Virginio Bernardi (foto gazzettadireggio.it)

Virginio Bernardi (foto gazzettadireggio.it)

Giorni tribolati in casa Pasta Reggia Caserta. Il prolungamento dell’infortunio di Peyton Siva toglie alla Juve il miglior giocatore a disposizione di Dell’Agnello e adesso bisognerà ricorrere nuovamente al mercato. Si sono susseguite tante voci sull’infortunio del playmaker; a dare la sua versione dei fatti ci ha pensato Virginio Bernardi, agente del giocatore, titolare dell’agenzia SportLab ed ex allenatore all’ombra della Reggia nella stagione 96/97. Casertano trapiantato a Desio, Bernardi ha nella sua scuderia, fra gli altri, allenatori come Meo Sacchetti e Max Menetti, oltre a vecchie conoscenze dell’ambiente bianconero come Pino Sacripanti e Lele Molin; ecco la sua ricostruzione a Pick’n’Pop, trasmissione radiofonica di Radio Caserta Nuova condotta da Alessandro Aita e Ruben Romitelli“La settimana scorsa credevamo che Peyton fosse guarito, ma ha sentito dolore al primo vero sprint. Quando il giocatore si è fermato prima della gara con Cremona dopo due settimane di stop, abbiamo voluto capire che fosse successo. Ci siamo consultati con Antonello Nevola e abbiamo deciso di avvalerci del dottor Rodolfo Rocchi, luminare del campo ortopedico, che ha sottoposto il play ad una risonanza magnetica evidenziando uno strappo”. Il comunicato stampa della Pasta Reggia dà una assenza di altre due-tre settimane ma Bernardi è ottimista: Il giocatore verrà ricontrollato da Rocchi fra 15 giorni, la cosa migliore per il giocatore e per la Juvecaserta. Se le cose andassero bene Siva potrebbe già essere disponibile fra 20 giorni. Un interessamento di Milano? Smentisco categoricamente. Non ha ancora giocato una partita, è una notizia giornalistica buttata senza alcun fondamento”. Da casertano di nascita, Bernardi si sofferma anche sulle critiche piovute addosso alla Juve, capace di una vittoria e due sconfitte: “Le critiche che sento e leggo sono immotivate. La Juvecaserta non è ancora riuscita a disputare una partita al completo. Dissi a Iavazzi e Caputo che avrei fatto qualunque cosa per portare un grande play all’ombra della Reggia e ci sono riuscito. Poi è arrivato l’infortunio ma bisogna restare vicino alla squadra senza accendere gli animi”.