Sek Henry cerca il passaggio (2015 Foto Alessio Brandolini)

Sek Henry cerca il passaggio (2015 Foto Alessio Brandolini)

Il Sunday night è dell’Upea. Capo D’Orlando fa il filotto di campane e dopo la vittoria con Avellino riesce a far suo anche lo scalpo della Pasta Reggia Caserta per 70-83, mettendosi quasi al sicuro nella lotta salvezza, grazie ai nove punti di vantaggio sull’ultima piazza ed il doppio scontro diretto a favore, mandando la Juve in uno stato di depressione totale. Un Sek Henry da 15 punti e 7 rimbalzi, accompagnato da un Dominique Archie incontrastato nel pitturato e dal bel debutto di Tyus McGee (14 per lui), sono i dominatori della serata, mentre a Caserta Ivanov e Antonutti predicano nel deserto, vista anche l’assenza di Henry Domercant che ha condizionato i bianconeri.

Caserta:Antonutti, Vitali, Tommasini, Moore, Ivanov

Capo d’Orlando: Archie, Hunt, Basile, Pecile, Henry

Si comincia con le due squadre che vedono tanto il canestro da dietro l’arco: Tommasini e Antonutti sfruttano gli spazi concessi dai difensori per mettere la Juve avanti, Pecile ed Henry rispondono a tono per il 13-11 dopo quattro giri d’orologio. I padroni di casa continuano ad allargare la difesa avversaria spingendosi al 18-11 prima del time out di Griccioli al 6’. L’Upea torna in carreggiata con Nicevic e il suo tiro dalla media, poi comincia la sagra dell’errore che dura fino al 10’ con la tripla di Moore e i primi due punti italiani sulla sirena di Tyrus McGee: è 21-19 al 10’.

L’ultimo arrivato ci prende gusto e spinge in avanti Capo d’Orlando con cinque punti in un minuto, l’asse con Nicevic comincia ad essere doloroso per la Juve e coach Esposito ci parla su. Dopo aver tenuto con le percentuali da fuori nel primo quarto, Caserta inizia a sporcare il mirino non riuscendo a trovare punti facili, i siciliani sono invece più accorti nelle loro scelte e provano la fuga in un paio di occasioni, con la variabile impazzita McGee in testa; ma come d’incanto la Juve torna a colpire dall’arco, due bombe di Ivanov ed Antonutti (11 e 13 all’intervallo) spingono i padroni di casa a restare avanti al 20’ sul 43-42.

Ivanov Buco

Dejan Ivanov, il migliore per Caserta (Foto Buco)

La Juve rientra bene dagli spogliatoi con Scott e la schiacciata di Vitali, ma è lo schiaffo che rimette in moto i siciliani, aiutati anche da un paio di conclusioni facili sbagliate dai padroni di casa: break di 0-10 con le firme di Basile, Archie e Nicevic e Capo sale sul 48-52. Scott tiene viva Caserta, ma i bianconeri iniziano a sbattere insistentemente contro la zona di Griccioli, sentendo enormemente la mancanza di Domercant. L’Upea tiene botta sugli aiuti dei lunghi voluti da Esposito e si trascina sul +6, riuscendo a tamponare il ritorno casertano sul -1 con il recupero e tripla sulla sirena di Henry, che porta al 56-62 del 30’.

Griccioli si affida ai grandi vecchi per chiuderla, e la loro esperienza risponde presente: Pecile, Nicevic e Basile segnano 10 degli 11 punti in tre minuti che spediscono Capo d’Orlando sul +17 (56-73), in un break di 0-16 a cavallo dei due parziali. La Juve si trascina per il campo barcollante, come se la tripla di Henry fosse un pugno troppo grande da digerire. Il ritorno casertano c’è, sospinto da Ivanov, ma senza dar mai l’impressione di poter compiere il ribaltone; il finale è tutto per i tamburi dei tifosi siciliani accorsi al Palamaggiò, mentre il tifo casertano non ha la forza nemmeno di contestare, accogliendo i propri giocatori a fine gara nella quasi totale indifferenza contornata da pochi fischi e pochi applausi.

MVP: Sek Henry. Il playmaker ex Brindisi comanda la gara dal principio alla fine: si gioca ai suoi ritmi e segna sempre quando conta; nel finale lascia la ribalta ad Archie, ma il merito della vittoria è buona parte suo.

Pasta Reggia Caserta – Upea Capo D’Orlando 70-83 (21-19, 43-42, 56-62)

Caserta: Ivanov 23, Antonutti 15, Scott 10. Rimbalzi 29 (Ivanov 7), assist 13 (Moore 6)

Capo d’Orlando: Archie 17, Henry 15, McGee 14. Rimbalzi 41 (Archie 11), assist 14 (Basile 7)

A debuttare in conferenza stampa è Enzo Esposito, anche lui amareggiato per il ko: “A parte gli errori c’è una grossa componente psicologica in questa sconfitta. Non reagiamo come un mese fa, non abbiamo le stesse energie mentali e diventa una lotteria il modo in cui possiamo reagire, sono più preoccupato di questo. Capo ha giocato una buona partita, punendoci quando provavamo a rimetterci in piedi. Non amo parlare delle assenze, ma oggii domercant sarebbe servito come il pane, anche solo la sua presenza. Scott ha avuto un problemino al ginocchio, Antonutti non ha demeritato, ma in queste situazioni un infortunio può essere anche più pesante di quanto sembra. Dobbiamo riprendere a lavorare e cercare di vincere più partite possibile, poi si vedrà. Iavazzi? Sta tenendo i problemi fuori dal Palamaggiò”.

Giulio Griccioli sa invece di aver messo un importante mattone per la salvezza: “Partita eccellente, abbiamo perso il filo del discorso poche volte e ripartivamo appena potevamo senza esagerare. Se non c’era contropiede giocavamo a difesa schierata facendo bene, sono soddisfatto di come abbiamo tolto la circolazione di palla alla Juve. Due vittorie di fila in Campania? Abbiamo fatto un buon lavoro. Ora torniamo a casa, dove ci aspetta Folarin Campbell dove rimettiamo in sesto la squadra grazie anche all’inserimento di un positivo McGee, ottima la sua energia”.

Chiude Gianluca Basile: “Dedico la partita ad Andrea che ci ha lasciato in settimana. Siamo vicini alla famiglia e non so cos’altro dire a riguardo. Abbiamo avuto un’altra conferma dopo Avellino, abbiamo cambiato i punti di riferimento ma giochiamo meglio, con una migliore circolazione di palla. Faccio i complimenti a Caserta che ci sta provando, oggi ha tenuto fino al 30’ ma è crollata fisicamente. Perossima contro Pesaro, poi non si sa mai. Abbiamo partite contro squadre superiori a noi, io sono stato sempre dall’altra parte ma quando sei sfavorito non hai niente da perdere”