Il d.s. Marco Cabrini presenta David Lighty

E’ il d.s. Marco Cabrini a presentare alla stampa David Lighty, neo acquisto della Vanoli Braga Cremona dalla Bennet Cantù.

“E’ un giocatore che avevamo già considerato nel corso dell’estate per le sue qualità tecniche,  atletiche e per la predisposizione ad aiutare la squadra. Giocatore bilanciato, che mette pressione all’avversario, dotato di un buon tiro”.

David, preferisci giostrare in posizione di guardia o di ala?

“E’ lo stesso, dove c’è bisogno, dove è meglio per la squadra”.

Ti pesa l’eredità di Wafer?

“Certamente non sono al livello del talento di Wafer; sono me stesso, gioco un basket di energia e di pressione. Non posso garantire di mettere a segno venti punti ogni partita, ma posso certamente garantire di mettermi al servizio della squadra; e se, nel corso della gara, la squadra ha bisogno di venti punti, io cerco di realizzarli”.

Con quali motivazioni arrivi a Cremona?

“Certamente per dimostrare gradualmente le mie prerogative”.

Passi dall’Eurolega all’ultima posizione in classifica.

“Sono due differenti programmi di lavoro: l’uno per giocare due volte a settimana, l’altro per giocare una sola volta. Quella di Cantù è stata comunque, per me, un’esperienza formativa”.

Però giocavi poco.

“Il mio ruolo era coperto da parecchi giocatori; in alcune occasioni ho anche dimostrato di poter far bene. Ora, però, la società canturina è alla ricerca di un lungo”.

Nel corso dell’estate eri uno dei giocatori “non draftati” migliori in circolazione: perché non hai scelto di tentare l’avventura in NBA?

“Ci ho pensato, ma avrei corso il rischio di giocare poco”.

Cosa ti piace fare fuori dal campo?

“Sono un tipo tranquillo, mi piace esplorare la nuova città in cui mi sono trasferito, fare shopping e giocare ai videogames”.