Pistoia+Sponsor[1]da Pistoia  – Pensi a Siena e ti viene in mente il Palio con le sue contrade, piccoli veri e propri stati indipendenti che sembrano vivere in un mondo proprio, lontano dalla vita quotidiana. Poi pensi alla Mens Sana e ti chiedi se per caso la società di Viale Sclavo non sia la diciottesima contrada della città che come le consorelle appare refrattaria a tutto ciò che la circonda vivendo, grazie al suo coach ed ai suoi giocatori, e vincendo incurante dell’uragano societario che l’ha colpita negli ultimi mesi. Dall’altra parte una formazione, quella del presidente Maltinti, che sta vivendo un annata straordinaria ad un passo dall’avverarsi dell’obiettivo estivo, una salvezza che sarebbe potuta divenire realtà già sette giorni or sono in quel di Pesaro dove un finale sciagurato ha vanificato una partita che sembrava essersi ormai incanalata verso una meritata vittoria. Ed allora derby sia e sia bel basket in campo e su gli spalti divenuti dormitori nelle notti semi insonni dei ragazzi della Baraonda che stanno preparando una coreografia mozzafiato in un  pomeriggio di tifo indimenticabile. “ L’importanza della gara per la società e per la città si percepisce ovunque – ha detto in settimana Riccardo Cortese – ed anche noi, americani compresi, capiamo il valore di un derby atteso da quindici anni. Sarà sicuramente una bellissima partita tra due squadre profondamente cambiate rispetto alla gara di andata. Siena, con la partenza di Hackett , ha assunto una maggiore dimensione corale. Adesso tutti i giocatori hanno un ruolo importante e formano un gruppo aggressivo con grandi rotazioni e grande esperienza. Noi dovremo cercare di contenere i loro tiratori da tre ed imporre il nostro ritmo. Come sempre la capacità di ben difendere  sarà per noi la chiave della nostra gara. Ovviamente abbiamo preparato tatticamente anche molte altre cose,  ma sono un segreto che scoprirete domenica. “  Ed allora … che derby sia! ( da Pistoia, Alessandro Giuntoli )  
Siena+Sponsor[1]da Siena –  Se, intorno a Natale, qualcuno avesse detto a Crespi che oggi Siena sarebbe stata al quarto posto e con due punti in più della squadra scudettata della scorsa stagione, forse il coach varesino lo avrebbe preso per pazzo. Una considerazione che esalta ancora di più il lavoro incredibile fatto da lui e dal suo staff negli ultimi 3 mesi, ma anche l’abnegazione di un gruppo che, uscendo dal’Unipol Arena di Bologna, aveva perso qualsiasi certezza. Le Final Eight hanno segnato probabilmente la svolta, il calendario ha dato una mano, ma la splendida prova difensiva di domenica scorsa è testimone di un sistema di gioco ormai solido su tutti i 28 metri, che poi è la logica premessa di trovare un go-to-guy diverso ad ogni recita.
Il derby con Pistoia arriva nel momento giusto, è la classica partita che se vinta può dare quella spinta definiva e farti fare il salto di qualità finale. Gara che nasconde tante insidie, prima tra tutti l’aspetto psicologico di giocare contro una squadra reduce da una settimana pesante e che davanti al proprio pubblico vorrà dare un segnale forte. Poi da un punto di vista tecnico affrontare una squadra che ti dà pochi punti di riferimento, con quintetti atipici e che predilige il gioco in velocita’ cosa che Siena ha dimostrato più volte di patire. In attacco Siena ha un evidente vantaggio sotto canestro e deve essere brava a sfruttarlo, per obbligare Pistoia a collassare in area e aprire lo spazio per i tiri di Carter e Janning,che altrimenti avranno seri problemi contro pari ruolo che li sovrastano fisicamente. Chiudiamo con le parole di Marco Crespi alla vigilia del match “Affrontiamo una squadra che, grazie all’ottimo lavoro di Paolo Moretti, ha saputo trovare un’identità sia offensiva che difensiva. Squadra con grande fisicità e verticalità, contro cui siamo pronti a giocare, dopo una settimana molto intensa di allenamenti, in cui la bella vittoria contro Cantù ci ha dato grande energia per lavorare bene insieme“. ( da Siena Fabrizio Quattrini )


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