DSCN1736Luca Dalmonte ( Coach Acea Roma ) – “ Devo dire di essere molto soddisfatto stasera soprattutto perché ho la certezza che per chiunque sarà un problema venire a vincere a Pistoia. Nell’ultimo quarto abbiamo considerato, sbagliando, che il risultato fosse ormai al sicuro senza tenere conto della forza e dell’atletismo dei toscani che sono tornati sotto anche se in verità il vantaggio accumulato ci ha permesso di gestire senza patemi  questo recupero da parte della Giorgio Tesi. Sono soddisfatto, dicevo, della mia squadra per una partita che ha fatto registrare ben cinque nostri giocatori in doppia cifra, così come sono contento del lavoro fatto ai rimbalzi, punto di forza di Pistoia,e delle poche palle perse, solo quattro, nei primi venti minuti. Siamo stati bravi a non far esprimere ai nostri avversari il loro gioco almeno fino all’ultimo tempino ma soprattutto, e lo ripeto, sono contento perché vincere su questo campo è difficile per chiunque. Le vittorie che stiamo conquistando in trasferta sono preziose perché accrescono in noi la consapevolezza che anche lontani dalle mura amiche possiamo imporre il nostro gioco. Nel finale c’è stato un po’ di nervosismo ed ho tolto Hosley che stava rischiando il tecnico. “  

DSCN1755Paolo Moretti ( coach Giorgio Tesi Group Pistoia ) – “ Sicuramente alla fine del secondo quarto abbiamo vissuto un momento negativo che possiamo definire come il nodo cruciale della partita. Avevamo avuto un ottimo impatto fisico, tecnico e tattico con la gara fino ad allora tanto da passare anche in vantaggio. Poi questo gravissimo blackout ha avuto per noi l’effetto di un pugno nello stomaco che ci ha mandato al riposo sotto di quindici punti. Quest’onda lunga è poi proseguita anche nel terzo quarto, poi ci siamo accesi grazie ad una ritrovata energia e ad una reazione di orgoglio che ci ha permesso di onorare il fantastico pubblico che se lo meritava. Roma mi ha fatto un’ottima impressione nei primi trenta minuti e nel periodo cruciale dell’ultimo quarto quando ha saputo trovare la reazione giusta alla vampata di orgoglio di Pistoia. Ripeto, la partita ci è sfuggita nell’ultima parte del secondo tempino ed in tutto il terzo. Qualche giocatore è apparso un po’ spento ma è normale perché abbiamo avuto una serie di impegni ravvicinati e qualche calo fisico era da prevedere. Siamo riusciti a mascherarlo fino ad un certo punto poi Roma ha preso il sopravvento. La differenza tra le due squadre si è vista quando loro hanno cambiato faccia tecnica cosa che noi non possiamo fare perché non abbiamo i cambi numerosi che Roma può permettersi. Per quanto riguarda gli arbitri sono l’allenatore e non voglio parlarne. Voglio invece fare a tutti i miei migliori auguri che il nuovo anno ci porti non dico le soddisfazioni del 2013, cosa forse impossibile, ma qualcosa che ci si avvicini il più possibile.“

DSCN1774Gek Galanda  ( Giorgio Tesi Group Pistoia ) – Roma è una squadra che temevo parecchio: è una formazione solida e difende molto bene. Abbiamo faticato per trovare la strada per andare a canestro e la squadra di Dalmonte ,come è solita fare,è stata abile a  tenerci lì per poi dare l’allungo decisivo. Non siamo mai riusciti a bloccarli nella maniera giusta così che quando per una serie di motivi, quali la loro panchina lunga oltre che per la loro bravura, sono riusciti a fare qualche canestro in più siamo stati travolti ed in tre minuti si è aperto tra le due formazioni un strappo impossibile da ricucire. Ci siamo andati vicini nell’ultimo quarto quando loro hanno mollato. Purtroppo ci sarebbe voluto un passo in più che per adesso non abbiamo e non siamo riusciti, come ad inizio gara, a dare continuità alla costruzione del gioco così Roma ha vinto meritatamente. Ma anche noi siamo usciti a testa alta. Infine un desiderio: vorrei che anche gli arbitri a fine partita venissero in sala stampa a spiegarci certe cose che veramente non riesco a capire. Forse non sarebbe cambiato niente ma certe cose non possono non essere viste e certi tecnici non possono non essere fischiati perché non si tratta di interpretazioni personali dell’arbitro ma di fatti talmente evidenti da non lasciare dubbio alcuno e mi riferisco per esempio al dito medio alzato da Hosley verso il pubblico davanti all’arbitro come mostrato in ben due replay dalla tv. Questi atteggiamenti non possono essere tollerati e non possono essere giustificati nemmeno se provengono da uno dei migliori giocatori in campo. Ripeto, forse avremmo perso ugualmente ma certe cose rasentano l’incredibile e non lo dico per far polemica ma solo per capire cosa dobbiamo fare per guadagnarci un po’ di rispetto. “


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