Doron Perkins (foto R.Caruso)

AVELLINO – Cantù vince una partita emozionante in casa di una Avellino coraggiosa, seppur priva di Dean e di Spinelli, bloccato all’ultimo momento da una botta alla gamba. Bennet che deve rinunciare invece a Basile.

Quintetti:  Avellino sostituisce Dean facendo partire dall’inizio Alessandro Infanti. Oltre a lui, cabina di regia affidata a Marques Green, in ala va Gaddefors mentre sotto le plance partono Golemac e Johnson. Cantù si affida a Cinciarini, Micov, Leunen, Marconato e sostituisce l’assente Basile con Mazzarino.

Primo quarto che vede il tentativo di allungo degli uomini di coach Vitucci (11-2), grazie a Green che apre la difesa canturina con due triple. La Bennet però  reagisce e ricuce lo strappo,  grazie soprattutto ai canestri di Brunner e Micov. C’è ancora il tempo per un altro canestro di Green prima che il primo quarto vada in archivio con il punteggio di 16-12 per Avellino.

Trinchieri striglia i suoi che tornano in campo, nel secondo quarto, con una grinta diversa. Shermadini, bloccato dai falli, deve lasciare spazio a Brunner, che si fa sentire sotto le plance e permette ai suoi di tornare sotto. Avellino si affida al folletto Green, che piazza 17 dei suoi 32 punti nel primo tempo. La Sidigas difende bene, scegliendo di cambiare su ogni blocco, Cantù sembra in difficoltà. Ma una tripla di Markoishvili  ed un piazzato di Marconato determinano l’allungo di Cantù (26-30), quando mancano 3 minuti alla fine del secondo quarto. Ma la Scandone non ci sta e, prima con Golemac e poi con Johnson, riesce a tornare sotto fino al 33-34 con cui si chiude il primo tempo.

La ripresa si apre con Mazzarino che piazza due triple che sembrano dare una decisa svolta alla partita. Ma gli uomini di Vitucci sembrano più determinati e riescono, grazie al solito Marques Green, prima a rientrare in partita e poi a tentare l’allungo. Coach Trinchieri si affida invece ad un Perkins molto convincente, che riesce a bucare più volte la difesa avellinese e a ricucire il tentativo di strappo bianco verde.  Si va all’ultimo riposo con le squadre ancora a contatto (49-51).

Si rientra in campo e la partita subisce la svolta decisiva. Avellino appare bloccata, colpa anche della stanchezza per le rotazioni davvero inesistenti del team irpino, e Cantù ne approfitta. I lombardi chiudono le maglie in difesa e trovano continuità in attacco, propiziando il parziale di 2-20 che chiude il match. Sul -15 Green prova da solo a riportare in partita Avellino con 10 punti consecutivi, ma Cantù controlla ormai il match e, nonostante qualche fischio discutibile da parte della terna arbitrale, merita la vittoria ai danni di una Avellino arrivata troppo stanca ai minuti decisivi.

MVP: Green, nonostante la sconfitta. Per il play di Philadelphia 32 punti con 5/9 da due, 5/9 da tre e ben 8 rimbalzi per un 32 di valutazione.

Sidigas Avellino

Green 32, Gaddefors 0, Ferrara n.e., Alborea n.e., Spinelli n.e., Infanti 2, Golemac 10, Izzo n.e., Soloperto 0, Slay 8, Johnson 11

Bennet Cantù

Micov 14, Markoishvili 10, Leunen 2, Marconato 2, Mazzarino 7, Perkins 17, Diviach n.e., Shermadini 3, Cinciarini 2, Bolzonella 0, Brunner 15, Basile n.e.

T2: 14/31 (45.2%) Avellino, 19/37 (51.4%) Cantù

T3: 6/15 (40%) Avellino, 7/31 (22.6%) Cantù

Rimbalzi: 38 (12 Johnson) Avellino, 32 (15 Brunner) Cantù

Assist: 6 (3 Golemac) Avellino, 12 (5 Perkins) Cantù

Parziali: 16-12, 17-22, 16-17, 14-21

Arbitri: Paternicò, Tola, Bettini