sacriStefano Sacripanti ( coach Scandone Avellino ) : “ Intanto mi sembra giusto fare i complimenti a Pistoia, per la partita, il primato, per l’entusiasmo di questo caldissimo palazzo. Pistoia ha vinto mettendo sul parquet grande energia mentre per noi la partita si è decisa negativamente a cavallo tra il secondo ed il terzo quarto quando abbiamo sbagliato troppi tiri, perso qualche pallone di troppo, concesso un paio di rimbalzi in attacco per noi sono stati velenosissimi dopo aver difeso in maniera solida per un po’ di tempo. Sono però abbastanza contento dell’atteggiamento della mia squadra, dell’approccio alla partita e di come siamo riusciti a rientrare e pareggiare a pochi minuti dalla fine. E’ chiaro che qualche scelta sbagliata, qualche tiro non entrato e qualche episodio negativo hanno fatto la differenza dando la vittoria a Pistoia ma siamo stati in campo in maniera abbastanza aggressiva difendendo bene, cercando di non farli correre e stando attenti alle giocate di Kirk e di Antonutti. Forse abbiamo sofferto troppo qualche rimbalzo in attacco ed in alcuni sprazzi della gara abbiamo preso un po’ di tiri che non sono entrati e subito l’ aggressività dei padroni di casa. Puo’ darsi che abbiamo risentito del fatto di essere partiti in ritardo con la preparazione ma non voglio che questo diventi una scusa. Dobbiamo giocare come per molti minuti abbiamo giocato stasera dando e sfruttando ognuno il massimo dai minuti in cui stiamo in campo. Il ritorno di Green è stato importantissimo e positivo: con lui abbiamo una marcia in più anche se non ha ancora i quaranta minuti nelle gambe ed è calato alla distanza; per noi resta un giocatore fondamentale. Rispetto alle partite di Milano e Reggio Emilia al termine delle quali ero abbastanza deluso per come erano arrivate le sconfitte, oggi abbiamo cominciato a mettere qualche caposaldo, qualche gerarchia, qualche idea di gioco avendo recuperato un po’ tutti.”

esp art av ssVincenzo Esposito ( coach Giorgio Tesi Group Pistoia ) : “ Arrivo dagli spogliatoi dove stavamo pianificando la settimana tanto per dire che noi siamo sul pezzo già da subito.Devo fare i complimenti ad Avellino che aveva preparato la gara molto bene oltre che per le qualità che già conoscevamo. Credo che stasera forse non abbiamo fatto una grande partita ma sicuramente qualcosa di molto importante contro una signora squadra, partita in ritardo ma che stasera ha dimostrato di essere completa sia fisicamente che tecnicamente: partire sotto di quindici punti e rientrare senza follie e senza frenesie difendendo bene un attacco alla volta dimostra quello che ho già detto molte altre ossia che questa squadra ha un’inaspettata maturità nonostante il poco tempo passato insieme e la giovane età dei suoi componenti. I ragazzi hanno fatto un grosso lavoro e vorrei specificare che più che tecnicamente lo hanno fatto soprattutto con la testa e questo non è affatto scontato: avere una squadra forte sia di gambe che di testa. Spesso o hai l’una o l’altra di queste caratteristiche, raramente ce le hai tutte e due insieme e quando questo succede è il massimo per un allenatore. La squadra nei momenti importanti ha fatto giocate offensive e difensive importanti. Faremo il salto di qualità quando queste giocate importanti verranno fatte per un periodo un po piu’ lungo. Non siamo una grande squadra ma siamo un gruppo con due attributi così ed una grandissima volontà, che deve continuare a lavorare rimanendo con i piedi per terra. dover recuperare punteggi importanti è assai faticoso per l’allenatore e per i ragazzi ma questo credo faccia parte del processo di maturazione del nostro gruppo che dovrà imparare ad adattarsi ancora più rapidamente a ciò che preparano gli avversari. Sono felice per la società e per la gente di Pistoia: quando guardi la gente e vedi nei volti la felicità questo ti fa sentire bene perchè vuol dire che stiamo regalando loro qualcosa. Credo che far venire la gente a palazzo, e vedere queste facce allegre che accorrono con gioia ad assistere ad un evento sportivo sia la cosa piu’ bella che ci possa essere. Sappiamo che non potremo partecipare alla corsa per lo scudetto per cui il nostro obiettivo deve essere quello di dare gioia alla società che fa dei grossi sacrifici economici e rendere la gente felice. Credo che questo lo stiamo facendo e dobbiamo continuarlo a farlo fino alla fine dell’anno. Un’altra importante caratteristica della nostra squadra è che non ha al suo interno mangia palloni o stelle: a turno ogni quarto, ogni partita, ogni giocatore si erge a protagonista. Dobbiamo continuare con questa mentalità alzando allo stesso tempo la qualità. Questa sera è stata la volta di Blackshear che ha avuto un problema fisico per alcune settimane ma che alla fine abbiamo risolto. Wayne è un ragazzo di grande talento che adoro perché, arrivato dall’America, si è messo completamente nelle mie mani. Gli ho fatto capire che se si vuol giocarsi una chance per tornare oltre oceano e giocarsi le sue carte deve crescere come giocatore esterno fidandosi completamente di me. E lui si è messo completamente nelle mie mani arrivando tutti i giorni in palestra con l’umiltà e la disponibilità di uno juniores. Questa è la fortuna che ho di avere questi ragazzi. Io non sarò Pitino che lo ha allenato al college ma lui può essere un Blackshear sempre migliore: lo abbiamo visto oggi e credo che è questo ragazzo  ci potrà dare delle soddisfazioni “

Blackshare av sala stampaWayne Blackshear ( Giorgio Tesi Group Pistoia ) : ” Stasera è stata una serata fantastica. In settimana mi sono allenato molto bene e sono rimasto anche dopo gli allenamenti per perfezionare alcune cose. Alla fine mi sentivo pronto per questa partita. Non voglio accampare scuse ma il mio inizio difficile delle scorse settimane è stato dovuto al fatto che ho dovuto adattarmi ad un nuovo tipo di gioco ed a nuove regole oltre che a problemi fisici: non so perché ma non riuscivo a respirare. poi lo staff medico ha trovato la medicina giusta e tutto è migliorato. Stasera dopo un avvio di partita un po’ così così ho seguito i consigli dell’allenatore e del resto della squadra che hanno dimostrato di credere ciecamente  in me e mi hanno consigliato di rimanere positivo e di continuare a giocare. Non sono più un ragazzino dell’università e certe difficoltà non devono abbattermi: adesso sono un professionista. Poi ci sono i tifosi che mi hanno sostenuto: sono fantastici e non smettono mai di tifare per noi anche nei momenti difficili. Il rimo giorno, quando sono arrivato, ho incontrato il coach ed abbiamo fatto una chiacchierata durante la quale è stato Esposito stesso a chiedermi cosa mi sarebbe piaciuto fare e come avrei voluto giocare. Questa cosa non mi era mai successa ed in quel momento ho subito capito che potevo aver fiducia in lui. Poi ho trovato un gruppo dove la gelosia è un sentimento sconosciuto in campo e fuori: questa è una grande cosa che ci porterà solo a migliorare. Dedico questa partita ad un mio cugino che due anni fa se n’è andato proprio il giorno del mio compleanno ed a cui penso spesso quando gioco. “


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