CASERTA – Nell’ambiente casertano della palla a spicchi continuano, senza ombra di dubbio, a tenere banco i problemi economici della società presieduta da Francesco Gervasio. Nonostante, insomma, sulla linea dell’orizzonte già si scorga la sagoma dei campioni d’Italia della Montepaschi Siena che domenica prossima renderanno visita a Doornekamp e compagni per un incontro di sicuro appeal, l’attenzione di tifosi ed addetti ai lavori è sempre focalizzata su un futuro
della Juve, mai come questa volta, avvolto da una fitta coltre di nebbia.
La scarsa consistenza delle casse bianconere, unita alla difficoltà di scorgere in tempi ragionevolmente rapidi una via d’uscita dalla crisi in cui è piombato il front office di Pezza delle Noci rappresentano le concause del clima mesto che si vive in città. In ogni angolo di Caserta, nei bar e, in generale, nei luoghi di ritrovo non si fa che parlare della Otto e della necessità vitale di allertare chi di dovere per scongiurare un secondo fallimento e, con esso, la scomparsa del basket nel capoluogo campano. Già, ma chi, in questo momento, può risollevare le sorti della società ? Una domanda che si sono posti in molti e a cui è inevitabilmente difficile dare una risposta univoca ed esauriente.
Prima di tutto, c’è da capire la posizione del socio di maggioranza Rosario Caputo e la sua reale intenzione di portare avanti il discorso legato al basket in questa terra. Ferma restando la immensa gratitudine che il popolo di fede bianconera nutre nei confronti di colui che – grazie alla posizione di vertice ricoperta all’interno di un’azienda facente capo ad una multinazionale come la Pepsi Caserta – ha saputo, con volontà e sacrificio, riportare in alto il nome di Caserta in ambito cestistico, resta da valutare la sua disponibilità a dare concretamente un contributo importante alla causa, dopo un paio di anni trascorsi (almeno fisicamente) lontano dall’impianto dei cento giorni.
Analogo discorso per quanto concerne il mondo della politica e, nella fattispecie, degli Enti locali. Le dichiarate intenzioni del Sindaco Del Gaudio e del presidente dell’Amministrazione Provinciale on. Zinzi di rendersi parte diligente nel dipanare questa fitta matassa non hanno, fino a questo momento, trovato riscontri adeguati; le risposte, in buona sostanza, che si attendono i vertici bianconeri sono ben altre e di diversa portata.
Senza contare, poi, l’auspicato sostegno di sponsor vecchi e nuovi oltre che dell‘imprenditoria locale, ancora sorda al richiamo di una società in balia delle onde e che, se non aiutata adeguatamente, rischia inesorabilmente di naufragare.
In un simile stato di cose capace – com’è giusto che sia – di gettare nel più profondo sconforto l’intera tifoseria, risulta se non altro arduo pensare agli aspetti squisitamente sportivi ed ai prossimi impegni che attendono la squadra di coach Sacripanti. Quello imminente, come detto, vedrà Collins e compagni lanciare al Palamaggio il guanto di sfida alla Montepaschi di Simone Pianigiani.
Una partita, inutile nasconderlo, dall’altissimo coefficiente di difficoltà che, ad oggi, visto il notevole gap che separa i due roster, non sembra neanche opportuno considerare un reale banco di prova per verificare lo stato di salute di una Juve reduce dalla fondamentale ed inaspettata vittoria colta otto giorni or sono al Pala Verde di Treviso.

 

Fonte – Corriere di Casera, Tommaso Staro