Dyson (foto di S. Paolella)

Dyson top scorer ed mvp anche contro Venezia (foto di Savino Paolella)

L’Enel vince  contro Venezia e quest’anno non fa notizia. Vince a modo suo, difendendo aggressivamente e , al di là dei punti subiti o delle percentuali di tiro concesse, è importante il dato dei dieci palloni recuperati da Brindisi e  quello  speculare delle 25 palle perse dall’Umana.  In soldoni tanti possessi in più che , sommati anche a quelli derivanti dai tanti rimbalzi in attacco,  alla fine hanno fatto la differenza per gli uomini di coach Bucchi; senza contare i tantissimi falli che Venezia è stata costretta a spendere nel tentativo, vano, di limitare Dyson .

Enel Brindisi

James : 7. Ancora una volta non aveva di fronte un avversario comodo ed ancora una volta è uscito dal campo a testa alta, solo 9 punti realizzati, con medie risibili ma 11 rimbalzi per l’ennesima doppia doppia, questa volta solo sfiorata, ed un +/- monstre +20!

Todic: 6,5. Realizzazioni assolutamente in media per lui ma questa volta senza  inutili forzature  e soprattutto senza concedere autostrade a rimbalzo.  Commette solo una clamorosa ingenuità, in un momento cruciale tra l’altro, insistendo in palleggio in area, facendosi fischiare passi ed andando  viepiù  a beccarsi  un tecnico per proteste, meno male come è andata.

Dyson : 8. Ancora una volta l’Mvp, ancora una volta il braccio armato dell’Enel. Le sue cifre, pur senza  alte percentuali di tiro  e con 3 perse, sono importantissime( 25 punti, 8 assist, 13(!) falli subiti e ben 6 recuperi) e la dicono lunga sull’intensità e sulla mole di lavoro svolto su entrambi i lati del campo. Alla luce di ciò appare anche comprensibile la scarsa lucidità in lunetta ed anche  qualche esagerazione diventa un peccatuccio veniale.

Lewis : 6,5 . Una prova un po’ altalenante,  canestri importanti  e giocate spettacolari alternate a facili tiri miseramente “cannati”, in fondo la fotografia della sua stagione.

Chiotti : s.v.

Jurtom : s.v.

Zerini : 7,5 . Ottima prova per Zero che, dopo un calo fisiologico, sta riacquistando la forma (mentis) migliore. Manca  la doppia doppia per un misero punticino e ci dispiace, soprattutto per lui, sarebbe stato un motivo di orgoglio in più ma la sua resta una delle prove migliori di sempre in aglia Enel. I 5 rimbalzi offensivi , quattro catturati in avvio contro il gigante Crosariol, sono stati importantissimi.

Snaer : 7 . E’ evidente come contro Venezia si senta a suo agio ma  si è sbloccato,  parliamo dell’attacco ovviamente; in difesa invece  ad essere (quasi sempre) bloccati sono i suoi avversari.

Campbell : 7 . Ancora una doppia cifra per “l’idraulico”, nel senso di “quello che tappa i buchi”, dell’Enel,l’assenza di Bulleri lo costringe a compiti di regia nei quali si disimpegna onorevolmente pur con qualche persa di troppo. Poco preciso dall’arco (2/7) ma i tiri che mette sono fondamentali.

Coach Piero Bucchi : 7,5 .  “Piero Bucchi ce lo abbiamo noi !” Il coro degli ultras a fine partita è il sintomo di quanto di quanto Pierluigi da Bologna sia entrato nel cuore dei brindisini nonostante il suo carattere riservato, lo ha fatto a suon di vittorie e di storici traguardi raggiunti. La sua Enel operaia  è ancora meritatamente prima grazie all’impegno ed alla determinazione piuttosto che al talento o alle alchimie tecniche del coach  che non smette un attimo di motivare ed incitare i suoi, pubblico compreso. Il difficile arriva adesso con l’infermeria piena e pochi soldi in cassa per tamponare il reparto lunghe degenze ma lui è pronto ed è evidente(anche ma non solo dai 17 assist che si sono passati i suoi) come  anche con soli 7 giocatori ed “il ragazzino” lui riesca in settimana  ad organizzare qualcosa meglio di “un torneo di tresette”.

Umana Venezia

Peric : 7- .  A parte due poderosi schiaccioni nel finale, quasi non ci si è accorti di lui che però  è stato uno dei  migliori dei suoi e poteva essere utilizzato forse più a lungo vista la quasi assoluta mancanza di voci negative nel suo scout. E’ rimasto immune all’epidemia di palle perse che ha colpito i suoi ed ha chiuso(Johnson a parte) col miglior +/- , pur se negativo(-1), dei veneti.

Peric contrastato da Zerini (foto di V. Massagli)

Peric contrastato da Zerini (foto di V. Massagli)

Giachetti : s.v. Ancora non è pronto.

Rosselli : 6= .  Nulla da segnalare nei pochi minuti in campo che non gli consentono di liberare la consueta energia soprattutto in difesa.

Linhart 6 . Non esce battuto dal confronto con Snaer che però si sente  evidentemente a suo agio contro di lui, compensa quasi completamente le 3 perse con i recuperi e, per Venezia,  è già qualcosa.

Vitali :  6= . Non riesce ad incidere, sta recuperando condizione ma alterna sempre buone  cose ad altre molto discutibili, 4 palle perse in 22 minuti poi sono troppe per chiunque.

Taylor : 6,5 . Dobbiamo necessariamente togliergli un buon mezzo punto per i 5 palloni persi ma è stato incontrovertibilmente una  spina nel fianco della difesa brindisina .

Smith : 7 . Quaranta minuti in campo la dicono lunga su quanto Markovski lo abbia in considerazione, segna quanto James e Todic insieme, tira giù 8 rimbalzi e perde meno palloni di quanti ne recuperi, non sono certo da ricercarsi qui le responsabilità della sconfitta.

Johnson : 7 . Lascia a Brindisi a testa alta, altissima, lui che non è un gigante ; l’unico suo problema è stato quello di doversi occupare  di Dyson che oltre ad avere una quindicina di centimetri in più è dannatamente atletico, per il resto solo note positive anche le 3 perse, in un contesto epidemiologico, appaiono fisiologiche a fronte dei 5 assist e delle due uniche gare disputate coi compagni.

Crosariol : 5,5 . Solo un tiro preso,  pur  segnato, in 19 minuti, solo 2 rimbalzi e 3 palle perse, Zerini, non Bill Walton, che gli cede parecchi centimetri, ed ancor più kili, ha fatto, lì sotto, quello che ha voluto.

Coach Zare Markoski : 5,5 . Insiste forse troppo con la zona che, pur elemento di novità rispetto alla gara di Milano, non è comunque stata un baluardo insormontabile per l’attacco brindisino, avrebbe potuto  azzardare qualcosa di più nelle rotazioni  per esempio concedendo più minuti ad un Peric, più dinamico e complessivamente positivo rispetto a Crosariol, e magari rischiando Johnson che pur gravato di falli ha fatto decisamente meglio di Vitali e Giachetti.

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