Summer League RomaArriva la Summer League a Roma. Dal 26 al 28 giugno si disputerà all’Honey Sport City, impianto relativamente giovane, un appuntamento in cui la pallacanestro sarà protagonista, con tanti giocatori che vogliono gravitare nel panorama europeo e farsi conoscere per strappare un contratto per il prossimo anno sportivo. Abbiamo ascoltato uno degli organizzatori, l’ex Napoli e Roma Roberto Cipolat, entusiasta di questa avventura.

Quando nasce l’idea della Summer League?

L’idea nasce da un rapporto fra me, Alex Tonolli e l’agente italo americano Massimo Rizzo, ottimo tramite per i giocatori in uscita da università o dalle leghe americane per proporsi qui in Europa. A Roma abbiamo avuto la fortuna di lavorare nella polisportiva Honey Sport City, cornice ideale per questi eventi, ed anche il titolare (Emilio Miele, ndr) è un appassionatissimo di basket”.

Un progetto interessante, che dovrà crescere per diventare un appuntamento fisso.

Sappiamo che non è facile, ma ce la stiamo mettendo tutta. Abbiamo la collaborazione della LNP, della FIP e dell’associazione italiana arbitri; fra le squadre che parteciperanno ci saranno anche la Nazionale Sperimentale di Dalmonte e Caja, e farà parte anche un team di un’altra Summer League europea con cui abbiamo stretto un rapporto di collaborazione. Oltre a questo, stiamo organizzando anche delle manifestazioni parallele, come un incontro sulla psicologia dello sport di poco precedente ai tre giorni di basket. Speriamo così di poter avvicinare più gente possibile, sperando che possa diventare un appuntamento che possa durare negli anni.

Manca un mese e mezzo, ma quanti sono i nomi iscritti? E di quale qualità?

In quanto al numero di giocatori siamo già a buon punto. Molti giocatori provenienti dall’altra parte dell’Oceano si sono proposti, forse manca qualche 5 ma a più di 40 giorni dall’evento possiamo ritenerci più che soddisfatti. Sarà una Summer League incentrata più sul livello della seconda serie nazionale, per ‘aiutare’ quelle squadre che non possono sobbarcarsi viaggi transoceanici per visionare giocatori. Se il nostro impegno riuscirà a fruttare bene dall’anno prossimo potremo affrontare anche la massima serie.

Occasione non solo per i giocatori, ma anche per gli allenatori.

Ovvio. Oltre a Dalmonte e Caja avremo nomi emergenti delle panchine italiane. Grandi giocatori passati dall’altra parte del campo come Enzo Esposito, Davide Bonora, Dante Calabria e Lupo Rossini; l’esperienza di Martellossi, ora a Ferrara, e Luigi Gresta, il giovane emergente Alberto Morea, rivelazione con la sua Dinamica Mantova, e Balasz Sabali, head coach del Soproni.

Le squadre italiane una volta non avevano bisogno di pescare giocatori così, con i numerosi campioni che c’erano…

La crisi ha avuto il suo ruolo, con minore disponibilità economica per costituire le squadre. Quando giocavo a Roma c’era un roster con giocatori di assoluto livello come Myers, Esposito, Santiago, Anthony Parker. Le squadre non hanno la disponibilità del passato, ma almeno mediaticamente ci si sta muovendo per migliorare, con Sky riavvicinatosi alla pallacanestro nazionale e il buon lavoro di Petrucci. Abbiamo toccato il fondo e stiamo risalendo. Una buona occasione potrà essere il prossimo Europeo: se la Nazionale di Pianigiani riuscisse ad essere al completo e facesse bene, potrebbe ristoppiare la passione verso il nostro movimento

Un movimento che vede però dei giovani interessanti.

Forse questo è il lato positivo dell’abbassamento del livello del nostro campionato. Abbiamo ottimi giovani che possono emergere, un bel serbatoio per Pianigiani. La Sperimentale ha messo in gioco dei giovani interessanti e sarà così anche a giugno da noi. Forse questi giovani avrebbero avuto meno possibilità in passato, ma il nostro basket può tornare ai fasti di un tempo. Grazie anche ad appuntamenti come il nostro.

EspositoUno dei nomi coinvolti è l’allenatore della Pasta Reggia Caserta Enzo Esposito, che oramai ha preso gusto nel tenere le redini di una squadra dalla panchina. Gli abbiamo chiesto come si è interessato a questa avventura, oltre a capire qualcosa del suo futuro all’ombra della Reggia.

Coach Esposito, come sei stato coinvolto in questa avventura?

Conosco Alessandro Tonolli e Roberto Cipolat, gli organizzatori, da lungo tempo, avendo giocato con loro a Roma. Avevo dato loro la mia disponibilità già da tempo. Dare una mano ad una esperienza del genere fa piacere, in questo modo abbiamo anche la possibilità di visionare giocatori che durante l’anno sono lontani da noi e farli sbarcare nel nostro campionato.

Un nuovo appuntamento per il basket italiano, di cui necessita…

L’appuntamento è organizzato veramente con grande voglia ed interesse. Riunire gli addetti ai lavori non è l’unico obiettivo, così possiamo far conoscere tutto ciò che c’è attorno al mondo della pallacanestro. Spero che ci sia una bella cornice di pubblico all’Honey Sport City, per l’impegno che stanno infondendo tutti gli organizzatori.

Sicuramente si potrà migliorare anche da questa esperienza…

Di sicuro. Sicuramente ogni gara ed ogni situazione, dai livelli più bassi a quelli più alti di pallacanestro, ti possono insegnare qualcosa. Più c’è gente preparata attorno, come quella da cui sarà circondato alla Summer League, più potrò migliorare. Durante questi mesi ho ricevuto attestati di stima anche da persone che in passato erano scettici verso di me, ma la mia idea è di essere un allenatore sempre più competitivo, cercando sempre di migliorarmi.

A proposito dei tuoi mesi, sei andato vicinissimo al miracolo ma non è avvenuto. E il futuro?

Adesso sto lavorando ancora per la Juvecaserta, poi parleremo a giugno. Il campionato è ancora in corso, è prematuro parlare della prossima stagione. Fino a che la società non si riorganizzerà non potremo parlare di discorsi tecnici. Fra poco Iavazzi e Barbagallo si incontreranno, quando avranno chiarito le idee potremo parlare di pallacanestro, di discorsi tecnici e quant’altro.

Chi arriva in finale?

Ci sono squadre che possono farlo: Brindisi, Sassari e Reggio Emilia sono roster molto importanti. Venezia è arrivata seconda, Trento è stata la rivelazione del campionato, Cantù ha il morale alle stelle per l’innesto di Metta World Peace. Ma si gioca per il secondo posto, la prima è prenotata da Milano.