Biella ha stoppato la Reyer (Photo: Alessandro Montanari)

Biella ha stoppato la Reyer (Photo: Alessandro Montanari)

Umana Venezia – Angelico Biella 75 – 83

VENEZIA – L’epilogo della 7^ giornata di ritorno, l’ultima, infrasettimanale prima della pausa per l’All-Star Game di Pesaro, va in scena sul parquet del Palaverde di Villorba, dove la Reyer Venezia ospita l’angelico Biella. I piemontesi, reduci dal capitombolo interno per mano di Montegranaro, non vincono in trasferta dal 27 Novembre, quando violarono proprio il Palaverde battendo 82 a 79 la Benetton Treviso. I lagunari, dal canto loro, sono ancora imbattuti nel girone di ritorno, e con una vittoria tornerebbero a riagganciare il treno composto da Bologna, Cantù e Sassari, vittoriose ieri e raggruppate a quota 28, a sei punti da Siena. Questi i quintetti al momento della palla a due:

Venezia: Clark, Young, Slay, Szewczyk, Bryan;
Biella: Pullen, Coleman, Soragna, Miralles, Dragicevic.

L’inizio del match è abbottonato, con le due formazioni che ci mettono un po’ a scaldare i polpastrelli. Al 3′ il punteggio è fermo sul 2 a 2, e ci vuole un’accelerata di Tamar Slay per avere il primo allungo: 4 punti dell’ex avellinese, e Venezia va sul 6 a 2. Aubrey Coleman non ci sta, e propizia il mini-break con cui Biella si riporta subito in parità, salvo assistere impotente alla tripla con cui Slay, in faccia a Matteo Soragna, firma il 9 a 6 lagunare. E’ ancora Coleman a prendere per mano la Angelico, guadagnandosi il canestro e fallo che vale l’11 pari al 6′ di gioco. Una tripla di Young fa rimettere il naso avanti agli orogranata, 16 a 13, subito agguantati e sorpassati da 4 punti in fila di Dragicevic. E’ l’ultimo minuto del quarto, e le due compagini si scambiano la leadership un’azione dietro l’altra: Venezia con un bel pick and roll tra Young e Szewczyk, Biella con un 4 su 4 dalla lunetta firmato Pullen e Jurak. Alla prima sirena Venezia è avanti 22 a 21.

La seconda frazione si apre con un rapido botta e risposta tra Rosselli e Jurak, con lo sloveno che infila la tripla del 25 a 24 Angelico. Dalla parte opposta Bryan schiaccia con inaudita violenza il tap-in del contro sorpasso, aprendo nuovamente le danze del vantaggio alternato. Ci vuole un tecnico a Soragna, colpevole di aver protestato con troppa veemenza, per regalare un nuovo allungo ai padroni di casa: Kee Kee Clark fa 3 su 4 dalla lunetta e Slay, appena entrato dopo l’exploit del primo quarto, infila il jumper del 35 a 31 Umana. Cancellieri chiama timeout, ma gli effetti nella metà campo offensiva si dissolvono in quella opposta, dove Jurak regala un gioco da tre punti a Clark. Al 18′ è 38 a 33 Venezia, e sale in cattedra Jacob Pullen: in primis un gioco da quattro punti per riportare a contatto i piemontesi, a seguire, dopo il tredicesimo punto di Slay, un’altro canestro dall’arco a sancire il 42 a 40 con cui si entra nell’intervallo lungo.

Il terzo quarto vede la Reyer partire forte, come da consolidato copione: ancora Tamar Slay dall’arco, Bryan inchioda al tabellone il contropiede di Coleman, Slay e Young portano Venezia al massimo vantaggio, 51 a 44 al 26′. Pullen tiene Biella aggrappata al match, e Venezia è incapace di mettere a segno il colpo del ko: giunta al +8 con una tripla di Young, innescata dallo scippo di Bowers, l’Umana di spegne di colpo mancando il canestro per quattro volte e perdendo due palloni in poco più di due minuti. Pullen non si fa pregare, e apre con l’ennesima bomba il parziale di 9 a 0 con cui l’Angelico arriva a chiudere in vantaggio al 30′: 56 a 55.

La quarta e ultima frazione, purtroppo per coach Mazzon e per la Reyer, è la naturale prosecuzione del terzo: un immancabile Pullen tiene aperto il parziale degli ospiti, ulteriormente divaricato dalle schiacciate di Miralles e Coleman. Il timeout della panchina veneziana, al 32′, è inevitabile. Szewczyk si sveglia dal torpore e rompe l’incantesimo che vegliava sul canestro ospite, ridando speranza ad un pubblico che si era fatto insolitamente cheto. La spaventosa schiacciata di Bowers, 59 a 62, fa esplodere il Palaverde, ma è un entusiasmo che si spegne in fretta, freddato dalla schiacciata di Miralles su Szewczyk e dalla prematura uscita per falli del miglior uomo in campo per Venezia, Tamar Slay. Biella vola via: ancora Pullen, ancora dalla distanza, Dragicevic lo emula, +11 e partita sostanzialmente chiusa. Venezia non trova più il canestro, Biella amministra saggiamente il vantaggio, piazzando canestri strategici al limite del cronometro dei 24. La standing ovation del pubblico di casa spinge la Reyer ad onorare l’impegno fino all’ultimo, ricucendo parzialmente lo strappo per rendere più digeribile il passivo.

A quasi quattro mesi di distanza, Biella ritrova la vittoria esterna, regalandosi dieci giorni di pace e respiro; per Venezia, l’occasione di rifarsi si presenterà già martedì, nel recupero della sfida di Ancona contro Montegranaro.

Umana Venezia – Angelico Biella 75 – 83 (22 – 21, 20 – 19, 13 – 16, 20 – 27)

Venezia: Clark 16, Allegretti, Causin NE, Tomassini NE, Slay 18, Szewczyk 4, Meini, Young 13, Bowers 14, Rosselli 4, Magro, Bryan 6. Allenatore: Mazzon.
Biella: Jurak 7, Minessi NE, Coleman 11, Soragna 6, Pullen 25, Laganà, Miralles 15, Lombardi NE, Magarity NE, Chessa 4, Dragicevic 15. Allenatore: Cancellieri.

Arbitri: Filippini di San Lazzaro di Savena (Bo), Lanzarini di Bologna, Sahin di Messina.

Spettatori: 3.500 circa.