Pozzecco: “ La prima cosa che devo fare sono i complimenti a Pesaro, ma me l’aspettavo. Dopo un buonissimo precampionato avete preso una sberla a Brindisi ma il divario del primo quarto ha condizionato l’esito di una gara dove Brindisi ha vissuto un momento stellare, in una situazione difficile per i vostri giovani. Oggi siete stati molto bravi per 37 minuti, metttendoci in enorme difficoltà e rischiando di vincere. Detto questo per noi era difficile vincere oggi dopo la partita difficilissima di Cantù. Una partita delicata, in un palazzetto bellissimo ma grande e in un’atmosfera diversa rispetto a quella di Varese domenica scorsa. Avete approfittato di questo aspetto, avete preso fiducia ed è diventato complicato giocare contro giocatori che sembravano lontani parenti di quelli di domenica scorsa. Avete giocato un ottima partita. noi siamo estremamente felici, volevamo avere un minimo di continuità e volevo riuscire a vincere in trasferta per solidificare la nostra mentalità che in questo momento è stupenda. Eravamo senza Callahan e con Daniel in difficoltà fisica ma gli altri hanno dato tanto.
Il quintetto atipico nel finale di partita? Abbiamo la fortuna di avere giocatori come Diawara e Kangur e abbiamo avuto la capacita di resistere sotto canestro quando loro giocavano con un centro vero e li abbiamo costretti ad adeguarsi. “

Dell’Agnello: “Prima di fare qualsiasi considerazione di tipo tecnico e al di là del dispiacere di come è finita la partita, la verità è questa: in campo c’era una squadra di buoni giocatori,la mia, totalmente ingenua e inesperta e una squadra di buoni giocatori, Varese, che ha una conoscenza del gioco purtroppo superiore alla nostra. Il loro quintetto è di giocatori che hanno 10 anni di esperienza europea di alto livello. Noi abbiamo solo rookie. Adesso possiamo cominciare a dire che potevamo chiudere meglio in difese, concretizzare di più arrivati al ferro, fare la zona o la uomo. Se lo capiamo tutti insieme, abbiamo a nostro favore dei margini di miglioramento incredibile. Ad oggi per questo tipo di partite non siamo pronti e peccato, perché per 38 minuti siamo stati in partita. Abbiamo pagato tutto quello che si poteva contro una squadra più esperta di noi. A ottobre, chiedere a dei ragazzi esordienti di fare una partita da Turner giocatore di oggi, da Diawara o da Robinson non è possibile. Io non cerco giustificazioni ma la differenza sostanziale è assolutamente questa.
Ross? La difficoltà è il fatto che non ha capito, e come lui anche altri in squadra, quanto si gioca sporchi e duri nel nostro campionato. Lui ad Ohio state era la stellina della squadra e aveva falli a favore, qui non lo considera nessuno e le difese hanno una attenzione maggiore in più per lui. Qui una penetrazione pulita, senza contatto, senza trattenute, non la fa nessuno.”