EA7 MILANO

Gentile 7,5: Primo quarto sublime per l’ex trevigiano che è l’unico a creare seri problemi alla difesa toscana. Decisivo anche nella ripresa quando mette la bomba che emotivamente stende la resistenza di Pistoia e lancia il break che porta Milano sul 2-0.

Melli 6: Meno esplosivo rispetto a gara 1 offre comunque la solita energia e buona predisposizione difensiva, anche se soffre a tratti l’atletismo di Johnson e Daniel.

Hackett 6,5: Ha di fronte un rivale tutt’altro che morbido come Wanamaker e l’ex pesarese decide di attaccarlo sistematicamente nella ripresa diventando uno dei motori della rimonta milanese.

Kangur 6,5: Alza il volume in difesa mandando un segnale che anche i compagni recepiscono dopo i primi sonnolenti 15 minuti. Affidabile anche dall’arco dove piazza due siluri importanti.

Langford 6: Più macchinoso e “solitario” di quanto visto spesso in questa stagione. Qualche palleggio di troppo che rende meno fluida la manovra biancorossa, regala comunque tre canestri sinfonici per palati fini.

Samuels 7: Soffre come il resto della squadra l’inizio brillante ed adrenalinico degli avversari. Poi come un diesel iperaffidabile riprende a lavorare i lunghi rivali spostandoli a suon di forza e tecnica.

Moss 6: Entra quando già l’Olimpia è in affanno e non incide nemmeno in chiave difensiva, specialità della casa. Ha il merito, dopo aver messo sul ferro 2 conclusioni, di mandare a referto un paio di triple che accendono rimonta e Forum sul finire del primo tempo.

Jerrells 6,5: Parte ancora una volta con il freno a mano tirato sembrando la copia sbiadita del brillante ed imprevedibile folletto ammirato in alcune gare casalinghe. Poi decide di entrare in scena nel finale, il ventello di scarto alla sirena è uno show personale dell’ex Austin Toros.

Meini fatica contro il pressing di Jerrells e compagni (foto di Alessia Doniselli)

Meini fatica contro il pressing di Jerrells e compagni (foto di Alessia Doniselli)

GIORGIO TESI PISTOIA

Daniel 6,5: Dopo la rovinosa gara 1 il centro di Pistoia mostra tutte le sue qualità atletiche di rimbalzista di prim’ordine nei venti minuti iniziali. Uno dei migliori anche nella ripresa soprattutto in chiave difensiva, cede come i compagni nel finale trafitto da Jerrells e compagni.

Meini 5,5: Si impegna per dare minuti e riposo a Wanamaker ma fatica spesso contro il pressing a tutto campo di Milano che costa più di una palla persa agli ospiti.

Wanamaker 6: Sempre un piacere da osservare l’ex Limoges per tecnica e sagacia con cui guida il primo sorprendente break della Giorgio Tesi. Cala un po’ nella ripresa quando viene limitato con efficacia dalla difesa milanese.

Washington 6,5: A tratti brillante ed imprendibile il prodotto da Virgina Tech che però accusa la fatica nella ripresa e la maggiore fisicità dei pariruolo biancorossi.

Cortese 6: Cinque punti filati che esaltano squadra e tifosi toscani accorsi in gran numero anche per gara 2. Si prende diverse responsabilità anche nella ripresa, non sempre con esito positivo.

Gibson 6,5: A differenza dei compagni trova con più facilità punti nella ripresa, sua la fiammata che tiene in corsa sino alla fine del terzo periodo la Giorgio Tesi.

Johnson 6,5: L’ex Celtics rappresenta sfugge ai radar dell’Olimpia per larghi tratti della sfida grazie ai suoi voli insensati. Il talento non manca, latita solo un po’ a rimbalzo dove soffre il tonnellaggio dei lunghi dei padroni di casa.