Hardy (Foto di Chiara Sandrolini 2013)

Dwight Hardy va a canestro nonostante l’opposizione di Magro (Foto di Chiara Sandrolini 2013)

GRANAROLO BOLOGNA

V. Gaddefors: 6 – Parte benissimo confermando che quest’anno è tutt’altro giocatore e che la timidezza delle scorse stagioni è ormai acqua passata. Nel secondo tempo però cala, non trovando più gli spazi nella difesa lagunare. Perde troppi palloni (4), ma è di gran lunga il miglior rimbalzista di squadra (12).

D. Hardy: 6 – La fotografia della partita della Virtus. Primo tempo ottimo, ma ripresa in sordina. Da tre non c’ha mai preso (0/5) e questo sicuramente non ha aiutato.

B. Motum: 4,5 – Andre Smith non lo può tenere, e questo è evidente sin dai primi minuti. Il problema poi è che se un 2,07 come lui non prende neanche un rimbalzo giocando da 4 e da 5 la squadra fatica ad andare lontano.

M. Imbrò: 5 – Soprattutto frenato dai problemi di falli, si prende comunque ben poche responsabilità nei 9 minuti in cui è in campo.

S. Fontecchio: 6,5 – Nel primo tempo ci fa venire gli occhi lucidi per la splendida difesa su Taylor e dimostra di essere presente in attacco. Forse nella ripresa poteva essere osato di più.

A. Landi: n.g. – Nel primo quarto lo si prova nell’infinita staffetta su Smith. Anche lui risulta essere inadeguato e torna mestamente in panchina.

C. Ware: 5,5 – Considerata la stazza delle guardie che c’erano dall’altra parte non se la cava neanche male in fase difensiva, ma in attacco a tratti pare evidente che in serie A soffra veramente troppo il fisico degli avversari.

J. Jordan: 5,5 – Il meno peggio di un settore lunghi disastroso. Forse se non avesse avuto problemi di falli avrebbe potuto incidere anche di più. Ma contro il quintetto senza centri inserito nel secondo tempo da Markovski fa comunque fatica.

S. King: 4 – Qualunque sia l’avversario fatica enormemente sia in difesa che in attacco. Per altezza e mobilità poteva essere il lungo ideale da mettere su Smith, ma fallisce come i suoi compagni. Problemi di falli anche per lui.

M. Walsh: 7 – Nel primo tempo ci vien da pensare che forse per la prima volta vedremo il buon Matt steccare una partita, ma poi nel secondo tempo se la Virtus resta aggrappata all’incontro è solo esclusivamente merito suo: in ogni occasione mette quel canestro fondamentale per non far scappare Venezia. Commovente.

Coach Luca Bechi: 5,5 – Onestamente le prova tutte in difesa, soprattutto su Smith, ma è evidente che la squadra non ha quell’aggressività necessaria per vincere una partita nella propria metà campo nelle giornate in cui non fa canestro. Un difetto su cui si dovrà lavorare. Fontecchio nel secondo tempo doveva essere provato di più.

Smith (Foto di Chiara Sandrolini 2013)

Uno dei tanti tiri di Smith impossibili da contrastare per la difesa Virtus (Foto di Chiara Sandrolini 2013)

UMANA VENEZIA

H. Peric: 7 – Mette in difficoltà i lunghi avversari con la sua doppia dimensione. Non è efficace quanto il compagno di reparto Smith, ma assieme a lui è il principale motivo della vittoria della Reyer.

J. Giachetti: 6,5 – Prende il blocco, palleggio, arresto e tiro dalla lunetta. Gli avversari non lo difendono in questo fondamentale e poteva fare anche più male di così.

G. Rosselli: 6 – Il suo lo da soprattutto in difesa, facendo un ottimo lavoro per tutta la partita. In attacco fa più da sponda.

N. Linhart: 5 – Appare molto avulso dal gioco e commette falli di una stupidità inenarrabile. L’unica nota veramente stonata degli ospiti.

L. Vitali: 7 – Nel suo ennesimo ritorno a casa dimostra di poter guidare la squadra con una saggezza su cui pochi avrebbero scommesso. Sfrutta poco la sua altezza contro i piccoli avversari, ma sinceramente non serve neanche.

D. Taylor: 5,5 – E’ forse l’unico elemento che Markovski non è ancora riuscito a recuperare. Si salva con qualche canestro importante nel secondo tempo, ma lo splendido giocatore che ricordavamo a Reggio Emilia nelle giornate buie al tiro era capace di rendersi utile in migliaia di altri modi.

A. Smith: 8,5 – Onestamente, come ha detto Bechi in sala stampa, bisogna dare i necessari meriti al giocatore, anche perché la difesa bolognese le ha davvero provate tutte per limitarlo. In giornate come queste si può solo applaudirlo.

N. Akele: n.g. – Un paio di minuti per far rifiatare i compagni.

D. Magro: 6,5 – Si fa trovare sempre pronto e regge il confronto contro un settore lunghi alto e grosso. Nel secondo tempo è poco utilizzato solo perché Markovski la vince con Peric e Smith in coppia.

T. Easley: 5 – Troppa fatica anche contro i Jordan e King tutt’altro che trascendentali di ieri. E’ evidente che non è la sua partita.

Coach Zare Markovski: 7,5 – In neanche due settimane ha cambiato completamente l’atteggiamento di una squadra che dopotutto le potenzialità per far bene ce le ha eccome. Il lavoro è ancora tanto, ma la vecchia volpe macedone sa ancora quali tasti toccare.