Ioannis Bourousis (foto S. Paolella 2012)

Ioannis Bourousis (foto S. Paolella 2012)

A qualificazione alle Final-Eight matematicamente acquisita, con la bella vittoria di domenica scorsa a Bologna, l’Enel si accinge ad affrontare la “corazzata” Emporio Armani, sulle onde dell’entusiasmo per lo storico risultato ottenuto ma purtroppo senza il suo capitano. Klaudio Ndoja si è infatti infortunato mercoledì in allenamento, distorcendosi la caviglia destra in seguito ad un atterraggio sul piede del compagno Viggiano, e resterà fuori per un paio di settimane almeno. Tegola sull’Enel che vede ridursi le rotazioni proprio contro la squadra che forse ha i maggiori problemi in senso opposto: dodici giocatori a contendersi il minutaggio a disposizione anche se , a dire la verità, con l’infortunio di Gentile e la messa fuori rosa del poco efficace Hendrix i giocatori a disposizione  di coach Scariolo sono “appena” dieci, non essendo stato ancora perfezionato l’ingaggio, di Pop Mensah Bonsu ,  centrone di passaporto inglese che viene costantemente avvicinato a Milano ogni qualvolta, negli ultimi anni, quest’ultima ha avuto necessità di un centro ma il cui ingaggio non si è mai , fino ad oggi, concretizzato per un motivo o per l’altro. Milano sarà dunque tale e quale a quella dell’ultima apparizione televisiva contro Cantù però con Marques Green, giunto al posto di Cook  per cercare di sopperire alle carenze di leadership di quest’ultimo,  con una settimana di lavoro coi nuovi compagni in più.

Due squadre profondamente diverse tra loro, l’EA7  costruita per vincere in Eurolega, sappiamo però come sia miseramente terminata l’avventura degli uomini di Scariolo in europa, profonda, forse esageratamente, col coach che sembra gestire i cambi con logiche studiate più sulla carta e dettate  da dinamiche interne allo spogliatoio che dalle situazioni di gioco che si vengono via via  a creare in gara. Roster profondo e composto, sulla carta almeno, solo da fuori classe, giocatori dal talento individuale eccelso ma che fino ad oggi non sembrano divertirsi gran che a giocare, al contrario della B.B., Banda Bucchi o Banda Bassotti, fate pure voi tanto è uguale.La sensazione che trasmettono gli uomini di Bucchi è infatti proprio quella di professionisti, si, che  però si divertono un mondo a fare quello che in fondo piace loro di più: giocare a basket e vincere, ovvio.

In apparenza si affrontano due squadre votate all’attacco e meno attente alla difesa come sembrerebbero indicare le cifre,quelle dei punti realizzati e subiti in entrambi i casi alte, in realtà sappiamo come questo sia vero, in parte, solo per l’Armani e niente affatto per i Brindisini che hanno proprio nella difeasa la loro arma migliore come invece emerge dal confronto dei punti concessi in rapporto ai possessi, dalle palle recuperate e da quelle perse dagli avversari.  Statistiche  queste nelle quali la Bucchi Band supera i prossimi avversari talvolta di molto come nei recuperi(9.2 a 5.9) o nelle stoppate date(4.1 a 2.6). Dalle altre statistiche di squadra non emergono differenze sostanziali, a parte forse nei tiri liberi dove Milano, condotta da Langford eccelle col 78.3 contro il misero 70.9 dei brindisini. Bisogna però aggiungere, a questo proposito, che nessuna delle due squadre emerge nel numero di liberi guadagnati, indice di scarsa propensione alle conclusioni 1vs1 e tutto sommato di una tendenza alla perimetralità nel gioco, soprattutto dei milanesi che hanno anche i lunghi che gradiscono concludere dall’arco, Bourousis in primis, Fotsis e Melli  subito a ruota.

L’Enel, è arcinoto, è squadra corsara, veloce ed arrembante, pronta a scattare in contropiede ad ogni passo falso degli avversari colpendolo con conclusioni da sottomisura spesso spettacolari, ha però,  fino ad oggi, subito le squadre grosse e lunghe come l’EA7. Mancherà oltre tutto un giocatore, da sempre rivelatosi fondamentale, come capitan Ndoja nel delicato ruolo di ala piccola , dove ci sarà il solo Viggiano

Jeff Viggiano schiaccia in contropiede foto di e.zito 2012

Schiacciata di Viggiano (foto E. Zito 2012)

, ex di turno ed in stato di grazia12.4 punti di media in stagione e 25 nelle ultime 3 uscite, a cercare di contenere l’esuberanza fisica di Malik Hairston. Appaiono, a questo punto, davvero improbabili altri abbinamenti difensivi, con Fultz tanto per citarne uno ma con Formenti che forse potrebbe  avere qualche chance in più. Se poi l’ambiente, che si prospetta caldo, stimolasse anche Bourousis ricordandogli anche vagamente il Pireo il super lavoro sarebbe assicurato anche per i lunghi. Proviamo dunque ad azzardare uno scenario per domenica. Non sembra inverosimile che Scariolo si affidi alla pericolosità dall’arco dei suoi lunghi per aprire la difesa brindisina,  alle scorribande di Langford, Hairston e  di un sicuramente  più affiatato Green. Incaponirsi nel tenere blindata l’area a dispetto del perimetro potrebbe però rivelarsi letale per i Brindisini perchè sappiamo tutti bene come Milano vinca sempre quando riesce a trovare continuità nella precisione dall’ arco. Classica difesa pressante ed in anticipo per l’Enel anche per evitare ad Hairston di andare spalle a canestro in post basso, posizione dalla quale è notoriamente immarcabile e magari, se le cose si mettessero malamente per loro una bella zona dei milanesi per limitare le incursioni di Gibson e gli scarichi di Reynolds e contemporaneamente evitare che i centri brindisini ricevano palla  a pochi centimetri dal canestro per andare a schiacciare, come spesso succede. Ricordiamo che Milano non vincendo contro Brindisi rischia seriamente di rimanere fuori dalle Final-Eight a meno di sconfitte contemporanee delle dirette concorrenti Reggio Emilia e Venezia.

Palla a due domenica ore 20,00 al cospetto delle telecamere Rai che trasmetterà l’incontro in diretta sul canale Raisport1.

Arbitri dell’incontro saranno:

1º Arbitro: CICORIA GIAMPAOLO di MILANO
2º Arbitro: QUACCI PAOLO di ALBUZZANO (PV)
3º Arbitro: MAZZONI MANUEL di GROSSETO