TRENTO – “Stavolta vogliamo vincere. Abbiamo sempre giocato per vincere finora. Lo abbiamo fatto contro Reggio. Lo abbiamo fatto a Milano. Lo faremo domenica con Cantù”. Parole chiare quelle di coach Buscaglia, parole che sembrano uscire dalla bocca dei tifosi trentini. Perché, quello con Cantù, potrebbe essere un appuntamento con la storia, la prima vittoria di sempre in Serie A, dopo le onorevoli sconfitte rimediate contro Reggio Emilia e Milano. Gli ospiti saranno privi di Feldeine e con un Johnson-Odom non al meglio, proprio lui, il terzo miglior scorer del campionato, preceduto da Tony Mitchell, col quale darà vita a un duello per palati fini.
Per Trento sarà fondamentale rimanere concentrati per tutti i 40 minuti, come sottolineato dal coach e da Keaton Grant(nella foto), perché, come dimostrato contro Milano e in casa con Reggio Emilia, in Serie A, nessuno fa sconti.
Se dopo due partite non si può parlare di crisi e neanche di allarmismi, si possono sottolineare le note negative viste fino ad ora: le troppe palle perse e la scarsa precisione dall’arco, dove l’Aquila ha totalizzato un pessimo 9/42 complessivo. Keaton Grant – 0/7 dai 6.75 per lui fin qui- non è preoccupato e sostiene che questo non sia un problema psicologico, ma che si tratti di un problema tattico: “forse dovremmo lavorare di più per preparare meglio il nostro tiro, o dovremmo giocare meglio di squadra per costruire meglio le opportunità per i compagni”. L’Aquila dovrà anche controllare meglio la palla, sapere quando accelerare e quando rallentare il ritmo(cosa in cui Toto Forray era maestro gli anni passati); le 14.5 palle perse di media, del tutto eccessive, fanno la differenza in Serie A, come ricordato da coach Buscaglia in conferenza stampa, e sono il segnale tangibile della mancanza di esperienza della formazione aquilotta nel massimo campionato.

foto di Savino Paolella@2014

foto di Savino Paolella@2014

CANTU’ – Dopo le gare interne contro Avellino e in Eurocup contro gli Artland Dragons, la Vitasnella Cantù torna a giocare lontano dal Pianella. Domani sera, infatti, Abass e compagni saranno di scena a Trento contro la neopromossa Dolomiti Energia di coach Buscaglia. “Affrontiamo – ha commentato il coach dell’Acqua Vitasnella, Stefano Sacripanti – in trasferta Trento, che è reduce da un’ottima partita a Milano. La Dolomiti Energia ha un giocatore di grandissimo talento come Tony Mitchell, che sta replicando in Italia tutto quello che di buono ha fatto in D- League e sta viaggiando a 22 punti di media, un quartetto di grande solidità che ha confermato dalla scorsa stagione, ossia Pascolo, Forray, Baldi Rossi e Spanghero, e altri quattro americani che si sono integrati bene con il gruppo”. Per quanto riguarda Cantù ci sonto stati segnali di miglioramento sia contro la Sidigas sia contro i Dragoni di Quakenbruec soprattutto a livello difensivo, ma il lavoro da fare per coach Sacripanti è ancora tanto. Palle perse, scarsa fluidità di gioco e poca durezza mentale sono le lacune su cui i biancoblù devono soffermarsi particolarmente.“Stiamo lavorando tanto e in maniera intensa perché dobbiamo ancora mettere insieme tanti pezzi per poter affrontare una partita ad altissimo livello. E’ chiaro che l’assenza in allenamento di Johnson- Odom, oltre a quella di Feldeine, non ci ha aiutato, ma sappiamo che il doppio impegno campionato- coppa può comportare problematiche di questo genere” ha aggiunto l’allenatore canturino. La presenza al PalaTrento del playmaker americano non appare in dubbio, mentre è sicura l’assenza di James Feldeine alle prese ancora con un problema muscolare ai flessori della coscia destra. Minuti in più dunque per il giovane capitano Abass, che mercoledì contro i tedeschi è stato autore di una prestazione positiva e concreta, e per Dequan Jones.

Federico Fuiano

Da Cantù: Matteo Rini