Time-out di Recalcati (foto L. Leopardi 2012)

Time-out di Recalcati (foto L. Leopardi 2012)

Nella consueta conferenza stampa del venerdì, coach Carlo Recalcati ha presentato la gara che la sua Sutor andrà a giocare a Biella. Gara che si disputerà lunedì, appena dopo la domenica di Pasqua: “Ci alleneremo anche a Pasqua” esordisce, “è vero che giochiamo lunedì, ma non abbiamo cambiato nulla nella preparazione. Non è una novità giocare in giorni di festa, in effetti scoccia vedere che qualcuno giochi il sabato, avremmo voluto anche noi passare la Pasqua in pace, ma non ne facciamo un problema, è il nostro lavoro. Arriviamo in buone condizioni, Mazzola fa passi avanti nel recupero, si vede che è stato fermo soprattutto perché occupa un ruolo non suo, ma deve adattarsi, ora la cosa importante è che recuperi fisicamente. Slay ha l’influenza, oggi non si allena, ma per la partita lo avremo. Per il resto siamo al completo”.

 

Una partita che nella corsa alla salvezza potrebbe essere decisiva. Così la presenta coach Recalcati: “Arrivando verso la fine ogni partita vale in modo particolare, a seconda delle posizioni che occupi in classifica. In questa situazione, in cui Biella vorrà risalire per provare a salvarsi nelle ultime settimane, parlare solo di tecnica è riduttivo. Queste iniziano ad essere partite da dentro o fuori, vanno al di là della tecnica individuale, ma si basano molto sulla tensione e sul nervosismo. Siamo pronti a giocare una partita di questo tipo, siamo stati scrupolosi a prepararla sulle caratteristiche nostre e degli avversari, ma dobbiamo arrivare pronti più che mai ad essere intensi. Anche noi, come Biella, siamo alla stretta finale, ad un  passo dal risultato. I giocatori lo percepiscono, abbiamo fatto allenamenti tosti ed intensi, con scontri fisici consistenti, e non è servito esaltare i ragazzi ulteriormente, anzi al limite è stato utile frenarli. Quindi arriveremo pronti, consapevoli di aver fatto quasi la totalità del lavoro ma non basta, dobbiamo chiudere il discorso”.

 

L’avversario di lunedì sarà Biella, ultima in classifica. Coach Recalcati però avverte: “Se la quota salvezza, per ipotesi, è 20, Biella è lontana, la matematica è una realtà. Ma quando vinci prendi delle certezze, quindi Biella deve continuare a insistere, si possono sbloccare all’improvviso, una vittoria cambia tutto. Non bisogna mai abbassare la guardia. A livello di roster” continua, “manca Soragna, uno che ha personalità, leadership, sa tenere assieme i compagni, quindi è molto più di una mancanza tecnica. Il quintetto non è assolutamente da ultimo posto, i lunghi hanno buone rotazioni, mentre qualche problema c’è nel cambiare gli esterni senza Soragna. Hanno cambiato molto rispetto all’andata, prendendo giocatori importanti che stanno facendo bene: Pinkney in questo momento sta rendendo più di tutti in campionato, ma a volte non è sufficiente avere un giocatore che fa prestazioni stratosferiche, se la squadra non è al suo livello. Il fatto di avere roster ricchi significa avere più soluzioni; se sei costretto a puntare solo su un paio di giocatori, non ce la fai. Oggi si cura più la difesa individuale, e se non hai varianti in attacco ti trovi male. La possibilità di successo per loro passa molto da Laganà e Raspino, due giovani che hanno grandi responsabilità e che devono aiutare gli esterni. Se riusciranno ad avere continuità cambiando i quintetti, e faranno una partita di furore agonistico, come ci aspettiamo” conclude, “sarà dura. Noi dovremo giocare come fatto di recente”.

 

Infine un piccolo sguardo al futuro dei suoi giocatori. Recalcati ne approfitta per lanciare un bel messaggio: “Bisogna saper investire su se stessi, i giocatori si devono costruire un futuro, quindi non si possono far condizionare dal presente: hanno vissuto e vivono una situazione non facile qui, ma se oggi soffri e continui a lavorare, a far la tua parte, e ti metti in mostra, ti fai conoscere sotto l’aspetto morale. Quando le grandi squadre fanno i roster guardano l’aspetto morale, perché servono giocatori capaci di superare momenti difficili, tipo giocare poco, e se uno dimostra di essere forte moralmente si mette in buona luce. Montegranaro per i ragazzi è un’ottima occasione sotto quest’aspetto”.