La palla, scagliata da Petteway dalla propria linea di fondo, attraversa l’intero parquet e si va ad insaccare nella retina avversaria, mentre la luce rossa del tabellone manda le squadre a riposo con Pistoia, priva di un americano e di Antonutti, avanti di quattordici lunghezze contro il signor roster di Varese. La domanda è la seguente: quale dei due eventi vi sembra il più miracoloso? Ma altrimenti come potrebbe essere il basket uno degli sport più belli ed imprevedibili dove puo’ succedere veramente di tutto? Ed infatti di tutto è continuato a succedere, come vedere una Varese chiudere con un misero 40% da due e surclassata nei rimbalzi da una formazione decimata nel suo reparto dei lunghi. Alla Openjobmetis il compito di resettare tutto e magari ripartire dalla grinta di Cavaliero, meritatamente mpv della partita, non solo perchè lo dicono le statistiche, ma soprattutto perchè è stato uno dei pochi a crederci anche quando la logica sosteneva il contrario e la The Flexx maramaldeggiava con i giovani Cournooh e Lombardi, affiancati da un certo Daniele Magro che lo scorso anno ha vinto uno scudetto a Milano, giocando poco, ma imparando tanto, come lui stesso ha dichiarato nel post partita in sala stampa. Pistoia ha iniziato la sua marcia trionfale già nel primo tempino quando, dopo sei minuti di sostanziale equilibrio, ha messo a segno un parziale di sette a zero che Milano non ha mai saputo ricucire. Anzi lo strappo si è irrimediabilmente allargato grazie alle triple di Cournooh ed ad un domino sotto le plance evidenziato dal dato finale dei rimbalzi: 40 a 29 per i padroni di casa. Anche nella ripresa la musica non è cambiata nonostante Johnson con due triple consecutive avesse provato ad invertire l’inerzia della gara a favore dei suoi nel terzo quarto. Ma è solo un fuoco di paglia: Pistoia non perde la testa e gestisce la gara lasciando l’applaudito ex coach Moretti a cercare in fretta un antidoto in vista dell’immediato impegno europeo di martedì. Pistoia invece ha qualche giorno in più prima della seconda gara interna consecutiva, cercando anche contro Sassari di far valere la legge del PalaCarrara in attesa di conoscere i tempi di recupero di capitan Antonutti e magari quelli dell’arrivo del sospirato sostituto, made in Usa, dello sfortunato Thornton.
The Flexx Pistoia : Moore 4, Hawkins 11, Petteway 14, Boothe 9, Cournooh 20, Solazzi 4, Lombardi 11, Magro 12, Crosariol 12, Di Pizzo 0 All. Vincenzo Esposito : “ Sono molto soddisfatto soprattutto dal punto di vista del carattere mostrato dai miei. Nonostante i 97 punti abbiamo ancora qualcosa da migliorare in attacco ma adesso godiamoci questa vittoria rimanendo con i piedi per terra. Volevo una risposta dagli esterni e l’ho avuta mentre il reparto dei lunghi ha saputo interpretare il pick n’roll nel migliore dei modi. Ci attende una settimana cort perchè sabato torneremo in campo per affrontare Sassari e da martedì metteremo da parte questa serata che comunque credo ci farà lavorare con rinnovata fiducia e tranquillità. Avevo chiesto ai miei uno sforzo supplementare visto che all’assenza di un americano abbiamo dovuto aggiungere anche quella di Antonutti e loro hanno risposto nel migliore dei modi e questo mi interessa di più delle statistiche. “
Openjobmetis Varese: Anisike 3, Maynor 8, Avramovic 7, Pelle 8, Bulleri 0, Cavaliero 15, Campani 7, Kangur 0, Ferrero 2, Eyenga 4, Johnson 10, Canavesi n.e. All. Paolo Moretti: “ Il commento alla gara di stasera è facile e stringato: non siamo stati all’altezza dell’impegno contro una Pistoia positiva e volitiva. All’inizio a dire la verità non siamo andati male in difesa ma la poca fluidità del reparto offensivo ha dato fiducia ai nostri avversari. Adesso dovremo analizzare cosa non è andato stasera e soprattutto trovare una risposta prima possibile. In serate come questa è difficile trovare la causa di una sconfitta su cui hanno inciso una serie di fattori sia a livello tecnico che emotivo. Per cui complimenti a Pistoia e subito con la testa a martedì quando saremo chiamati ad un nuovo impegno importante. “
Arbitri : Seghetti, Bettini, Boninsegna
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