(Foto Savino Paolella © 2012)

Nicolò Melli in Nazionale 2012 (Foto Savino Paolella © 2012)

In occasione della presentazione della nazionale italiana al Media Day 2012 a Milano, dopo Danilo Gallinari abbiamo scambiato due parole anche con Nicolò Melli, classe 1991, uno dei giovani più interessanti a vestire la maglia azzurra, che si è detto contentissimo di indossare a seguito di una stagione in cui ha mostrato evidenti miglioramenti e molto carico per affrontare al meglio questa nuova avventura.

Quali pensi che siano gli obiettivi a portata di mano dell’Italia in questo girone di qualificazione? Si punta al primo posto o basta centrare il passaggio agli Europei?
Intanto iniziamo il raduno… vediamo come siamo, come cresce il gruppo, come si amalgama, e poi magari si può iniziare a fare un bilancio e ad assegnare una prospettiva. E poi ovviamente bisogna anche vedere come si presentano gli avversari; sulla carta abbiamo le nostre possibilità e bisogna sfruttarle al meglio.

Nicolò con il nostro inviato (Foto Savino Paolella © 2012)

Quale pensi che sarà il tuo ruolo all’interno della squadra?
Non parto con molte aspettative, parto con l’idea di dovermi conquistare ogni giorno un posticino sempre più importante all’interno della squadra e poi vedremo quello che potrò dare e quello che saprò prendere.

Passiamo a Milano e al mercato estivo: cosa ne pensi della campagna acquisti dell’Olimpia e che ruolo avrai nella nuova squadra? Dei due lunghi giovani dello scorso anno, tu e Radosevic, la società ha deciso di mandare in prestito il secondo ma di tenere te, segno che ti ritiene in grado di giocare un buon numero di minuti anche in una squadra ancor più ambiziosa di quella della passata stagione…
Sicuramente fa piacere e, dal canto mio, spero di continuare quella curva di crescita che avevo intrapreso nell’ultima parte dell’anno, senza però sentirmi appagato e “sedermi” su quello che magari ho raggiunto passo dopo passo. Poi non me la sento di valutare le strategie di mercato della società, vediamo il prossimo anno; ovviamente i nuovi arrivi sono nomi importanti e prestigiosi, ma io penso che con le figurine si faccia poco: dobbiamo amalgamare il tutto e vedere come va l’intesa di squadra. Se l’intesa di squadra sarà come l’anno scorso sarà già un bel punto di partenza.