James Delroy (Foto R. Caruso 2014)

James Delroy (Foto R. Caruso 2014)

Un’altra squadra di coda per la Enel Brindisi. Dopo aver battuto a domicilio la Consultinvest Pesaro, arriva al PalaPentassuglia il fanalino di coda Pasta Reggia Caserta. I bianconeri si sono finalmente sbloccati dallo zero iun classifica e vedono proprio i marchigiani ad un tiro di schioppo, acquisendo così fiducia per i prossimi scontri di gioco; i publiesi invece vogliono riscattare la magra figura fatta dinanzi al proprio pubblico contro Reggio Emilia ormai tre settimane fa. La gara di andata fu una comoda vittoria per i pugliesi, che si fecero trascinare da James Mays: le due squadre sono però profondamente cambiate. Stravolta la Juve, che ha completato il suo mercato con Henry Domercant; il numero 4 probabilmente sarà assente per un attacco influenzale, restando fuori dalle rotazioni assieme ad Andrea Michelori. Spazio dunque a Bozo Avramov, ancora parte delle rotazioni di Esposito, ma la sagacia tattica e tecnica dell’ex Siena sarà una falla da riempire al più presto. Falla che proverà a riempire Dejan Ivanov, che aveva cominciato la stagione sulle coste pugliesi fino al contatto con i bianconeri. Brindisi è oramai una squadra molto più votata alla realizzazione con Jacob Pullen, uno che quando si accende diventa mortifero, e a ritmi molto più alti rispetto agli avversari, che prediligono in molti casi rallentare i ritmi e giocare in maniera ragionata. Come nella gara di andata c’è però Delroy James, giocatore senza uguali per questo campionato: se si accende ui, con la sua varietà di movimenti e di grande atletismo, diventa difficile per Caserta che cerca la sua prima vittoria lontano dal Palamaggiò, e la prima al PalaPentassuglia dal 2010. E la cercherà con il lutto al braccio per la morte di Ornella, figlia del compianto cavalier Maggiò. Bucchi dovrà spingere anche sulla componente emotiva per matare un avversario che, nonostante l’ultimo posto in classifica, è una brutta gatta da pelare, se non la più brutta possibile.