Buscaglia: “Siamo dispiaciuti per questa sconfitta e allo stesso tempo faccio i complimenti a Pesaro perché ha conquistato una vittoria che ha voluto tantissimo. Guardando la partita nei numeri si capisce come spesso non siano tutto: abbiamo tirato bene da tre, abbiamo tenuto Daye a 1/11 da due, abbiamo preso 40 rimbalzi, spazzato 11 assist. Ma questa partita si è decisa negli ultimi minuti del quarto periodo, dove abbiamo mancato nelle cose semplici come nell’uno contro uno in difesa. La vera voce problematica sono le 21 palle perse: palloni banali persi arrivati senza giocare di movimento. Inoltre a livello di intensità abbiamo avuto troppi buchi in momenti importanti. Era molto importante per noi sporcare il gioco di Daye e ci siamo riusciti abbastanza bene, ma nel momento in cui non lo facciamo con gli altri diventa una fatica sprecata. Devo dire che ha messo poi una bomba importante e nonostante tutto quello che aveva intorno e’ riuscito a mantenere una certa serenità. Ora dobbiamo rimanere lì, queste partite devono farci riflettere per dare una svolta al nostro modo di interpretare le partite in generale. Giochiamo tanto e le mentalità si costruiscono nel tempo. Non facciamo gli errori a pensare a troppe cose: errori sono le palle perse e i contropiedi concessi.”

Paolini: “Penso che se devo scendere a patti con la squadra e iniziare la partita soft come oggi, per poi giocare gli ultimi minuti come quelli di oggi, allora preferisco questa situazione rispetto a quella di Brindisi, in cui siamo partiti forte per poi calare. Guardando i numeri dico che per tre quarti siamo stati punto a punto con Trento pur lasciando a loro l’inizio del primo quarto. È’emersa la squadra, la panchina ha fatto vedere tante cose. È’ chiaro che ci sono dei momenti che fermiamo la palla, ma dopo Torino posso dire che non abbiamo sbagliato una partita. Abbiamo raggiunto Capo d’Orlando e Bologna e da oggi dobbiamo giocare tutte le partite con l’idea di poterle vincere, ogni santa partita, Milano compresa. Ci sono momenti in cui giochiamo bene, altri meno bene e altri ancora in cui ci sono anche gli avversari. Alcune volte le cose vengono bene altre meno. Dobbiamo lavorare, tutto è perfettibile ma questi due punti sono per noi grasso che cola. E ripeto, dobbiamo approcciare alle partite ogni volta come questa sera e dall’inizio alla fine. Pesaro ha un grande pubblico e deve rimanere in A1, dove ho preso questa squadra. Daye? Gli aspetti sono tanti: primo, lo marcavano durissimo, secondo, e’ un ragazzo di 2.11 che ha viaggiato da Brindisi a Pesaro in auto e non è riuscito a recuperare appieno. Ma questo non conta, conta che abbiamo vinto, giocando alla pari con squadre davvero importanti. Questa è la squadra di Pesaro e quella che dobbiamo difendere, sempre.”