Consultinvest Pesaro – Pasta Reggia Caserta: 71-72

Una Consultinvest disattenta e poco produttrice di gioco viene beffata al fotofinish da una Pasta Reggia Caserta dura in difesa e decisamente più capace di sfruttare le opportunità createsi in campo. Una doccia fredda per tutto l’Adriatic Arena quando Micah Downs ha segnato il canestro del sorpasso con 5.84 da giocare, perché due punti così facili sono arrivati dopo 35 minuti sporchi, di lotta pura, con continui cambi di vantaggio e di inerzia.E c’è da dire che l’inizio della Pasta Reggia era stato davvero fortissimo: per informazioni chiedere di Downs. L’americano in bianconero è un rebus per la difesa di casa e segna i primi 7 punti di fila dei suoi. Pesaro forza e affretta i tiri, perde qualche palla e scatena il contropiede casertano con Hunt da finalizzatore: 11-4 e immediato timeout per rifletterci su. I biancorossi sistemano qualcosa, reggono l’impatto con qualche giocata di talento di Daye. Si lotta su ogni pallone, Caserta ha qualcosa in più per approccio, mentre Pesaro stringe le maglie difensive, pur continuando a faticare nella metà campo offensiva, dove trova qualche rocambolesca soluzione: 16-18, al termine del primo periodo. A cavallo del secondo quarto comincia la partita vera e propria. e’ un momento di agonismo e intensità selvaggia, le palle perse lievitano da entrambe le parti, ma è Pesaro che adesso riesce a fare valere i propri punti di forza: 7-0 parziale ed è una partita più che aperta, alla quale Caserta partecipa con qualcosa in più a livello di costruzione di gioco a dispetto della estemporaneità biancorossa, complice un Hunt che fa ammattire Lydeka con la sua verticalità. Alla pausa lunga il punteggio dice 32-35.

Austin Daye (Foto R.Caruso 2015)

Austin Daye (Foto R.Caruso 2015)

Il rientro in campo dopo la pausa comincia come era finito: intensità, errori, palle vaganti, poca fluidità di gioco e continui cambi di inerzia. I padroni di casa partono forte con un 8-0 ma la squadra di Dell’Agnello rientra con prepotenza grazie ad uno scatenato Siva e ad un Giuri tutta sostanza. Così passano i minuti di partita: senza che nessuna squadra riesca a prevalere. A pochi secondi dalla fine del terzo periodo il punteggio dice ancora 51-51. Sono gli ultimi dieci minuti di gioco a decidere chi potrà prevalere è ancora una volta è Caserta a provarci: 6-0 a cavallo di ultimo periodo, ma Pesaro si aggrappa a Lacey e alla spinta del suo pubblico e riesce a correre in contropiede e per l’ennesima volta a siglare un controparziale che riporta la parità: 61-61. I minuti finali della partita sono testimoni di qualsiasi cosa possa succedere su un campo da basket; dalla spazzatura esce vincitrice la Consultinvest in più di un occasione, Lacey recupera la palla e Siva commette il quinto fallo: 71-68. Ma arriva il fallo sul tiro da tre di Cinciarini, che fa 2/3, Poi Lacey commette infrazione di passi. Sulla rimessa la palla arriva ad Hunt ma Pesaro sceglie di difendere e non commettere fallo. Con 5.84 arriva l’appoggio alla tabella di Downs. Pesaro costruisce un tiro di Daye, ma non prende nemmeno il ferro. Finisce 71-72, tra lo sgomento e la delusione dei tifosi.

Caserta conquista due punti fondamentali in chiave salvezza, mentre Pesaro si ritrova a fondo classifica, in una giornata sportiva che ha visto vincere Bologna, Capo d’Orlando e Torino. Una sconfitta maturata a causa di una percentuale dall’arco deficitaria (7%) e ai troppi rimbalzi offensivi concessi, ma decisa dagli episodi al fotofinish.

Tabellini.
Pesaro: Basile, Sheperd 6, Gazzotti 6, Lacey 23, Christon 8, Daye 19, Lydeka 5, Ceron 4, Solazzi, Candussi. Rimbalzi 40 (Lydeka 11); Assist 6 (Christon 2)

Caserta: Gravina, Downs 13, Siva 9, Hunt 16, Cinciarini 7, Giuri 12, johnson 6, Slokar 9, Ingrosso. Rimbalzi 41 (Hunt 12) Assist 6 (Siva 4)