco è un gioco da ragazzi. L’unico a dare battaglia è Andrea Michelori, i suoi compagni tirano fuori l’orgoglio e riescono almeno a mantenere positiva la differenza canestri.

MVP: Rok Stipcevic. Dicevano non dovesse giocare per dei problemi ad una caviglia, il croato tira fuori dal cappello una prova da applausi. Sempre la scelta giusta in attacco, domina la scena con 19 punti  e 3 assist in 26′, sbaglia il primo tiro della sua partita a risultato già acquisito. Imprescindibile per coach Markovski.

LVP: Jeleel Akindele. Sei punti e sette rimbalzi per un 15 di valutazione. Perché allora considerarlo peggiore in campo? Il nigeriano ha giocato una gara senza cattiveria, più volte è stato scavalcato dai giocatori avversari a rimbalzo e si è fatto cercare poco in attacco. Caserta non può permettersi una prova del genere da parte del suo principe sotto canestro.

Juvecaserta – Scavolini Pesaro 66-77 (19-20, 16-26, 17-18, 14-13)

Caserta: Maresca 3, Jonusas 5, Mordente 4, Marzaioli Ne, Michelori 13, Mavraides 11, Akindele 6, Sergio 2, Gentile 11, Jelovac 11

Pesaro: Cavaliero 3, Stipcevic 19, Barbour 8, Thomas 13, Crosariol 7, Flamini, Mack 10, Bryan 6, Amici Ne, Kinsey 11