Umana Reyer Venezia – Banco di Sardegna Sassari 90 – 100 OT

Foto: Alessandro Montanati 2015

Foto: Alessandro Montanari 2015

Mestre (VE) – Altra prova di maturità fallita? Difficile rispondere, perché, con Sassari in campo, ci si deve sempre aspettare di tutto. Per questo non arriva la risposta alla prima domanda, perché la parte di testa che ragiona cerca ancora di venire a capo ad una meravigliosa partita che si può riassumere in tre parole: shoot-out, thriller e, soprattutto, follia. È stata una contesa che ha visto un finale punto a punto che ha prolungato di 5 minuti una gara pazzesca, in cui schemi e tattica hanno lasciato spazio a cuore e tiri davvero ignoranti, in cui anche gli arbitri, purtroppo, hanno deciso di fare la loro, mettendosi in mostra con fischi alquanto discutibili che tendenzialmente hanno penalizzato i padroni di casa. Senza togliere alcun merito a Sassari che, in un palazzetto davvero infuocato, ha assistito al one man show di Jerome Dyson, ad evidenziare le sue enormi abilità in penetrazione e nel crearsi spazio per il tiro che fanno impazzire la difesa dell’Umana, che in avvio di gara si deve aggrappare ad un Peric imperiale per non perdere contatto. La squadra di Sacchetti riesce bene nell’intento di spingere la Reyer al tiro dalla lunga distanza, concentrandosi in attacco sulle penetrazioni dei propri piccoli che saltato l’uomo non hanno che da scegliere se finire appoggiando a canestro o scaricare sul lungo di turno (quando la soluzione non è la tripla ignorante (si legga Sosa, Edgar). I lagunari trovano però in Goss e nel già noto croato le armi della salvezza, grazie alle giocate che impediscono a Sassari di scappare e chiudere il primo tempo con uno svantaggio accettabile. L’intervallo che in molti casi ha saputo rigenerare gli programmata sembra però sorridere al Banco, con i padroni di casa a proseguire una serie di errori dalla lunetta favorendo la fuga ospite, che in un amen si ritrovano sopra di 10 (40-50). Ed ancora una volta, quando sembra finita, Venezia si infiamma, lanciata dai 7 errori dall’arco dei biancoblù che mettono in moto la transizione di Stone e compagni, che ribaltano la situazione appoggiandosi proprio al tiro da 3, trovando in Dulkys ed ancora una volta Peric i propri interpreti migliori. La spinta però si affievolisce, e regala un quarto periodo spettacolare, nel quale Sassari riesce, grazie al gioco che dieci minuti prima lo ha tradito, a rientrare, ed impattare prima che l’errore di Dyson all’ultimo possesso mandino le squadre all’overtime. Nel quale le energie dell’Umana spariscono definitivamente, spianando a Sassari la strada per la vittoria. Finisce 90-100

MVP Jerome Dyson: I giocatori di Venezia avranno gli incubi per un bel po’. Prova di assoluta onnipotenza.

Statistiche: Stone domina a rimbalzo (18) sfiorando la tripla doppia, ma è ancora distante dall’essere un tiratore quantomeno accettabile (0/4). Peric fa eco al compagno tirando giù 14 palloni, mentre Sassari segna ogni tiro da 2, per un totale di 44 punti, in area (22/42).

Umana Reyer Venezia – Banco di Sardegna Sassari 90 – 100 OT (19-21, 19-23, 22-10, 23-29, 7-17)

Venezia: H. Peric 20, P. Goss 19, J. Stone 16; Rim(53): J. Stone 18; Ast(23): J. Stone 7

Sassari: J. Dyson 29, E. Sosa 20, M. Todic 18; Rim(42): S. Lawal 7; Ast(12): E. Sosa 5

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