Montepaschi Siena – Banco di Sardegna Sassari 73-80

Il tifo sassarese durante la finale al Forum (foto S. Paolella 2014)

Il tifo sassarese durante la finale al Forum (foto S. Paolella 2014)

Chi l’ha detto che il basket italiano non sta cambiando? A quelli che danno per scontato lo scudetto di Milano, a quelli che considerano interminabile la dinastia Montepaschi, a quelli che sollevano dubbi (forse legittimi) sulla scelta di Ferdinando Minucci come presidente di Legabasket, la risposta – e che risposta – la dà il Banco di Sardegna Sassari, che si aggiudica la Coppa Italia 2014 alzando al cielo il primo trofeo della sua storia.

In un Mediolanum Forum ben lontano dal tutto esaurito, ma di fronte ad una cornice di pubblico comunque vivace, i ragazzi di Meo Sacchetti (che sceglie scaramanticamente la stessa panchina delle partite precedenti) costringono un’imprecisa Siena ad inseguire per tutto l’incontro, soffrendo solamente nel terzo quarto ma conquistando un successo ampiamente giustificato dalla prestazione in finale e forse ancor di più dall’eliminazione della strafavorita Milano e della battagliera Reggio Emilia nei turni precedenti.

QUINTETTI
Sassari:
T. Diener, D. Diener, O. Thomas, C. Green, A. Tessitori
Siena: E. Green, M. Haynes, J. Carter, S. Nelson, B. Ortner

Il primo canestro della finale è (manco a dirlo) di Drake Diener, imitato poco dopo dal cugino Travis, ma Ben Ortner si fa sentire nelle due metà campo e, nonostante i noti limiti atletici, mette in difficoltà prima il più alto Amedeo Tessitori e poi il più atletico Gordon. È anche grazie all’austriaco che Siena riesce a contenere le scorribande della Dinamo, ma nella seconda metà del quarto emerge il talento di Caleb Green, che con 8 punti quasi consecutivi propizia il 12-18 che dura fino a ridosso della sirena, quando MarQuez Haynes trova l’ex di turno Othello Hunter per la schiacciata che vale il 14-18 di fine primo quarto.

Ortner non è bastato alla Mens Sana (foto S. Paolella 2014)

Ortner non è bastato alla Mens Sana (foto S. Paolella 2014)

A cavallo della prima sirena, complice un pessimo Spencer Nelson, è Drew Gordon a distinguersi per alcune buone iniziative offensive che portano il distacco alla doppia cifra, mentre i rumorosi tifosi sassaresi (in netta maggioranza al Forum) cantano “in casa giochiamo noi”. Matt Janning dà ossigeno alla Mens Sana con una tripla, ma è una delle due che i biancoverdi insaccano sulle ben 18 tentate nel primo tempo. Con Siena che maltratta il ferro e non trova alternative al tiro da fuori (se si fa eccezione per qualche giocata di potenza di Hunter), Sassari aumenta il margine senza strafare, e nel finale di tempo, grazie all’altruismo di Marques Green (4 assist al riposo) e all’efficacia di Caleb Green (15 punti al 20′), chiude la prima metà addirittura sul +17, con Drake Diener che fissa il 28-45 a fil di sirena con un replay del primo canestro.

Nell’intervallo non si raffredda la mano di Caleb, che al rientro dagli spogliatoi realizza il massimo vantaggio sassarese (28-48), ma da quel momento la squadra di Sacchetti accusa un calo di intensità e precisione che le costa molto caro: è Josh Carter a suonare la carica con la tripla del -15, ma è Ortner a lavorare la Dinamo ai fianchi tesaurizzando alcune belle giocate a due con Haynes. Sassari imita la Siena del primo tempo e incappa in una serie di errori da fuori, soprattutto con un opaco Omar Thomas (2/11 alla fine), e Carter, oltre a causare il quarto fallo di Caleb Green, trascina i suoi fino al -5 al 27′, aiutato dalla solida difesa senese che costringe la Dinamo a consumare spesso tutti i 24”. Con un bel canestro Haynes riapre definitivamente la contesa siglando il -3 al 28′, ma ecco che Sassari tira fuori un altro asso dalla manica e Marques Green, fino a quel momento dedito principalmente a servire i compagni, interrompe la siccità dei sardi con due tiri liberi e soprattutto la tripla del +7. L’encomiabile Ortner continua ad andare oltre i propri limiti offensivi, ma i Diener si rifanno vivi a tabellino e il distacco sfiora di nuovo la doppia cifra, assestandosi ad 8 alla terza sirena (53-61).

All’inizio dell’ultima frazione i ragazzi di Marco Crespi non capitalizzano le opportunità di riaprire nuovamente i giochi, e allora sale in cattedra l’MVP Travis Diener, che prima segna la bomba del +11 poi, dopo il bis del cugino Drake e la reazione senese, il layup del +10 in contropiede, seguito a ruota dal +12 firmato Brian Sacchetti. Il solito Ortner (soprattutto con i rimbalzi offensivi) ed un tarantolato Erick Green fungono da ancore di salvezza per i biancoverdi cercando sistematicamente di ribattere ai canestri sardi, che nel frattempo falliscono più volte il colpo del KO con Caleb Green rientrato freddo, ma nemmeno il fallo antisportivo fischiato da regolamento a Sacchetti (che commette fallo prima della rimessa a meno di 2′ dalla fine) scalfisce la sicurezza della Dinamo, che mantiene le distanze dalla lunetta e arriva senza eccessiva pathos al tripudio della sirena finale. Che non è solo il tripudio delle centinaia di tifosi sassaresi giunti al Forum, giustamente omaggiati dalla squadra che corre sotto la “curva” con il trofeo, o quello dello straordinario staff tecnico e societario che ha dato forma, giorno dopo giorno, a quest’impresa partita da lontano; quello di questa sera è il tripudio di un’isola che, in tutti i modi possibili, sostiene la propria realtà di maggior successo negli sport di squadra nazionali. E ci ricorda che nel basket e nello sport in generale, per fortuna, i soldi, da soli, non vincono i trofei.

Travis Diener, MVP della finale (foto S. Paolella 2014)

Travis Diener, MVP della finale (foto S. Paolella 2014)

MVP: Travis Diener. Pur senza trascurare i canestri di Caleb Green nel primo tempo, i fondamentli guizzi di Marques nel momento di maggior difficoltà sassarese e le immancabili prodezze del cugino Drake, la palma di MVP non può che andare a Travis, “uomo in più” di coppa dopo una prima metà di campionato non esaltante.

 

Montepaschi Siena – Banco di Sardegna Sassari 73-80
Siena: J. Viggiano 2, O. Hunter 9, D. Cournooh, M. Haynes 4 (9 ast), J. Carter 16, M. Janning 3, T. Ress, B. Ortner 17 (13 rim), S. Nelson, M. Udom ne, A. Cappelletti ne, E. Green 22. All.: Marco Crespi
Sassari: M. Green 9 (7 ast), C. Green 18 (7 rim), G. Devecchi 2, M. Chessa ne, D. Gordon 8, T. Diener 17, B. Sacchetti 6, D. Diener 14, M. Vanuzzo, A. Tessitori, O. Thomas 6. All.: R. Sacchetti