MONTEPASCHI SIENA

J.Viggiano: 6.5 Soldatino umile. Non ha problemi a sporcarsi le mani in difesa, dove il suo ingresso al posto di Nelson velocizza le rotazioni e permette alla Montepaschi le ripartenze che chiudono la gara.
O.Hunter: 5 Ancora indietro di condizione. Dei lunghi di Siena è l’unico su cui Hassell apparecchia in testa. Da rivedere.
D.Cournooh: ng Entra per la standing ovation ad Hackett. Si merita passaggi più rilevanti, ma confidiamo che coach Crespi gli dia la giusta ribalta al momento debito.
T.Rochestie: 5 I suoi limiti sono evidenti. Nella ripresa, giustamente, resta a sedere perchè lui deve mettersi al servizio della squadra e non cercare glorie personali.
J.Carter: 7.5 Due possessi, sei punti. Questo l’inizio della nuova ala piccola senese. Buona anche l’attitudine difensiva su un avversario scomodo come Ebi Ere. Il più continuo sull’arco dei quaranta minuti. Per noi MVP della serata.
T.Ress: 7.5 Lascia tutte le cartucce per il quarto periodo. Le sue tre triple spaccano in due la gara e costituiscono le fondamenta della decisiva fuga senese.
B.Ortner: 6 Parte in quintetto, ed è un giusto premio al grande lavoro svolto dall’austriaco la passata stagione.
S.Nelson: 6 La mente occulta di coach Crespi. Gioca con impegno e costrutto. Il fatto che la svolta alla gara arrivi con il suo avvicendamento non gli rende merito.
M.Udom: ng Cameo per la passerella a capitan Ress.
D.Hackett: 7 L’ultima stagione di HD23 in Italia inizia con molte forzature. Daniel sa bene che il pubblico di Siena si attende molto dal suo leader. E lui lo sa. Eccede spesso in palleggi che non portano a niente. Ma le scorie dell’infortunio che lo limita dallo scorso inverno ancora non sono del tutto smaltite. Dopo l’Mvp di Coppa Italia e delle Finali, mette in bacheca anche quello della Supercoppa. I suoi 10 assist silenti sono il fiore all’occhiello di una serata con Pianigiani e Petrucci in prima fila.
K.English: 5 Lezioso. Sa di saper fare, ma lo fa vedere in modo egoistico. Inevitabile il lungo passaggio in panchina.
E.Green: 7+ Troppo timido nel primo tempo. Nella ripresa capisce che deve e può osare di più. Quando Siena pare essersi addormentata, permettendo a Varese di tornare a -10, è una sua tripla a chiudere definitivamente la gara. Cade l’occhio sul plus/minus del prodotto di Virginia Tech, nettamente il migliore della serata con +30 nei suoi 22 minuti sul parquet! Il ragazzo ha le spalle strette, ma si farà…
Coach Marco Crespi: 7 La partenza lanciata dei suoi illude il pubblico di casa. Col passare dei minuti emergono le difficoltà di un gruppo nuovo, che ancora deve conoscere i tempi reciprochi e che in attacco ancora fa molta fatica a muovere la palla con regolarità. Nel quarto periodo abbassa il quintetto, aprendo ulteriormente il campo e trovando la giusta vivacità difensiva dei suoi. Il lavoro è ancora lungo, ma presentare una squadra composta da molti esordienti su gare che assegnano trofei e vincere, è un buon viatico.

CIMBERIO VARESE

M.Scekic: 4 Esibizione da ex giocatore. Inguardabile un suo errore in appoggio da venti centimetri con palla che non arriva neppure al ferro. Ci mette anche la ciliegina del tecnico.
D.Sakota: 4 L’unica speranza è che non stia bene fisicamente perchè, se il problema è da ricercarsi nell’eccessivo nervosismo con cui lo scorso anno chiuse il suo campionato…allora il problema è grave! Dieci minuti di niente sul parquet.
A.Coleman: 7 Parte anestitazzato, quasi impalpabile. Si intravede la copia della scialba gara con Oldenburg del Q.Rounds di Eurolega, poi una schiacciata a “porta vuota” lo sblocca ed infila sette punti consecutivi. Da li si sveglia e diventa la punta offensiva dell’iceberg varesino.
E.Rush: 4 Il giudizio sullo svedese è sempre lo stesso. Non è da corsa. Ed il fatto che, in attesa di salire sul podio per ricevere la targa di consolazione, trovi il modo di scherzare con Coleman la dice anche lunga sulla sua attitudine…
K.Clark: 6 Ormai conosciamo pregi e difetti di KeeKee. Ottimo solista, meno dedito al gioco di squadra. Trova alcuni sprazzi interessanti, ma non incide sull’andamento della gara.
S.Ambrosini: ne
A.De Nicolao: 5 Nella sua prima uscita ufficiale Frates lo utilizza meno, e peggio, di Vitucci che era riuscito a catturare l’anima del prodotto del vivaio Benetton.
J.Balanzoni: ne
N.Mei: ne
F.Hassell: 6 Grande, ma lento e macchinoso nei movimenti. Buono l’uso del piede perno, ma spesso le sue letture sono apparse banali e facilmente riconoscibili dalla difesa senese. Di riffa o di raffa cattura 9 rimbalzi, top della partita. I liberi potrebbero essere un problema.
E.Ere: 4 Fa gol al 35esimo, chiude con 1/9 al tiro e -4 di valutazione. Carter su dil ui ha fatto un gran lavoro ma, o l’ex San Pietroburgo è un fenomeno, o il capitano di Varese ci ha messo molto del suo. In attesa di riscontri futuri sull’ala di Crespi diamo per buona la seconda.
A.Polonara: 7 Quando Varese  inizia ad ingranare lo fa solo grazie alle giocate del mancino di Ancona. A cavallo del primo riposo il suo diventa un one-man-show, con 17 punti a segno sui 22 della Cimberio. Poi chiede il cambio per rifiatare e non torna più lo stesso. A fine gara la leggera zoppia potrebbe essere il motivo del suo calo improvviso.
Coach Fabrizio Frates: 6 Immobile come i suoi nello stentato avvio di gara. Dagli spalti pare blasfemia il timeout chiamato solo dopo 5’13 di gara con i suoi sotto 11-2 ed ancorati ad un misero 1/6 dal campo con 4 perse. Invece Frates ha già saldo il polso dei suoi e non si smuove, intravedendo il grande recupero attuato nei successivi dieci minuti di gara. I suoi reggono fino al trentesimo. Poi si fa dura reggere giocando in tre e mezzo, ed anche chi siede in panchina non può tirare fuori la bacchetta magica.

Arbitri (Filippini-Lo Guzzo-Baldini): 5 Alcuni fischi che hanno lasciato attoniti, su tutti l’antisportivo ad Hassell sul finire del primo tempo. Quello che però ha caratterizzato la serata, non esaltante, della terna sono stati i troppi non fischi che hanno finito per far diventare brutta una gara per lunghi tratti non esaltante già di suo. Arrivederci per serate migliori.