Goran Jurak

Goran Jurak, 17 punti stasera

Biella – Ultima partita in casa di questa sfortunata stagione per l’Angelico Biella a retrocessione ormai acquisita, il match di fatto non c’è troppo ampio il divario anche se l’inizio è scoppiettante per i padroni di casa poi Roma prende le misure opera il break ad inizio secondo quarto e chiude in scioltezza, la parte più bella lo riserva il finale dove dieci minuti di standing ovation fanno venire lucciconi agli occhi sugli spalti e sul campo, da qui bisogna ripartite per un futuro che dato le premesse può essere radioso.

Coach Cancellieri inizia con il quintetto base composto da Tsaldaris, Rochestie, Raspino, Jurak  e Mavunga, mentre il coach della Acea Roma Marco Calvani schiera in campo alla palla a due Goss, Taylor, Lawal, Datome e Czyz.

Biella parte subito forte con il suo capitano Jurak autore dei primi otto punti conditi da due triple, Roma è solo Czyz così dopo la terza bomba di serata marchiata Tsaldaris coach Calvani è costretto al time out (11-4 al 4’). Il match risulta piacevole, Roma sbaglia troppo complice forse aver preso sottogamba l’impegno, Datome prova a svegliare i suoi con l’ennesima tripla di serata ma Jurak in versione MVP è ancora letale (20-14 al 7’). L’Angelico perde due palloni sanguinosi che vengono convertiti in sei punti giallorossi riportando il match su binari più consoni alla situazione così alla fine di un bel primo quarto vede la squadra capitolina in vantaggio sul 25-23.

Jones affonda il contropiede e la partita sembra già quasi in ghiaccio, coach Cancellieri prova a chiamare time out (29-23 al 2’), il vantaggio ben presto si dilata fino a raggiungere la doppia cifra in una pioggia di triple francamente fantascientifico (7/9 dopo i primi 16’), i minuti passano veloci mentre Roma conduce in porto la più facile delle partite, alla seconda sirena il tabellone recita 53-40 per i capitolini (Lorant e Czyz 9 punti).

Ci troviamo in difficoltà a commentare quella che di fatto non è una partita ma solo una buona amichevole, anche i tre fischietti non vogliono passare inosservati con alcune decisioni cervellotiche in una partita del genere. In campo per i rossoblu Renzi, Raspino, Mavunga, Laganà, ci mettono buona volontà ma non ci possono fare nulla per contrastare un Acea pronta ai play off (70-55 al 30’).

L’ultimo a crederci rimane un grandissimo Laganà, la sfortuna sputa fuori la sua possibile tripla del -9 ma il ragazzo ha stoffa e non si arrende, dalla lunetta porta ancora un mattoncino alla causa issando i suoi fino al 78-69. Poi Raspino, fin qui abulico, insacca la bomba del 80-72 con 2’ da giocare, è l’ultimo sussulto in serie A per questa squadra, per questa società, da incorniciare ciò che succede dopo la sirena finale quando la partita lascia posto alle emozioni, e sono intense, coinvolgono il campo e gli spalti, dieci minuti di standing ovation per dire che oggi è finita ma domani è un altro giorno. Le lacrime di Raspino, il giro di campo di Jurak, gli occhi lucidi di molti, ovunque, parlano di una passione che non finirà domenica prossima a Cremona… dimenticavamo il finale 85-78 per Roma ma è l’ultima cosa che stasera contava nelle menti biellesi.

MVP: Taylor Jordan, 16 punti con 3/4 da due, 1/4 da tre, 7/7 ai liberi, 4 rimbalzi, 4 assist per un 21 di valutazione, in una partita del genere ci affidiamo allo scout per decretare il migliore.  .

Spettatori 2.630 per un incasso di Euro 31.717,00.