MarQuez Haynes, killer di Roma (foto Savino Paolella 2014)

MarQuez Haynes, killer di Roma (foto Savino Paolella 2014)

Montepaschi Siena – Acea Roma 76-67 highlights

 

Con una grande risposta di carattere, dopo il richiamo ad una maggior voglia arrivato da capitan Ress nel post gara di domenica a Bologna, la Mens Sana Siena centra la sedicesima vittoria consecutiva alle Final Eight di Coppa Italia e prolunga così la propria permanenza a Milano almeno fino a domani sera, quando affronterà nella prima semifinale la vincente della gara tra l’Enel Brindisi e l’Umana Venezia. Mvp della serata Spencer Nelson che, dopo un lungo periodo di abulia, ha guidato l’attacco senese creando sovrannumeri che hanno generato ottimi tiri per i propri compagni.

Erick Green, top scorer per Siena (foto Savino Paolella 2014)

Erick Green, top scorer per Siena (foto Savino Paolella 2014)

Aggressività – Rispetto alla squadra distratta, e svogliata, vista a Bologna solo pochi giorni fa Siena ha dimostrato fin dalla palla a due di avere dentro qualcosa. Certo il 6/13 dall’arco con cui i toscani hanno aperto la gara ha aiutato a mantenere alta l’attenzione anche dall’altra parte del campo, ma il 16-6 a rimbalzo dopo dodici minuti, con la Montepaschi in vantaggio 31-15, ed i diciassette minuti tenendo Mbakwe all’asciutto dimostrano un eccellente attenzione e rispetto del piano gara. In attacco la verve di Erick Green e Spencer Nelson, fondamentale nel ruolo di regista aggiunto con 5 assist nei primi due quarti, hanno permesso di trovare ottime soluzioni in attacco e trovare quella fiducia che ha creato il circolo vizioso di cui sopra.

Hosley – La grande voglia di Siena ha avuto la propria cartina tornasole quando sono iniziati a d arrivare fischi a ripetizione da parte della terna. All’intervallo il conteggio dei falli era sul 14-7, con la Mens Sana in difficoltà sotto le plance con Hunter e Nelson già gravati di tre penalità. A dare un accelerata significativa in tal senso ha influito lo spostamento di Quinton Hosley da numero quattro, mossa che ha permesso a Terminator 2, nickname guadagnatosi sui playmaker newyorchesi, di sfruttare la sua maggior mobilità nei confronti dei lunghi senesi e di aprire il centro area alla potenza di Trevor Mbakwe che, con i minuti, ha preso fiducia ed è diventato un fattore anche in difesa.

Trevor Mbakwe, colosso d'area dell'Acea (foto Savino Paolella 2014)

Trevor Mbakwe, colosso d’area dell’Acea (foto Savino Paolella 2014)

Haynes – Pur mantenendo saldo il controllo dei tabelloni Siena, condizionata dai problemi di falli del primo tempo, nella ripresa ha dovuto abbassare la pressione nella ripresa: solo tre i falli commessi da Ress e compagni nei primi quindici minuti del secondo tempo. Roma ha così potuto usufruire di maggiori spazi in attacco, arrivando a fallire per due volte il tiro per il -2 sul finale del terzo quarto con Moraschini prima e Baron poi, autore poi del 58-54 in avvio di ultima frazione. Ad interrompere il miglior momento dei capitolini è stato MarQuez Haynes, tornato per la prima volta da avversario al Forum di Assago. Con tre triple nel quarto periodo il naturalizzato georgiano ha prima placato i bollenti spiriti dell’Acea, per poi mettere al sicuro la vittoria trovando a 2’45 dalla fine della gara la tripla, sulla sirena dei ventiquattro secondi, del 72-60, subito bissata da quella che ha dato il +15 ai tricolori.

Montepaschi Siena – Acea Roma 76-67 (24-15, 23-22, 11-14, 18-16)
MPS: E.Green 19, M.Hanes 18, O.Hunter 10. Rim(39): B.Ortner 10. As(20): S.Nelson 8.
ROMA: Q.Hosley 22, J.Baron 16, P.Goss e T.Mbakwe 9. Rim(26): T.Mbakwe 8. As(9): P.Goss 5.