(Foto di Fabrizio Stefanini © 2012)

Finelli dà spiegazioni a Hasbrouck e Minard (Foto F. Stefanini © 2012)

Così Alex Finelli, coach della SAIE3 Bologna, presenta la partita contro Biella. “La buona notizia è che da giovedì sera ci alleniamo al completo, per noi è importante, siamo un gruppo giovane che non l’ha mai fatto in precampionato, e al completo abbiamo vinto tre partite su tre. Peppe Poeta sta meglio, potrà dare qualche minuto in campo, e spero che la
prossima settimana possa essere fatta interamente al completo, ne abbiamo bisogno per migliorare la chimica, in attacco e in difesa. Con Biella vogliamo assolutamente fare risultato e fare qualche piccolo passo in avanti soprattutto nella chimica d’attacco.

Sono d’accordo con quello che dice coach Cancellieri sul rendimento della sua squadra. E’ una squadra giovane ma con talento, e molti giocatori in orbita NBA, dal greco Chrysikopoulos , alla prima scelta Brackins, continuando con Jaramaz e Mavunga. La squadra potrà peccare di esperienza, ma non manca di atletismo e di capacità.

Cosa ci ha messo in difficoltà nelle due sconfitte? E’ troppo presto per dirlo, prima dobbiamo vedere la Virtus al completo per qualche giornata. Siamo una squadra giovane e nuova, in ritardo di chimica per affrontare inconvenienti e assenze. Dopo la conferenza stampa di Sabatini, secondo cui la squadra ha un mese di tempo prima di essere rivalutata, cosa mi aspetto nel prossimo mese? Credo si possano raggiungere alcuni parziali obiettivi.

Fare un mese al completo, per cementare il gruppo, portare a un buon livello di condizione fisica i giocatori in ritardo causa infortuni: Poeta e Minard. Oltre a questo avremo l’occasione per fare qualche passo in avanti nella chimica offensiva e nella continuità difensiva, aspetti che sono risultati in parte trascurati perché dovevamo gestire l’emergenza.
Minard? Per lui la questione è solo raggiungere il top della condizione, ritardata da come si è presentato qui a inizio anno e dagli infortuni – prima quello muscolare e poi quello alla mano – ma è solo questione di tempo.

Ci sarà tanto spazio per gli italiani? La verità è che rispetto al nostro gioco non cambia niente. E’ importante dimensionare le parole di Claudio Sabatini: lui si riferiva a spazio agli italiani negli ultimi due minuti, in una situazione come quella di Avellino, non nell’arco della gara, dove gli italiani stanno già in campo, perché sono elementi fondamentali della nostra squadra. I nostri italiani nei minuti chiave stanno in campo tantissimo. Noi giochiamo per vincere le partite, e nel nostro roster ci sono cinque giocatori italiani validissimi: Rocca, Gigli, Poeta, Imbrò e Moraschini. La sua osservazione si riferiva al garbage time, in cui lui preferisce perdere di 30 che giocarsi la differenza canestri. Se mai succederà di nuovo, sul +20 o -20, spazio ai giovani italiani. Se la partita la giochiamo punto a punto, naturalmente, giocheremo per portarla a casa. La nostra sfida come staff tecnico è vincere il premio facendo giocare gli italiani quando conta, ed è quello che stiamo facendo”.


Uff. Stampa Virtus Bologna