Aaron Johnson contiene Kee Kee Clark (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

Aaron Johnson contiene Kee Kee Clark (Foto: Daniele Furlanetto 2013)

MESTRE (VE) – Sono quattro i punti che distanziano Umana Venezia e Vanoli Cremona in graduatoria, entrambe scese in campo con il vantaggio di conoscere già alcuni risultati importanti di alcune dirette rivali per i reciproci obiettivi. Da una parte la necessità di non perdere terreno sulla Trenkwalder Reggio Emilia, dall’altra quella di mettere il mattoncino decisivo su una salvezza a questo punto strameritata, magari tenendo d’occhio chi precede e sperando in un passo falso.

Questi, quindi, i quintetti schierati in campo da Andrea Mazzon e Luigi Gresta alla palla a due:

Venezia: Clark, Young, Diawara, Szewczyk, Magro.
Cremona: Johnson, Jackson, Conti, Peric, Stipanovic.

Il primo quarto di Cremona è micidiale. Inizia piazzando un mini-parziale di 6-0, dopo un fruttuoso viaggio in lunetta di Daniele Magro, e prosegue infliggendone uno ancor più netto, dopo che ancora Magro aveva mosso il tabellino di casa. Un 13-0 imperioso, sigillato a cavallo dell’ultimo giro di lancette da una tripla di Brian Chase e da una bimane in contropiede di Hrvoje Peric. Il tabellone dice 4-19 Vanoli, e sul cronometro è rimasto poco più di un minuto. L’ingresso di Tim Bowers, forse un po’ tardivo, produce il secondo canestro dal campo orogranata, sarà 2/9 nel periodo, ma è pressoché ininfluente ai fini del distacco. È ancoraBrian Chase a sfrecciare lungo tutto il campo, e ad appoggiare il clamoroso 6-22 sul quale si chiude la prima frazione.

Il pubblico del Taliercio è scosso. La Reyer dà segni di vita in apertura di secondo quarto con un break di 4-0 siglato da Bowers e Rosselli, ma balla ancora nella metà campo difensiva. Andrija Stipanovic trova una voragine nella zona di Mazzon e vi si precipita a schiacciare il 12-26 ospite, mentre Jarrius Jackson sancisce il +15 cremonese con una tripla cui Guido Rosselli risponde con la medesima moneta: 17-29. Il rientro di Kee Kee Clark, uno dei peggiori nel primo quarto, è accolto con diffidenza dalle tribune, ma il folletto dell’Alabama impiega ben poco per farsi perdonare: tripla del 20-29 e timout chiamato da Gigi Gresta. All’uscita dalla sospensione Cremona è quella dei primi dieci minuti: Peric e Stipanovic rispondono a Hubalek, mentre Luca Vitali si iscrive alla partita siglando il suo primo canestro su azione da oltre l’arco. 22-36. Il ribaltamento di fronte, con il senno di poi, è il turning point della partita: Clark si alza dal prolungamento della linea del tiro libero, infila la tripla e subisce il fallo che vale il viaggio in lunetta del -10 Venezia. Jiri Hubalek chiude un parziale di 7-2 dei padroni di casa, al quale la Vanoli risponde con l’ultimo punto della prima metà di gara. Il puntaggio dice 35-42 Cremona, ma è Venezia ad avere in mano l’inerzia del match.

La terza frazione conferma i sospetti con cui si era chiusa la precedente. Clark e Hubalek fanno scoperchiare il Taliercio con il 5-0 che riporta la Reyer a -2, ma che viene zittito dalla tripla di Chase. 40-45. Diawara riaccende gli spalti colpendo ancora dalla lunga distanza, mentre Young e Hubalek confezionano il contropiede che va a ufficializzare un aggancio che era nell’aria da tempo: 47-47 e timeout Gresta. Le percentuali di Cremona si abbassano, ma a far la differenza nel frangente sono le lotte a rimbalzo: Szymon Szewczyk raccoglie quello derivante dalla mancata tripla di Jackson, saranno 9 alla fine, mentre dalla parte opposta è Alvin Young a svettare su tutti e ad appoggiare il primo vantaggi orogranata dal 2-0 iniziale: 49-47. Cremona non molla. Stipanovic capitalizza una banale persa di Szewczyk, riportando avanti la Vanoli, ma è ancora Clark a firmare per il controsorpasso dall’arco. In chiusura di quarto la Reyer prova a scappare con Young e Magro, 58-53 al 28′, ma è ancora degli ospiti l’ultimo sussulto, con Brian Chase che infila l’ennesima tripla della sua ottima partita e chiude il terzo periodo sul 58-56 Venezia. Non è finita.

L’ultimo quarto si pare con il freno a mano tirato. È Jackson a rompere il ghiaccio con la penetrazione del 58 pari. La posta in palio è importante, e in seguito al nuovo vantaggio firmato Clark la terna arbitrale scalda gli animi con una serie di decisioni discutibili. Prima un fallo comminato a Stipanovic che fa infuriare Gresta, poi il quarto personale di Hubalek, che fa volare pezzi di colomba sul parquet. Buona Pasqua. Vitali riporta Cremona a contatto, Clark la ricaccia indietro da 8 metri. Rosselli dilata il vantaggio con un jumper in allontanamento, e scavando quel solco che si rivelerà decisivo. Cremona ci mette del suo sbagliando tanti, troppi tiri liberi, e sciupando la palla del possibile pareggio dopo che un fallo tecnico a Szewczyk aveva consegnato a Vitali la palla del possibile pareggio. Negli ultimi novanta secondi è Alvin Young a salire in cattedra: con quattro punti in un amen manda i titoli di coda, lasciando in ballo la mera questione della differenza canestri, che comunque, dopo una lunga serie di timeout e viaggi in lunetta, vede prevalere gli orogranata che con il 2/2 di Rosselli sigillano l’80-74 finale.Umana

Venezia – Vanoli Cremona 80 – 74 (6-22, 29, 20, 23-14, 22-18)
Venezia: Clark 19, Bulleri 0, Diawara 10, Marconato 0, Zoroski 0, Szewczyk 0, Young 9, Bowers 8, Rosselli 13, Magro 6, Hubalek 15, Candussi NE. Allenatore: Mazzon.
Cremona: Peric 15, Chase 14, Vitali 11, Speronello NE, Kotti 1, Jackson 5, Belloni NE, Fontana NE, Johnson 9, Conti 5, Stipanovic 14, Cazzaniga NE. Allenatore: Gresta.

Arbitri: Mark Bartoli di Trieste, Roberto Begnis di Crema, Manuel Mazzoni di Grosseto.

Spettatori: 3356.

Il migliore: Guido Rosselli. Vero che non ha preso parte alla spedizione delle qualificazioni, ma un tuttofare capace di piazzare giocate di qualità sulle due metà campo farebbe estremamente comodo alla nazionale di Pianigiani.
Il peggiore: Jarrius Jackson. Si prende 6 conclusioni in mezzora di impiego. Con Lance Harris a guardare la partita dal divano, c’era bisogno di un passo avanti da parte di tutti. ui non l’ha fatto.