Alessandro Gentile (foto S. Paolella 2013)

Alessandro Gentile (foto S. Paolella 2013)

Dal punto di vista sportivo, l’episodio dell’anno scorso (aveva pubblicato un fotomontaggio degli arbitri con la maglia di Siena dopo un big match perso) era ben più grave. Ma dal punto di vista dell’immagine da professionista, di certo anche stavolta non ci fa una gran figura: Alessandro Gentile, guardia dell’EA7 Milano, ha infatti re-twittato domenica sera il cinguettio decisamente poco politically correct di un altro utente, che aveva scritto “MA BUTTARE UNA BOMBA MENTRE SONO TUTTI IN CONCLAVE NO?”, aggiungendo peraltro hashtag molto eloquenti (#alrogotutti #chiesa #mafiosi #pedofili #fateunfavorealmondo).

Tra ieri e oggi, ovviamente, si sono susseguite critiche e prese di posizione varie, con prevedibile tentativo del ventenne di Maddaloni di salvarsi in corner (“Quello li è il parere di un altra persona”,Io sinceramente non ho alcun pensiero sulla Chiesa”). Quel che è certo è che – al di là delle opinioni personali in materia di religione ed elezione del nuovo Papa – Gentile dovrebbe capire di non essere un ventenne come tutti gli altri (come gli dovrebbero suggerire i quasi 6000 follower) e che a volte, per la tranquillità propria e del club di cui difende i colori, dovrebbe mordersi la lingua – o in questo caso le dita – prima di esprimere determinati pensieri, pur se ripresi da terzi come in questo caso. Anche da queste cose passerà una maturazione umana e professionale che, a volte, sembra essere il suo principale ostacolo verso una carriera da grande giocatore.